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Scrivere un libro non dipende soltanto dall’ispirazione. Qualsiasi possa essere l’argomento trattato, un libro presuppone sempre un complesso lavoro comprendente sia estro creativo sia tanta applicazione.
Ogni produzione nasce senza dubbio da un’ispirazione, ma richiede anche un incrollabile impegno di scrittura e revisione.
Trovare argomenti interessanti, in grado di coinvolgere l’attenzione e la partecipazione emotiva del lettore, rappresenta il punto di partenza essenziale per apprestarsi a realizzare un testo.
Non è possibile sapere quando può venire in mente una buona idea: pertanto è sempre consigliabile portarsi dietro un taccuino e una penna, in modo tale da annotare tutti gli spunti interessanti, oppure scrivere subito sulle note del proprio smartphone tutto ciò che dà guizzo all’ingegno e alla creatività.
Bisogna poi scegliere il genere letterario più confacente alle proprie potenzialità, documentandosi su scritti inerenti a tematiche affini, per rendersi conto del tipo di produzione già esistente.
A questo proposito può essere molto utile orientarsi non soltanto verso opere di successo, ma anche verso quelle di scrittori emergenti che, di solito, rispecchiano perfettamente le tendenze del momento.
Questo non significa certo rubare idee altrui, ma soltanto entrare con maggiore cognizione di causa nell’argomento.
Un simile approccio informativo può veramente offrire i mezzi con cui procedere, attenendosi a regole non scritte, ma ugualmente utilissime.
Gran parte del lavoro di ricerca consiste proprio nella lettura di opere altrui.
Dopo aver scelto il genere a cui attenersi è necessario definire l’ambientazione, creare i personaggi (protagonisti e secondari), visualizzare la trama, scegliere il punto di vista del narratore, preparare uno schema, selezionare lo stile di scrittura e poi procedere alla prima stesura.
Sapere come scrivere un libro consente di seguire un iter predefinito, che prevede la produzione di più stesure, per raggiungere gli obiettivi preposti.
Pazienza, costanza, convinzione, fiducia nelle proprie capacità, creatività e fantasia sono gli ingredienti principali per progettare un libro.
Oltre alle revisioni personali, è sempre utile sottoporre il proprio libro al giudizio di altri di cui ci si può fidare, per avere l’opportunità di testare l’opera letteraria in maniera realistica e obiettiva.
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È chiaro che un parere soggettivo può venire sfalsato da emozioni e percezioni che inevitabilmente subentrano, mentre un’opinione esterna può risultare discriminante.
La mancanza di un’idea interessante e di spunti validi rappresenta indubbiamente l’ostacolo maggiore da affrontare, anche perché l’incipit di qualsiasi produzione letteraria mette in crisi un po’ tutti gli scrittori.
L’ispirazione per un libro non sempre è reperibile con facilità, ma al contrario può costituire un grosso problema da affrontare.
Per trovare l’idea giusta bisogna innanzi tutto sgombrare la mente da preconcetti, convincendosi che l’assenza di idee è una condizione piuttosto diffusa tra gli scrittori: il problema vero non è infatti la mancanza di spunti, ma piuttosto di consapevolezza.
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Tra i principali consigli per scrivere un libro, uno dei più incisivi è quello di poter partire da una base iniziale forte, coerente e capace di mantenersi valida durante le successive fasi di composizione.
Non è mai consigliabile attenersi in maniera ossessiva alle tendenze momentanee, cavalcando l’onda di una moda che, nella maggior parte dei casi, è destinata ad esaurirsi.
Al contrario, può essere decisivo trarre ispirazione da fatti attuali, ma caratterizzati da un prosieguo, perché solidi e dotati di impatto.
Un buon punto di partenza è quello che associa armoniosamente la fantasia alla realtà, elaborando notizie contingenti con la giusta dose di creatività, per evitare di scrivere un testo noioso, ma neppure troppo incredibile.
I lettori sono generalmente alla ricerca di una piacevole evasione, che consenta loro di trascorrere qualche ora distaccandosi dalla realtà senza esulare troppo dal vissuto.
Trarre ispirazione per un libro significa quindi elaborare eventi concreti, rendendoli più interessanti e coinvolgenti di quanto non siano, sostituendo (quando possibile) le problematiche con spunti piacevoli e incentrati sulla speranza.
È risaputo che la creatività non segue mai schemi logici, ma al contrario dipende molto di più da stimolazioni irrazionali.
A tal proposito esistono esercizi di scrittura creativa, in grado di aiutare efficacemente un autore nella stesura del suo testo.
Anche se per natura è presente in chiunque, la capacità d’osservazione viene spesso spenta in seguito alla routine quotidiana.
È infatti l’abitudine a non rendere visibili molti aspetti dell’esistenza che fanno parte del vissuto di ogni giorno.
Per affinare le tecniche di scrittura bisogna invece che l’autore svuoti la mente mettendola in condizione di prendere atto di particolari spesso trascurati, ma che possono offrire spunti interessanti e soprattutto nuovi.
Sollecitando la capacità di osservazione verso l’ambiente è possibile risvegliare lo stupore, la meraviglia e la sorpresa.
In campo psicologico, un simile approccio osservativo nei confronti del mondo esterno prende il nome di “tecnica del Combing“, il cui ruolo è di mantenere costantemente attiva la funzione mentale che permette di osservare l’ambiente circostante.
Riattivare la capacità di ascolto delle persone costituisce un mezzo particolarmente efficace per mantenere sveglie le facoltà percettive (sensoriali) e mentali (logiche).
È importante non soltanto porre attenzione sul “cosa“, ma anche sul “come“, tenendo conto che spesso le inflessioni di voce e le intonazioni dei discorsi possono rivelarsi estremamente utili.
Anche in questo caso non si tratta di spiare i comportamenti altrui oppure di “ficcare il naso” in situazioni non personali, ma soltanto di affinare la propria disponibilità all’ascolto.
Non servono le notizie o i dettagli, ma unicamente gli spunti, che derivano appunto dagli atteggiamenti degli individui, e che stimolano la capacità percettiva dell’autore.
La routine quotidiana può ad appiattire la realtà, contribuendo, per certi versi, ad anestetizzare i sensi; per evitare un rischio del genere bisogna rompere gli schemi, mettendo in atto comportamenti insoliti e imprevedibili.
Assaggiare cibi mai mangiati, indossare indumenti nuovi e mai utilizzati, ascoltare musica differente dai soliti brani, sperimentare esperienze mai provate prima possono essere altrettanti spunti per riattivare i sensi e la mente.
Mettere in atto comportamenti insoliti può offrire l’opportunità di mettersi alla prova e di scoprire lati imprevisti del proprio carattere, per ottimizzare la compliance con l’ambiente circostante.
Anche in questi casi le facoltà percettive ed elaborative vengono stimolate, migliorando la reattività psicologica dello scrittore e consentendogli di cogliere connessioni inaspettate tra eventi e persone.
Non è possibile conoscere il preciso momento in cui arriva un’idea, che potrebbe essere sfruttata come fonte d’ispirazione, mentre è molto probabile che tale spunto venga dimenticato.
Proprio per evitare che si verifichi una simile situazione è consigliabile prendere appunti, sia direttamente scrivendo su un quaderno o notes da portare sempre con sé, sia utilizzando una delle tante app disponibili sullo smartphone.
La principale finalità di questo comportamento è quella di non dimenticare nulla, poiché eventi all’apparenza senza valore possono invece rivelarsi essenziali per scrivere un testo.
Bisogna quindi appuntarsi rapidamente tutte le idee che passano per la mente, soprattutto quando si è fuori casa e l’interazione con l’ambiente è massima.
È indispensabile appuntare l’idea finché è chiara, nitida e precisa, dato che, con il tempo, potrebbe offuscarsi e confondersi con altri pensieri per la testa.
Spesso le idee arrivano fulminee e altrettanto velocemente si dimenticano, per cui tradurre queste sensazioni in uno scritto preserva dalla dimenticanza.
Anche se non tutti gli appunti si rivelano utili e produttivi, è sempre meglio eccedere nell’annotarli piuttosto che perdere qualche fonte di ispirazione.
Dopo avere appuntato le idee, un suggerimento estremamente vantaggioso è quello di creare una personale scatola magica, nella quale archiviare tutti gli spunti di ispirazione.
Può trattarsi di un vero e proprio contenitore dove riporre foglietti scritti, foto e documenti di vario genere, oppure della cartella di un computer.
Abituarsi a salvare ogni notizia che può avere una certa importanza è uno strumento di grande efficacia poiché consente di creare un archivio dove andare a pescare qualsiasi informazione in ogni momento.
L’autore può trovare ispirazione anche semplicemente aprendo la scatola per sfogliare i suoi contenuti, rinfrescando ricordi spesso dimenticati, ma documentati da immagini e scritti.
Esiste una stretta correlazione tra oggetti ed esperienze, che può stimolare l’estro creativo sfruttando connessioni mentali che scaturiscono improvvisamente.
Il percorso logico che porta alla formulazione di un’idea e quindi di uno scritto, ha inizio solitamente da una percezione che colpisce i sensi per poi essere trasmessa al cervello: è a questo punto che la sensazione si traduce in teoria e successivamente in idea scritta.
Gli scrittori sanno bene che intestardirsi sulla realizzazione di un testo quando mancano le idee è assolutamente controproducente.
Proprio per questo bisogna valorizzare il ruolo della distrazione, prendendo pause ripetute in tutti i momenti in cui la scrittura non decolla.
È verificato che più si pensa a un concetto che non viene risolto, meno si ottengono risultati, infatti spesso le idee più brillanti arrivano in momenti inaspettati.
In situazioni di stallo bisogna dunque evitare la ricerca ossessiva di idee e privilegiare nuovi progetti completamente diversi dalla scrittura, ai quali dedicarsi per tutto il tempo necessario.
Le attività manuali offrono l’opportunità di liberare la mente; completare un puzzle di 2000 pezzi, dedicarsi al bricolage, scattare foto, dipingere, camminare, fare shopping sono altrettanti spunti utili per liberare la mente da ossessioni controproducenti.
Lasciando fluire le esperienze vissute, l’autore può ritrovare l’estro creativo, in maniera piacevole ed efficace.
Trovare l’idea giusta per un libro dipende quindi soprattutto da un’attitudine psicologica, possibile quando la mente è libera.
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Certamente questi consigli servono ad avere l’idea per scrivere un libro oppure a creare degli spunti che poi verranno uniti o che potranno servire per chiarire o ampliare la propria ispirazione. Prendere appunti sul mio stato d’animo in più occasioni particolarmente sentite, mi ha fornito l’occasione di scrivere alcuni racconti che mettono in evidenza la mia interiorità e la mia sensibilità verso la natura che osservavo in quel momento.
È proprio così Daida, anche io ho post-it pieni di piccoli pensieri o anche semplicemente di singole parole che mi aiutano a ricordare un momento o una particolare idea. Per non parlare delle note del telefono. Mi sveglio anche in piena notte per appuntarmi il quello che mi sta passando per la testa, perché so che non tornerà e che rappresenta un unicum.