
Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
Il se vuole sempre il congiuntivo Bella domanda, anche perché già quando si parla di congiuntivo le cose si fanno difficili Tuttavia chi scrive, che sia un...
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Come scrivere un libro fotografico? I libri fotografici rappresentano la categoria forse più sottovalutata dell’editoria, eppure nonostante quello che si possa pensare, negli ultimi anni hanno subito un incremento in termini di vendite di oltre il 40% con un incredibile e inattesa variazione rispetto al passato.
Ora è una perfetta idea quella di realizzare un libro fotografico da vendere. Grazie alla nuova valorizzazione del libro di fotografia è quindi interessante scoprire come realizzarne uno. Oggi siamo tutti un po’ fotografi grazie ai social e alle attrezzature che fanno gran parte del lavoro. Si pensi banalmente al possesso di uno smartphone e alle grandi capacità che questo offre con i suoi tanti strumenti per catturare immagini, poterle modificare e rendere perfette.
La cosa più difficile non è scrivere un libro quanto iniziare. Un libro fotografico non è più o meno difficile rispetto ad un normale testo ma richiede un’organizzazione differente in quanto oltre alle parole è necessario inserire delle immagini.
Per iniziare devi innanzitutto selezionare un’idea valida, che si tratti di un ricettario, di un libro per bambini o di un libro musicale, l’importante è che tu sia convinto di quello che vuoi narrare e soprattutto ne abbia conoscenza. Una volta stabilito il concetto centrale è poi opportuno sviluppare un piano di scrittura, ovvero organizzare il lavoro. È impossibile immaginare di scrivere o redigere un testo senza apposita pianificazione, non sarebbe possibile.
La prima cosa è creare una sorta di piano in cui dividere il lavoro da fare giorno per giorno, sia dal punto di vista della scrittura che dal punto di vista delle immagini. Potete procedere in due modi: o dividete i giorni, in uno scrivete e in uno lavorate alle immagini, oppure sviluppate il libro per concetti e quindi ogni giorno vi dedicate ad un paragrafo nel suo complesso quindi immagini e scrittura. La cosa fondamentale è che ci sia una scadenza fissata e che dividiate il lavoro in modo da seguire un percorso per non restare impantanati nel ‘poi lo faccio’.
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In un libro di fotografia, le immagini rappresentano il fulcro principale. Questo però non deve far indietreggiare, grazie a smartphone, tablet, reflex siamo tutti più bravi. Non occorre quindi che siate fotografi provetti, l’importante è avere un gusto estetico e cimentarsi.
Anche con tecnologie di basso costo è possibile realizzare degli scatti positivi di alto livello. Altro nodo importante riguarda proprio l’elaborazione delle immagini. Queste devono essere adattate per essere inserite nel libro. La prima cosa è creare la giusta ambientazione per gli scatti, lasciatevi andare alla fantasia. Ad esempio se volete creare uno scatto per una ricetta un po’ rustica potete mostrare le mani di un’anziana signora al lavoro, una spolverata di farina in aria e un mattarello e certamente l’effetto ottenuto sarà strepitoso. Vi basterà applicare qualche filtro vintage per completare.
Ci sono alcuni suggerimenti importanti che vale la pena approfondire per realizzare lo scatto perfetto e no, non è chiamare un fotografo. Ovviamente se ne avete le possibilità ben venga, ma è pur vero che questo sarebbe un investimento notevole. Se volete procedere in autonomia vi consiglio solo di essere creativi. Scegliete immagini nitide, che ripercorrano la gamma cromatica del blu, da queste la gente tende ad essere molto più attratta.
Lavorate ai dettagli, questi sono fondamentali, soprattutto nelle foto. Per fare poi l’editor delle fotografie scattate ci sono diverse opzioni, per chi ha dimestichezza è possibile fare affidamento su programmi di grafica come Photoshop, molto completi e per professionisti. Se invece siete ai primi rudimenti non c’è problema, sono tante le applicazioni gratuite e i programmi online che aiutano in questo senso in modo facile e intuitivo. Cercate di variare sempre gli scatti ma date comunque ad essi un nesso unico, poiché il libro deve avere un nucleo ed un senso ben chiaro.
La fase di creazione consiste nel lavoro quotidiano, è di fondamentale importanza non solo porsi un obiettivo ma anche coltivarlo giorno per giorno. Dedicatevi anima e corpo, anche quando non avete voglia, altrimenti rischiate di sabotare tutto. Dovete fissare dei paletti giornalieri e impegnarvi. Quando notate che non riuscite a scrivere uscite a fare due passi oppure leggete un libro ma non mollate.
Scrivete anche quando non avete voglia perché questo vi darà la spinta giusta per andare avanti. Ponetevi ogni giorno degli obiettivi reali e tendenti all’eccesso mai al difetto. Dovete sempre prospettare la possibilità che vi sia un problema strada facendo, che un giorno per qualche motivo non possiate lavorare al libro, quindi non limitatevi ad arrivare in perfetta sincronia al giorno della scadenza ma finite in anticipo.
Questo vi aiuterà ad affrontare un’eventuale crisi. Quando avete terminato tutto il materiale, è la volta della revisione. Questo passaggio non è affatto facile perché bisogna controllare che ogni cosa sia al suo posto, che ogni dettaglio rispetti l’insieme e che in sostanza il libro funzioni. Una buona idea è condividere con qualcuno vicino ma non direttamente interessato il testo ultimato.
Questa persona avrà non solo il compito di verificare il lavoro nell’insieme ma anche fornirvi un giudizio oggettivo, anche l’inquadratura delle foto, il loro posizionamento, la grandezza sono dettagli che devono essere vagliati con molta attenzione e solo un occhio estraneo potrà fare chiarezza. Valutate tutti i suggerimenti, questi non devono essere per forza corretti ma saranno uno stimolo esterno molto interessante.
Quando si scrive un libro il fine ultimo è la pubblicazione, lavorare alla stesura, al confezionamento è il passo con cui ci prepariamo a realizzare un prodotto che possa essere appetibile al pubblico. Nessuno scrive un libro per tenerlo così, quindi è giusto che una volta terminato il testo si faccia di tutto per poter entrare in contatto con una casa editrice.
La prima cosa da fare, in corso d’opera o al termine, è preparare un progetto con un abstract da poter inviare alla società che potenzialmente è interessata alla pubblicazione di libri fotografici. Per farlo è opportuno eseguire delle ricerche, è inutile mandare email o lettere in modo random. Rischieresti di fare un buco nell’acqua senza concludere nulla. La cosa giusta da fare è procedere per gradi.
Qualora non si abbia una risposta interessante da parte di queste è comunque possibile procedere in autonomia e decidere di puntare al self publishing. Si tratta di pubblicare in autonomia un libro ed è la soluzione ideale soprattutto per coloro che stanno iniziando. L’auto-pubblicazione è il modo di sorvolare la ricerca di un editore, ci si affida ad una piattaforma o un sito online che permettono di creare il libro e metterlo in vendita direttamente.
Solitamente questi canali riguardano i negozi online ma talvolta è anche possibile lavorare con i punti vendita tradizionali. Pubblicare un libro fotografico con questo sistema vuol dire avere pieno controllo poiché tutti i diritti commerciali restano a te, puoi scegliere tu quali mezzi utilizzare per la pubblicazione e promozione del libro. Anche con i servizi di self publishing è possibile dotare il libro di un codice ISBN.
Queste procedure soprattutto all’inizio possono spaventare, in realtà però non trovare una casa editrice non deve essere visto come uno scoglio. Grazie ai sistemi internet oggi più che mai la pubblicazione è aperta ad un bacino molto più ampio di persone, un tempo non era così facile far conoscere il proprio lavoro. Anche Amazon mette a disposizione la possibile di auto-pubblicarsi ed è uno dei mezzi più veloci per accedere al grande pubblico. Qualora il lavoro funzioni saranno poi le stesse case editrici a rivalutare l’idea di pubblicare il libro.
In conclusione è possibile affermare che la realizzazione di un libro fotografico non è una passeggiata, è forse uno dei testi che richiede maggiore lavoro in assoluto dal momento che c’è un doppio binario, da un lato bisogna scrivere ed impegnarsi, affinché i testi siano chiari, scorrevoli, narrativamente interessanti e dall’altra le immagini che devono essere ben fatte, ben posizionate all’interno dell’elaborato.
Tutto questo vuol dire maggiore impegno e dedizione, l’importante è sempre scrivere di un argomento che piace e soprattutto di cui si ha buona dimestichezza, solo in questo modo è possibile portare avanti un buon lavoro, terminare il libro fotografico in tempo utile e soprattutto avere un risultato finale soddisfacente.
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Potrebbe interessarmi in quanto oltre ad aver creato un libro su un fatto storico realmente accaduto, sono appassionato di foto( non sono un fotografo ma piace lavorare con le foto)
ciao Pasquale, grazie per il tuo commento! Certamente pubblichiamo questi contenuti per aiutare chi come te ha questo genere di aspirazioni e passioni, qualora tu avessi bisogno di altri spunti o suggerimenti non esitare a contattarci!
Continua a seguirci.
Donato
Vorrei sapere che “pesantezza” deve avere il file fotografico e di che formato per essere accettato e inserito nella stampa. Inoltre come si sceglie la grandezza della foto in base a quella della pagina del libro finito? I costi sono alti? Grazie mille
Ciao Serena a pesantezza in sé è un elemento quasi trascurabile. Sarebbe preferibile non superare il gigabyte per l’intero file del libro fotografico. La grandezza della foto dipende dall’impaginazione, quindi devi prima scegliere il formato di stampa. I costi puoi trovarli nella sezione preventivo del nostro sito.
Buongiorno, in un libro fotografico va inserito l’indice?
Ciao Titti, diciamo che non ci sono regole fisse, nel senso che se le foto hanno dei nomi potresti, magari, inserirli in un indice. Diciamo che è un elemento a discrezione dell’autore.
Buongiorno, che applicazione potrei utilizzare per scrivere un manuale che racchiude molte immagini ma anche testo.
Grazie
Debby
Buongiorno Debby, Microsoft Word può essere più che sufficiente perché gestisce bene entrambi. Adobe InDesign è sicuramente migliore ma parliamo di un software professionale con una curva di apprendimento piuttosto ripida
Sono un fotografo professionista e vorrei tanto creare un libro . Ma no so come fare . Adoro la fotografía macro naturista . Instagram e alego_fotografia
Ciao Alex, prenota pure una consulenza gratuita qui https://www.youcanprint.it/consulenza-pre-pubblicazione e potrai avere tutto il supporto di cui hai bisogno per realizzare il tuo libro fotografico.