9 cose che devi sapere prima di Pubblicare un Libro con Amazon KDP
Amazon KDP è la soluzione di Amazon per il selfpublishing Se sei curioso o stai valutando l’idea di pubblicare il tuo libro con Amazon KDP, questo articolo è...
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So che “quanto guadagna uno scrittore?” è la domanda delle domande per chi, come te, scrive e pubblica libri o nutre il sogno di farlo.
Domanda che si unisce alle altre come: quanto guadagnerò con il mio libro? Posso vivere di scrittura?
Ti capisco benissimo e sei nel posto giusto.
Ho fondato Youcanprint nel 2008 insieme al mio amico Donato Corvaglia e in 13 anni abbiamo aiutato oltre 21.000 autori come te a pubblicare più di 55.000 libri.
Posso assicurarti quindi che questa è la domanda che prima o poi ogni autore o autrice si pone, ed è una domanda che non va liquidata con sufficienza, né trattata col solito disfattismo.
Prima di scrivere questo articolo per Te, ho letto tutti gli articoli che mi comparivano su google digitando la domanda “quanto guadagna uno scrittore” e tutti, ma proprio tutti, giungono alla stessa conclusione: non ne vale la pena, non si guadagna nulla.
Io non ti darò questa risposta, non perché dirigo la più importante piattaforma di selfpublishing italiana e quindi devo invogliarti a pubblicare, ma perché ho rispetto del tuo desiderio e dei tuoi sogni e non voglio darti la risposta più semplice.
Voglio fornirti la risposta che sei in grado di tollerare, quella che puoi ascoltare se sei disposto a pagare un prezzo. Non parlo di prezzo di servizi o altro, non voglio venderti nulla, ma il prezzo che bisogna pagare per ottenere dei risultati in ogni ambito della vita, compresa la scrittura.
Tutti i post che troverai in giro per la rete usano le medie per darti delle risposte: la media dei libri pubblicati, la media delle tirature, la media delle vendite, etc. etc. Anch’io userò le medie, ma solo per farti vedere come ragionano e che risultati ottengono i fuoriclasse, quelli che si posizionano fuori dalle curve.
La domanda che hai inserito su google per giungere fin qui è mal posta. Quello che hai cercato in realtà è: quanto guadagna un autore medio, mediamente in un anno qualunque?
La domanda corretta che avresti dovuto porti invece è: che cosa fanno gli scrittori di successo per guadagnare tanto? Oppure, che tipo di scrittore devo diventare per ottenere successo? Capisci la differenza?
Tony Robbins afferma che “la qualità della nostra vita dipende dalla qualità delle domande che ci poniamo“.
Porsi la domanda su quanto guadagna “in media” un autore, significa che stiamo già implicitamente scegliendo di posizionarci nella media, siamo quindi destinati a fallire già nel momento in cui ci siamo posti la domanda.
Chiedersi, invece, cosa bisogna fare per ottenere il successo che ottengono i grandi scrittori, ti posiziona in uno stato di apprendimento, di azione, di crescita e ti predispone al successo.
Come ho scritto in molti altri articoli, essere scrittori e avere successo come scrittori è una questione di identità, di visione, di valori, prima ancora del contenuto del libro.
Se sei quindi disposto a capire come distinguerti dalla media e quale prezzo devi pagare in termini di investimento, fatica, tempo per ottenerlo allora continua a leggere questo post, altrimenti puoi tranquillamente andare su google e leggere qualsiasi altro articolo che troverai, anche se posso risparmiarti questa fatica, perché la risposta sarà sempre la stessa: non ne vale la pena.
Sei pronto?
Iniziamo a vedere quanto guadagnano la media degli scrittori (quelli di cui parlano tutti gli altri blog). Le simulazioni che ti fornisco si basano sul “Rapporto sullo stato dell’editoria 2019” prodotto dall’AIE (Associazione Italiana Editori) che puoi trovare su tutti i principali store.
Per quantificare il guadagno medio degli scrittori dobbiamo usare 2 parametri fondamentali:
Secondo l’AIE nel 2019 la tiratura media di un libro cartaceo in Italia è stata di 2.112 copie (pensa che nel 1990 era di 5.848 copie!).
Sempre secondo l’AIE il prezzo medio di copertina di un libro cartaceo è di 19,48 € per i cartonati, 11,57 € per tascabili ed economici, 6,80 € per gli ebook.
Abbiamo quindi tutti gli elementi per poter calcolare il guadagno medio. Nel calcolo che vedrai terrò conto anche della resa media delle copie inviate in libreria.
Nel 2019 la % dei libri venduti in libreria sul totale del mercato era del 69% nel 2018 e riguardo la resa media ipotizzerò uno scenario ottimista di una resa media del 50% (la resa sono i libri esposti in libreria e non venduti che tornano indietro agli editori e vengono inviati al macero).
Un aspetto importante che non ci è dato sapere della tiratura media, è quante sono le copie con copertina rigida e quante con copertina morbida, quindi nel calcolo ipotizzerò che siano tutte copie tascabili ed economiche.
Iniziamo.
Totale profitto lordo editore: 4.239 € (al lordo di costi di marketing, design, etc.)
Ecco qui. Un autore medio in Italia, che vende 1.538 copie di un libro con un prezzo medio di copertina di 11,57 €, porta a casa ogni anno poco meno di 1.000 €.
Questo profitto non è ovviamente netto, poiché l’autore ha investito tempo e risorse per scrivere il libro. Ma ipotizzando che lo sia, possiamo quindi dire che questo è ciò che puoi aspettarti pubblicando con un editore tradizionale.
Vediamo ora cosa succederebbe con gli stessi numeri nel selfpublishing.
Totale profitto lordo piattaforma: 1.614 € (al lordo dei costi di spedizione in quanto la piattaforma, a differenza dell’editore, gestisce in autonomia le spedizioni a tutti i canali di vendita).
Lo scenario come vedi cambia radicalmente. Pubblicando in selfpublishing lo stesso libro con gli stessi numeri, avresti guadagnato il 233% in più.
Qui cade il primo mito.
Tutti i numeri che leggi in giro riguardano l’editoria tradizionale, questo significa che sei in grado di fare gli stessi numeri, ma ciò che porti a casa ovviamente è molto molto di più.
È chiaro che l’investimento in termini di tempo e risorse sarà molto più alto col selfpublishing, in quanto dovrai svolgere le funzioni che nell’esempio precedente vengono svolte dalla casa editrice, ma in ogni caso il ritorno sull’investimento sarebbe più alto.
La prima riflessione che puoi portarti a casa fin qui è che quando si parla di guadagni medi di uno scrittore, devi sempre chiederti con chi ha pubblicato quello scrittore.
Vediamo ora che cosa succede agli scrittori che sono fuori dalla media. Non ti citerò i soliti noti che puoi leggere sugli altri blog, ma parlo di numeri reali di autori che pubblicano con la nostra piattaforma.
Attenzione però: i dati che ti ho fornito finora partono da un presupposto di fondo, ovvero che la tiratura media venga effettivamente venduta tutta.
Proviamo a dedurre i dati partendo da un altro punto e cioè: il valore del mercato e il numero di titoli in commercio.
Sempre secondo il report dell’AIE il mercato dell’editoria in Italia nel 2018 valeva 2,793 miliardi di euro (attenzione questo dato non contiene i dati di Amazon che non vengono trasmessi ad AIE).
I titoli in commercio nel 2018 erano 1.2 milioni cartacei e 419.000 ebook. I ricavi medi generati da un libro sono quindi 1.725 €, che diviso il prezzo medio di copertina 11,57 € sono 149 copie. Ecco cosa succede ai dati che abbiamo esposto sopra ipotizzando 149 copie medie annue vendute.
Editoria Tradizionale
Totale profitto lordo editore: 587 € (al lordo di costi di marketing, design, etc.)
Selfpublishing con Youcanprint
Totale profitto lordo editore: 174 € (al lordo dei costi di spedizione in quanto la piattaforma, a differenza dell’editore, gestisce in autonomia le spedizioni a tutti i canali di vendita).
Ecco, questi sono probabilmente i guadagni medi che uno scrittore italiano può generare all’anno.
Rispetto ai dati precedenti che ti ho fornito sono notevolmente più bassi ma sicuramente sono molto più aderenti alla realtà, poiché si basano sul valore finale del mercato in rapporto al totale dei libri in commercio. Ti sembra molto poco vero? Non ti biasimo, lo sarebbero per chiunque intende intraprendere questa carriera per generare una rendita passiva.
Ma è proprio qui che volevo spingerti, ovvero a porti la domanda se intendi pubblicare e aspettarti un risultato medio o intendi capire come poter ottenere un risultato straordinario, pagando il prezzo richiesto in termini di tempo, investimenti, formazione etc.
Vuoi conoscere il prezzo da pagare? Prosegui nella lettura.
I dati che hai letto finora sono i risultati che potresti aspettarti se dovessi posizionarti nella media degli scrittori italiani pubblicati.
Ma che risultati ha chi non si posiziona nella media ma nella parte più alta della classifica delle performance? Guardiamoli insieme.
Un autore self-publisher che vende oltre la media di 149 copie genera questi dati:
Ti rendi conto della differenza?
Se cerchi su internet quanto guadagna un autore e leggi solo i dati medi è come voler essere ricco e poi basare il tuo futuro sul reddito medio.
Quello che voglio trasmetterti è che basarsi sulle medie ti spingerà verso una mentalità di scarsità. Un autore che ha una mentalità di scarsità lo puoi riconoscere subito. Sui social o nei blog ripete sempre una di queste frasi:
In Italia si pubblicano più libri di quanti se ne leggono; in Italia ci sono più scrittori che lettori; in Italia non si legge; in Italia non legge nessuno. Etc.
Balle! Ovviamente il mercato italiano non è tra i più grandi al mondo, ma guardare alla scrittura con questa mentalità ti condannerà a non fare nulla per ottenere successo, perché avrai inconsciamente accettato che non ci sono possibilità.
Devi pensare fuori dagli schemi, fuori dalle medie e pensare con una mentalità di abbondanza.
Una mentalità di abbondanza applicata alla scrittura ti permetterà di esprimere frasi come queste:
Ci sono autori che vendono migliaia di copie ogni anno. Ci sono autori che hanno lasciato il loro lavoro e vivono di scrittura. Il mercato vale quasi 3 miliardi, ci sono milioni di lettori che aspettano il mio libro.
Capisci la differenza?
Se sei giunto fin qui nell’articolo è perché vuoi pensare fuori dalla media e impegnarti per ottenere dei risultati. Per farlo il primo passo da compiere è cambiare mindset, linguaggio, credenze, opinioni, abitudini che hai quando ti relazioni alla scrittura e al mercato dell’editoria in generale.
Con una mentalità di abbondanza è il caso di chiederti: cosa fanno questi scrittori che hanno successo che io posso replicare, qual è il prezzo che devo pagare per avere successo con il mio libro?
Se stai ancora continuando a leggere complimenti, fai parte di un numero ristretto di autori che è disposto a cambiare per ottenere dei risultati. Grazie alla mia esperienza di 13 anni alla guida di Youcanprint posso dirti sicuramente che gli scrittori che hanno successo seguono una o più delle regole di promozione che ti elenco di seguito.
Avere un’identità per uno scrittore significa scegliere il perché si scrive e il proprio genere principale.
Un lettore che si accosta ad un autore vincente sa esattamente cosa aspettarsi da lui. Prova a pensare a J.K Rowling e Dan Brown, se li nomino pensi subito a Fantasy e Thriller, o se dico Agatha Christie pensi al Giallo. Ecco, quando un lettore incontra un autore di successo sa esattamente cosa aspettarsi in ermini di esperienza di lettura e contenuto.
L’autore ha scelto, quindi, consapevolmente un posizionamento di mercato e lo sostiene in tutto ciò che fa (la scelta dei colori, la modalità di comunicazione sui social, etc.).
L’identità, il posizionamento e la coerenza creano il brand. Per diventare un autore di successo devi diventare un brand riconoscibile.
Molti autori di successo hanno costruito un pubblico fedele prima di pubblicare il libro e non il contrario. Se inizi a scrivere (un blog, o qualsisia altra cosa) e a costruire intorno a te tramite social, newsletter, un pubblico di lettori fedeli, le tue potenzialità di successo crescono esponenzialmente, poiché quando pubblicherai il testo, il tuo pubblico fedele comprerà senza pensarci e promuoverà il tuo libro. Immagina cosa significa questo in termini di vendite.
LEGGI ANCHE >> Come costruire un blog d’autore
Pensa ora di dover fare il contrario (è quello che fanno il 90% degli autori): non comunichi per tempo sui social, non hai un blog o una newsletter etc. e quando pubblichi il tuo libro cerchi di convincere i lettori a comprarlo.
Le tue possibilità di successo crollano e aumentano la tua frustrazione e finirai per ripeterti le frasi di scarsità che hai letto su, attribuendo per esempio la colpa al fatto che “in Italia nessuno legge” e non al fatto che avevi un pubblico a cui vendere il tuo libro.
Il consiglio quindi è: costruisci un pubblico con pazienza, amore, gratitudine e dono, poi pubblica e goditi il successo.
Gli autori di successo imparano ad analizzare i dati per poter migliorare la loro comunicazione e promozione. Dai dati sul proprio blog per capire cosa i loro lettori apprezzano, ai commenti sugli store, dagli insight della loro pagina Facebook a quelli delle vendite etc.
Usare i dati è fondamentale per costruire e alimentare il tuo brand e massimizzare le tue vendite.
La qualità è tra tutte la regola principe. I libri che hanno successo sono scritti bene, hanno una bella copertina, sono impaginati perfettamente. Punto. Non si può derogare a questo. La qualità premia e devi investirci.
Il marketing digitale può darti il boost quando hai fatto tutto il resto bene. Impara quindi ad usare Google ads, Facebook ads, Pinterest, Twitter, Instagram etc. (ovviamente non tutti insieme, ma quelli a te affini). Utilizzare bene questi strumenti ti permetterà di spingere ulteriormente le tue vendite e sostenere non solo il tuo libro ma il tuo brand. Fondamentale.
Un autore di successo sa ciò in cui è bravo e ha l’umiltà di delegare quello in cui non lo è.
Molti dei nostri autori di successo ci hanno delegato molti aspetti dei loro libri e hanno tenuto per loro ciò in cui erano eccezionali. Individua le tue specificità, i tuoi punti di forza e punta su quelli, delega tutto il resto.
A scuola ci hanno insegnato a dover andare bene in tutte le materie. Ovviamente è una cosa che non rende nel lungo periodo ed è poco efficiente tra l’altro, la vita non funziona così.
La vita ti premia per ciò in cui eccelli e ti penalizza in ciò in cui sei scarso, per questo motivo i più grandi imprenditori si circondano dei migliori team a cui delegano tutto ciò che non sanno fare al massimo.
A scuola se chiedevi aiuto nel compito in matematica o passavi tu il compito di italiano al tuo compagno venivi punito perché copiavi o stavi facendo copiare. Nella vita reale si chiama cooperazione e quando avviene la vita ti premia.
Sii onesto con te stesso, eccelli nel tuo talento, delega tutto il resto.
Leggi con calma queste regole e prova a fare un’analisi di ciò che stai già facendo e cosa no. Su ciò che desideri migliorare.
Utilizza pure il nostro blog, io e i miei colleghi abbiamo scritto e continuiamo a scrivere contenuti ogni settimana su come promuovere il proprio libro.
Ricordati sempre che per ogni persona nella media c’è qualcuno che sta sovra-preformando, e tu puoi scegliere da che parte essere se sei disposto a pagare il prezzo.
A tutti coloro che riempiano i blog sul fatto che non vale la pena scrivere e pubblicare perché le vendite medie sono inesistenti, bisognerebbe spiegare che il libro non è un prodotto fine a sé stesso, il libro è un mezzo e può essere uno strumento di marketing eccezionale per generare profitti in tantissimi altri modi.
Ecco qualche esempio:
Ti ho solo dato qualche esempio, ma la lista potrebbe essere lunghissima.
Adottando una mentalità di abbondanza capirai che puoi generare enormi profitti con il tuo libro se sei disposto a guardare a lui e soprattutto a te stesso in maniera radicalmente diversa da ciò che fa la maggioranza degli scrittori.
Se stai leggendo queste righe conclusive voglio dirti grazie. Grazie per la fiducia innanzitutto, ma grazie perché hai investito il tuo tempo su te stesso/a. Ora sei consapevole di qualcosa che la maggioranza degli scrittori ignora e puoi scegliere cosa fare con tutte queste informazioni.
Da adesso puoi decidere di rispondere alla domanda su quale tipo di scrittore o scrittrice desideri essere.
Vuoi pubblicare e rassegnarti ad essere la conferma della regola della media o vuoi prendere in mano il tuo destino, decidere di investire su te stesso, nelle tue capacità, nei tuoi libri e uscire dalla media per andare dove ci sono le persone che hanno successo.
È una tua scelta, solo tua. Hai tutte le capacità e il talento per farlo, nulla te lo impedirà.
Io credo in te.
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La tua analisi è molto interessante.. Così pure i consigli. Mia culpa per le volte che non mi sonodata il tempo di fermarmi e leggere
Purtroppo siamo sempre troppo presi dalla frenesia con cui viviamo. Ritagliati del tempo, anche 20 minuti al giorno, per formarti sui temi che riguardano il selfpublishing, i risultati a lungo termine saranno incredibili.
Articolo chiaro, interessante, supportato da dati; credo però sia complesso da attuare per chi professionalmente si muove in ambiti molto diversi: così come c’è professionalità nell’articolo, allo stesso modo penso dovrà essercene da parte degli autori per recepirlo e attuarlo. E’ chiara la volontà di Youcanprint di mettere a disposizione strumenti di crescita in questa direzione… la promozione del libro sarà un buon terreno di selezione naturale fra gli autori. Una bella sfida, grazie Youcanprint e grazie a Alessandro De Giorgi
Grazie a te Lorena per il commento. Il mio obiettivo è far capire che ottenere dei risultati con il proprio libro è, come direbbe T. Edison, 99% sudore e 1% ispirazione.
io scrivo per il gusto di farlo e la gran parte dei libri pubblicati con voi li ho regalati agli amici.
però mi rendo conto di aver speso abbastanza e sarei contento se riuscissi a vendere un numero di copie per rifarmi almeno delle spese.
trovo i vostri consigli utili e cercherò di metterli in pratica.
Grazie Stefano, sono felice che tu abbia trovato utili i miei consigli. Fammi sapere quando otterrai maggiori risultati, ci conto!
la mia esperienza conferma che l’aspetto critico per uno scrittore che non abbia un nome conosciuto per altri motivi ( non sia un politico, un giornalista, uno sportivo, un artista) è quello di farsi prendere in considerazione. Io prima di orientarmi su youcanprint ho pubblicato una dozzina di libri tramite un’altra piattaforma che non forniva altri servizi se non inserzioni a pagamento su importanti quotidiani cartacei (trafiletti microscopici) o on-line (banner fulminei che neppure io riuscivo a vedere pur sapendo quando sarebbero passati. In compenso i post su Facebook non personalizzati non distinguendosi da tanti altri non mi hanno portato a nulla mentre due azioni hanno prodotto qualche modesto risultato: una offerta a prezzo zero per la versione eBook e l’abbinamento ai premi nei tornei organizzati dal circolo che frequento. Non ho ottenuto però gli stessi risultati per tutti i libri (da oltre 600 vendite per uno, a poche decine per altri fino a poche unità per altri ancora). Ne ho tratto la conclusione che : il primo fattore è farsi prendere in considerazione (prezzo , visibilità personale) , poi conta che attrattiva esercita come appare esteriormente il libro (copertina,titolo). A questo punto entra in gioco quanto piace il contenuto e lo si capisce da quanti lettori siano fidelizzati, cioè comprino gli altri libri dello stesso autore. Se si analizza la tipologia dei lettori fedeli (compulsivi, occasionali, da spiaggia, amici etc) si può anche capire se scrivere potrebbe restare un hobby o qualcosa di più. Ritengo inoltre molto importante un feedback sincero che sottolinei soprattutto i punti deboli in modo da poter migliorare, i complimenti sinceri gratificano soprattutto ma non servono a migliorare, quelli compiacenti sono una implicitabocciatura)
Ciao Marco hai centrato un problema importante: promuoversi senza avere un pubblico e una identità precisa. Hai sperimentato sulla tua pelle come il processo debba seguire questa sequenza: identità-valore-pubblico-vendita. Per questo in un altro post ho definito che il lancio di un libro inizia 1 anno prima, poiché è necessario costruirsi una identità, comunicarla, creare valore gratuito e creare un pubblico intorno a noi e poi, solo allora, lanciare un libro. Approfondirò molti di questi aspetti nei prossimi post. Grazie del commento!
Sono daccordo su tutto, non è facile essere presi in considerazione, se la gente ignora l’esistenza di un libro purtroppo non lo compra, e non si tratta di validità del racconto, ma proprio del fatto che nessuno viene a conoscenza dell’esistenza del libro, e questo è molto frustrante.
È cambiata la piattaforma, non trovo più il mio curriculum vitae.
Ciao Antonietta, probabilmente hai sbagliato sito perché noi non abbiamo mai avuto un curriculum vitae degli autori neanche sul vecchio sito!
Buonasera a tutti, trovo questo articolo molto interessante e vorrei raccontare la mia esperienza come scrittrice: finora ho pubblicato una decina di libri ed ho venduto in tutto soltanto tre o quattro copie in tutti questi anni. La mia esperienza mi ha portato a capire che se una persona non ha una grande cerchia di amici familiari e conoscenti, ha scarsissime possibilità di riuscire a vendere un libro. Io ho sempre pubblicizzato i miei libri su tutti i social, impegnandomi molte ore al giorno, ho anche il mio sito ma purtroppo ogni volta che pubblico un post su Facebook o twitter, ricevo zero riscontri, cioè nessuno mette un like o va a leggere il contenuto, sembra proprio che i miei post siano invisibili. Io non invito la gente a comprare il libro e stop: molto spesso, quando l’argomento è particolare o controverso, cerco di stimolare un dibattito o una discussione, ma anche in questo caso non ottengo nessuna reazione. Sembra proprio che la gente ignori i miei post.
Al contrario, ho notato che alcune persone che seguo sui social, scrittori dilettanti, appena pubblicano la pubblicità del loro libro ottengono grande visibilità e vendono moltissime copie in pochi giorni. Però ho preso atto che queste sono persone molto amate e seguite, con un numero altissimo di amici.
Per questo motivo ho capito che chi non ha una grande vita sociale, è timido o introverso, resta tagliato fuori da questo business. Triste ma vero!
Ciao ancora Alessandro, volevo aggiungere una cosa: una persona che conosco ha venduto trecento copie del suo libro in una settimana, ma si trattava di amici, parenti, familiari, colleghi, persone legate affettivamente allo scrittore.
Nel mio caso, pubblicizzando i miei libri a degli sconosciuti, vedo che ottengo risultati praticamente nulli, anche se impiego parecchie ore a promuovere il mio lavoro. Sono anche filmmaker e riscontro lo stesso problema anche con i miei film: la gente non li guarda perchè non è interessata, non si prendono nemmeno il disturbo di leggere la trama o guardare il trailer. Vorrei proprio capire se è questione di mia mancanza di carisma.
Capirei di più se leggessero i libri e dessero un feedback negativo, invece li ignorano proprio, e questa cosa è frustrante…. Cosa ne pensi? Ti ringrazio! ^^
Ciao Alissa, grazie dei tuoi commenti. E’ sempre una questione di pubblico. Il pubblico è qualcosa che si costruisce con estrema calma e pazienza e non deve necessariamente passare dai social. Un pubblico è un insieme di persone che condividono degli interessi. I social sono un mezzo ma i pubblici sono sempre esisti anche prima di internet. Devi cercare di capire chi è il tuo pubblico definendo bene il tuo libro e poi coltivare e far crescere il tuo pubblico. Così poi quando uscirà il nuovo libro e lo annuncerai ad un pubblico già pronto, venderai anche tu tantissime copie. Capisco la frustrazione credimi, ma ci vuole pazienza e tempo, vale per tutti.
Salve, sto scrivendo una serie di brevi racconti che vorrei diventassero un libro.
Come posso fare per mettermi in contatto con voi?
Non vedo una sezione contatti.
Grazie
Ciao Davide, ho inoltrato il tuo messaggio al nostro customer care che ti contatterà. Se lo desideri puoi chiamarci anche a questo numero https://www.youcanprint.it/help-center