9 cose che devi sapere prima di pubblicare un libro con Amazon KDP
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Abbiamo assistito nel corso del 2016 alla “riscoperta” de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry (1900 – 1944), entrato in pubblico dominio nel 2015 ed oggetto di innumerevoli pubblicazioni e anche di un film uscito nelle sale italiane lo scorso 1 Gennaio. Più di recente il “Diario” di Anna Frank (1929 – 1945) è stato oggetto di una disputa sui diritti d’autore tra due francesi che lo hanno ripubblicato, perché ritenuto di pubblico dominio, e l’Anne Frank Fonds che sostiene di detenerne ancora i diritti. Ma allora cos’è il “Pubblico Dominio”?
Un’opera dell’ingegno si dice di pubblico dominio quando non è più oggetto di protezione del diritto d’autore. L’opera diventa, quindi, liberamente accessibile e tutti la possono utilizzare, modificare e riprodurre senza la necessità di deroghe o autorizzazioni o violazioni del diritto d’autore. L’opera diventa proprietà di tutti, non più del singolo autore o editore.
In Italia e nel resto dell’Unione Europea, vige la direttiva 2006/116/EC, versione aggiornata di una direttiva più vecchia del 1993, in cui si stabilisce che i diritti dell’autore su di una propria opera sono in vigore durante l’intera vita dell’autore e fino a 70 anni interi dopo la sua morte. In caso di opere con più autori o i cui diritti sono condivisi da più persone, i diritti d’autore termineranno dopo 70 anni interi dalla morte dell’ultimo autore sopravvissuto agli altri.
Tecnicamente si, ma con numerosi distinguo:
Il mercato ha vissuto una saturazione delle opere di pubblico dominio negli ultimi anni. Decine di autori ne hanno approfittato per fini di lucro pubblicando legalmente centinaia di opere di pubblico dominio.
Gli store si sono quindi dovuti muovere per arginare il fenomeno e per ridurre l’esagerato affollamento dei propri cataloghi.
Dal 1 Dicembre 2019 non sarà più possibile pubblicare libri di pubblico dominio con Youcanprint che non siano differenziati (cioè commentati, tradotti o illustrati). Abbiamo scelto di rinunciare a questo tipo di pubblicazione per evitare ai nostri autori i possibili problemi legali che derivano da questo tipo di pubblicazione. Tutti gli ebook di pubblico dominio che sono già stati pubblicati resteranno comunque in commercio fino a una nuova comunicazione dell’autore.
Resta, però, la possibilità di pubblicare libri di pubblico dominio differenziati, quindi commentati, tradotti o illustrati.
Nel gennaio 2016 un docente dell’Università di Nantes, Olivier Ertzscheid, pubblico il testo del Diario di Anna Frank in lingua olandese nelle pagine del suo blog. Lo stesso ha fatto la parlamentare francese Isabelle Attard. Passati 70 anni dalla morte, come da leggi europee, hanno vantato il loro diritto di pubblicare il testo del diario considerato ormai di pubblico dominio.
Ne è derivata una battaglia legale tra Ertzscheid e Attard e la fondazione Anna Frank.
L’Anne Frank Fonds, la fondazione creata dal padre di Anna Otto Heinrich Frank, sosteneva infatti di detenere ancora i diritti per la pubblicazione in quanto il copyright per opere postume si estende di 50 anni dopo la data di pubblicazione iniziale.
Il diario di Anna Frank esiste in due versioni chiamate A e B. Anna ha riscritto nel 1944 la prima versione del diario che aveva iniziato due anni prima dopo l’appello alla conservazione di diari e documenti per creare un archivio da preservare come documentazione della guerra per i posteri fatto dal ministro dell’educazione olandese in esilio a Londra.
Soltanto la prima edizione originale olandese del 1947 è di pubblico dominio dal 2016. Il testo è risultato dalla combinazione delle versioni A e B pesantemente editate per cancellare contenuti ritenuti sconvenienti.
La versione integrale del 1986 non sarà di pubblico dominio prima del 2036.
L’autore che, nonostante i rischi e i rifiuti degli store, desideri intraprendere questa strada, lo fa quindi a suo rischio e pericolo e dovrà prendere nota di tutte queste possibili ramificazioni legislative, facendosi magari assistere da un legale esperto in materia.
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Buonasera, sono un appassionato di grafica,in particolare modo di grafica del periodo Vittoriano. I siti di riferimento che rilasciano le immagini, le rilasciano a rischio e pericolo del fruitore. Solo la Dover edizioni e la Peppin press olandese danno la possibilitá di usufruire delle immagini a patto che non si usi più di 10 immagini per volume acquistati. Spero che possiate darmi delle informazioni in merito per non incorrere a violazioni di copyright. Distinti saluti
Massimo
Ciao Massimo, se il proprietario dei diritti è deceduto da oltre 75 anni puoi utilizzare tranquillamente l’immagine. In caso contrario ti chiediamo di contattare il fornitore dell’immagine chiedendo un’autorizzazione scritta per poter utilizzare l’immagine.
Buongiorno Marco, ho tradotto personalmente e curato per la prima volta in Italia, personalmente e con appendici di approfondimento dei racconti di Boxe di Robert E. Howard. Se ho compreso bene, posso proporveli?
Buongiorno Carmine, essendo l’autore morto più di 70 anni fa ed avendo tu curato una nuova edizione, puoi a tutti gli effetti, pubblicarla senza alcun problema con noi
Buonasera. Ho tradotto dall’inglese un’opera libera da diritti d’autore (l’autore è morto nel 1821) . Avendoci lavorato per quasi due anni, è importante per me conservare i diritti sulla traduzione. Posso proporvela? In caso affermativo, l’opera tradotta, essendo derivata da un’opera libera, verrebbe automaticamente inserita nel pubblico dominio? Grazie. Distinti saluti
ciao Roberto, si certo. Scrivimi pure a [email protected]