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“Ho scritto qualcosa. Perché il mondo non mi sta applaudendo? Perché non guadagno soldi? “
Scrivere non è una questione di parole.
Se pensi che scrivere sia una pura e semplice questione di parole, allora ti sbagli.
Hai scritto libri, pubblicato articoli, migliaia di parole, giorni, mesi, anni impegnati a scrivere, scrivere, scrivere e…
Niente.
Non vendi. Vendi poco. Non diventi ricco.
Diciamoci la verità, tutto bello, ma guadagnare dalla scrittura è il sogno di tutti noi. E diciamoci ancora la verità, quanto desideriamo essere al posto di questo o quello scrittore che si guadagna da vivere scrivendo?
Hai frequentato corsi di scrittura, usi bene le parole, conosci alla perfezione la grammatica italiana, sai costruire una trama, i personaggi sono fortemente caratterizzati, i finali sempre inaspettati, conosci i trend di mercato e li sfrutti a tuo vantaggio, crei bellissime copertine, intriganti sinossi, usi il marketing librario, hai tutti i social e li aggiorni costantemente con contenuti adatti, hai un blog, hai lo store ma… niente.
Niente.
Non vendi. Vendi poco. Non diventi ricco.
Perché?
Ah, a proposito non sto dicendo a te. Sono io che mi guardo allo specchio e parlo a me stesso, ma non sentirti inopportuno o inopportuna: ho lasciato apposta la porta aperta.
Ora continuo se non ti dispiace.
Ogni giorno, quasi ogni giorno, un Autore mi scrive “Donato perché i miei libri non vendono?”.
Allora io gli chiedo di cosa parla il suo libro, di farmi vedere la cover, se è nella giusta categoria negli store, di farmi leggere la sinossi, qual è il titolo, se usa i social…
Fatica inutile.
Fatica sprecata, chiedo venia. Ma le mie domande sono sbagliate.
L’unica sola domanda che bisogna porsi è questa, l’unica e sola domanda che avrei dovuto sempre porre è questa:
Cosa hai da dire a chi ti legge?
No, perché non metto in dubbio le tue abilità di scrittura, ma sai, alla fine ho capito che scrivere un libro non c’entra nulla con questo. Sei al di qua o al di là della linea per qualcosa di molto più aleatorio e intangibile.
La quantità di denaro che guadagni con le tue parole è direttamente proporzionale a quanto puoi influenzare, arricchire, condizionare, deliziare, il pensiero del tuo tuo lettore. Né più né meno.
Amen.
Ecco perché ho detto che la scrittura non ha niente a che fare con le parole. Nessuno pagherà per il tuo libro o i tuoi articoli, per leggere ciò che già “sa”.
Io stesso ho scritto centinaia di articoli che trattano la tecnica di scrittura, certo dobbiamo sapere come si scrive un libro, come si dispongono le parole nell’ordine giusto, anche se nessuno può dire effettivamente quale sia l’ordine giusto, perché c’è molta magia nelle parole e fra una parola e l’altra.
Ma tutto ciò ha poco peso, se alla base non teniamo come concetto questo: cosa abbiamo da dire a chi ci legge?
Ciò che separa i buoni scrittori dai grandi scrittori non è un dono innato che se non ce l’hai allora muori povero e disgraziato.
E che loro hanno capito questo, prima di molti altri. Scrivere è un gioco di pensiero.
Come lo so? Perché 50 sfumature di grigio ha venduto più di 150 milioni di copie in tutto il mondo ed è pieno di parole mediocri.
Perché la serie di Twilight ha venduto più di 100 milioni di copie in tutto il mondo e le sue parole sono probabilmente ancora più mediocri delle mediocri parole di Grey. La settimana lavorativa di 4 ore di Tim Ferriss che sembra nient’altro che un abile montaggio di consigli di vita che si possono trovare gratis su YouTube, ha venduto più di 2 milioni di copie.
La sottile arte di fregarsene, uno dei libri di saggistica più venduti nella storia moderna (più di 8 milioni di copie) segue la stessa struttura esatta di ogni libro di Ryan Holiday solo con la parola “fanculo” ogni due paragrafi.
Tutti questi libri hanno cambiato il mondo in qualche modo. Tutti questi libri hanno fruttato milioni, decine di milioni, persino centinaia di milioni di dollari. Ma nessuno di questi libri passerà alla storia sullo stesso scaffale di Hemingway, Nabokov, Dostoevskij o Woolf.
Se vuoi fare soldi come scrittore, allora comprendi che non dobbiamo giocare nel campodella scrittura. Ma in quellodel pensiero. Potresti aver fatto errori di ortografia dappertutto.
La tua scrittura potrebbe essere grammaticalmente scorretta, ma se l’informazione è abbastanza preziosa, se il lettore capisce come i suoi pensieri saranno diversi, “nuovi”, dopo aver assimilato il tuo pensiero, si sforzerà di superare anche gli errori.
Non ti seguono per le tue parole. Sono dentro per i tuoi pensieri. Scrivere è un gioco di pensiero. E la maggior parte degli scrittori fallisce perché sono troppo concentrati sulle parole e completamente inconsapevoli di quanto siano indifferenziati e omologati i loro pensieri.
LEGGI ANCHE >> Come la scrittura modifica il nostro cervello
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aggiungerei Donato , che scrivere è un gioco di pensieri e di emozioni, e cioè che oltre a incidere sui pensieri quello che scrivi deve anche muovere le emozioni di chi li legge, ma questo non cambia la sacrosanta verità di quello che dici: se la prospettiva è quella di arrivare ai lettori , la buona scrittura aiuta sicuramente ma in percentuale conta molto meno di una storia emozionante e che arricchisce chi la legge per il suo contenuto più che per le sue parole …
ciao Andrea, si certo si vede quando qualcuno scrive solo per gioco per suscitare un gioco di pensieri ed emozioni…
Ciao Donato,
hai sempre detto che cambieremo il mondo scrivendo e io ci credo anche se magari non saranno i miei libri a farlo ma quelli di altri scrittori.
Mi auguro solo che non siano i libri di quello che ha scritto L’arte di fregarsene perché allora è meglio che il mondo rimanga com’è.
E mi auguro che non siano nemmeno libri come 50 sfumature perché si correrebbe il rischio di cambiare il mondo in peggio. Forse stai cercando di spiegare come si fa a scrivere per vendere. Ok, basta capirci. Di sicuro però questo non è più cambiare il mondo. Questo è tenerlo così com’è e anzi sfruttarne le stupidità e le mediocrità per fare soldi. Basta chiamare le cose con il loro nome!
Ciao Sabina, ogni libro, di qualsiasi genere esso sia e con qualsiasi parola scritta ha un potere incredibile, perchè per ogni libro c’è un lettore e questo va rispettato.
Non c’è nessuna dignità superiore da attribuire a un tema piuttosto che un altro. È tutto molto soggettivo e non credo che ci sia una guerra da combattere su quale libro sia più autorevole di altri. Poi, certo, ci sono libri, che nascono solo per vendere, ma anche quelli hanno dei lettori e meritano di essere considerati tali.
Tutti i libri contribuiscono a cambiare qualcosa!
Grazie per questa finestra di scienza che hai voluto aprire sulla “letteratura”, ne è venuto fuori un intrigante connubio. La dissezione delle mie potenzialità letterarie si è arricchita di riflessioni metafisiche.
La “scrittura” per me spesso scaturisce da una esigenza profonda che non so da dove giunge ma è chiaro che
che il cervello esegue un compito complesso e determinante.