Come calcolare il numero di battute della tua opera!
Contare una alla volta le decine di migliaia di battute che compongono il testo di un libro è, ovviamente, quasi impossibile o comunque estremamente complicato...
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La sinossi di un libro è uno degli elementi più importanti per la sua promozione.
Spesso confusa con la “quarta di copertina“, ovvero il “trailer” del romanzo (un breve testo sul retro dell’opera con lo scopo di invogliare il lettore all’acquisto), rappresenta un primo step per il successo del tuo libro.
Rivolta a editor e ad agenti letterari, infatti, serve per avere una panoramica completa della trama e decidere se vale davvero la pena investire del tempo sul romanzo. Capirai dunque che più la sinossi è interessante e più conquisterai l’attenzione di chi dovrà valutare il tuo manoscritto, garantendoti una chance in un mondo così competitivo come quello dell’editoria.
Non sai da dove cominciare? Ecco dei consigli pratici su come scrivere una sinossi ad effetto, evitando i tre errori più comuni che vanno a demolire uno scritto.
Prima di iniziare è importante avere ben chiaro il concetto di base. Se non sai cosa sia esattamente una sinossi, non potrai mai creare un testo efficace e potresti privarti di una grande opportunità. Non si tratta di un semplice riassunto del manoscritto (come già detto, quel ruolo spetta già alla quarta di copertina), ma di un compendio capace di fornire una panoramica completa della trama del libro mettendo in luce gli elementi più significativi, la struttura centrale e le articolazioni fondamentali, sintetizzando il tutto in poche righe.
Detta così, specialmente per un aspirante romanziere, l’impresa può sembrare difficile. Magari, sarai autore di un testo di 300 cartelle ben strutturato, dalla trama originale e interessante, carico di significato e piacevole da leggere ma poi, al momento di presentare la storia a un esperto del settore, le tue abilità compositive svaniscono improvvisamente nel nulla, come bolle di sapone, mettendoti in confusione.
Sai quante sinossi imbarazzanti, petulanti, arzigogolate, lunghissime e perfino noiose vengono composte pregiudicando il successo di un libro? Ecco, vogliamo evitare che ciò accada anche con il tuo romanzo, giusto?
Il sistema migliore per proporti a un editor, a una casa editrice oppure a un agente letterario è esercitarti a scrivere una sinossi esaustiva, completa ma al tempo stesso breve, che contenga tutti i dati essenziali (tra cui inizio, svolgimento e fine del romanzo), senza trascurare alcun colpo di scena, importante ai fini narrativi. Svolgendo un buon lavoro, darai valore alla trama, allo stile di scrittura e, perché no, anche a te in qualità di autore.
Impegnati a realizzare un testo migliore del manoscritto stesso, evidenziandone i punti di forza in modo elegante, potente, veloce e fresco. Se dovesse essere necessario passaci sopra intere giornate, nottate o settimane, affinché il risultato finale possa essere degno di una valutazione oggettiva di un esperto e permetterti di diventare uno scrittore affermato. Non sprecare questa grande opportunità, perché rischi altrimenti che il lavoro svolto con fatica ti si ritorca contro. La sinossi non è una perdita di tempo ma serve a convincere gli esperti dell’editoria della qualità del contenuto fra le mani, decretandone il futuro.
Prima di addentrarci nel vivo dell’argomento e una volta compresa l’importanza della sinossi, vorrei ti concentrassi sugli errori più comuni per non ripeterli.
Non lasciarti prendere la mano e concentrati solo sul contenuto. Devi presentare un riassunto completo e preciso senza aggiungere virtuosismi che potrebbero portarti in una direzione completamente diversa. Il testo che andrai a scrivere ha il compito di far comprendere all’esperto se la tua storia potrebbe funzionare ed essere adatta alla sua linea editoriale.
In poche righe, dunque, dovrai essere in grado di invogliare alla lettura del romanzo per intero, senza annoiare e far chiudere il file dopo la prima pagina. Evita, inoltre, possibili commenti o elogi sul tuo lavoro perché oltre a rubare dello spazio prezioso alla trama, potrebbero essere visti malamente da chi dovrà valutare il tuo manoscritto. Mantieni quindi una certa modestia nello stile.
Essere precisi però non vuol dire essere stucchevoli. Non inserire ogni minimo dettaglio descrittivo (date, orari, caratteristiche fisiche del personaggio), perché non otterrai una descrizione generale del romanzo così come si aspetta un bravo editore, ma un racconto quasi più lungo del romanzo stesso, con giustificazioni e spiegazioni inutili, che vanno solo a demolire il valore del manoscritto.
Corta o lunga che sia, la sinossi deve fornire delle informazioni utili a chi la legge e non affermare tutto e il contrario di tutto o dare un’idea vaga del libro. Alcuni commettono l’errore di introdurre delle side-quest (trame secondarie) pensando di dare più tridimensionalità ai personaggi e rendere più gradevole la lettura.
Ciò ha un sicuro effetto all’interno del romanzo, ma non nella sinossi, perché toglie spazio alla storia principale che, in questo modo, non viene raccontata a fondo e, spesso, rischia di venire penalizzata.
Una sinossi confusa, in genere, fa riferimento a un romanzo scritto di getto e pertanto vago, indefinito, nebuloso. In un caos totale, non è facile mettere ordine e ne consegue un riassunto che non offre alcun dettaglio di reale utilità, perché non è facile identificare gli elementi narrativi davvero trainanti e importanti che racchiudono in poche battute l’anima stessa del romanzo.
Ricorda sempre di includere il finale. Esso è determinante per comprendere se il tuo libro ha un futuro o meno, è importante per valutare il viaggio del protagonista e il percorso degli altri personaggi. L’effetto sorpresa lascialo alla quarta di copertina, destinato ai tuoi lettori.
Come più volte ribadito, la sinossi deve includere tutto ma non il superfluo. Mantieniti in un range tra le 600 e le 1000 battute (spazi inclusi); se non riesci, forse l’impianto narrativo manca di chiarezza e andrebbe rivisto.
Se la trama è lineare e dalla lettura scorrevole e gradevole non dovrà sembrarti difficile condensare l’intero libro in poche brevi frasi ad effetto. Nel farlo, però, non dovrai cimentarti nello sviluppo dei caratteri dei personaggi o in sotto-trame, in quanto rischi di perderti e andare completamente fuori strada.
Quando ti siedi al pc per formulare la sinossi, chiediti in primis quali sono i punti della storia più salienti che possono suscitare interesse e curiosità nell’editor, in una casa editrice o in un agente letterario, spingendolo a leggere il tuo manoscritto per intero. Potresti munirti di un taccuino e di una penna e scrivere in ordine tutto ciò che ti viene in mente.
Una buona sinossi risponde a 5 domande: “Who?”, “What?”, “Where?”, “When?” e infine “Why?”. La regola è usata fin dalle elementari come supporto per descrivere un fatto in maniera minimale, ma senza tralasciare le informazioni utili.
Pertanto, nello scrivere il testo cerca di rispondere a domande del tipo:
Nello stilare il riassunto, non proiettare mai la tua opinione personale. Scrivi in terza persona e al presente, anche se la storia dovesse articolarsi in epoche passate. Pensa a come ti rivolgeresti a un lettore che ti ha appena chiesto di cosa parla il tuo libro: di certo non useresti il passato remoto o l’imperfetto!
Utilizza un vocabolario ampio, forbito, caratterizzato da parole potenti, emozionali che diano più enfasi al racconto, ma attenzione a non esagerare. Su un testo da 125 parole, ad esempio, potreste introdurne 6 massimo 10 potenti come passione, ossessione, carismatico o tormentato. Se sei a corto di termini ti basterà chiedere ad internet e avviare una ricerca. Il web in pochi secondi ti restituirà una lista interminabile ed avrai solo l’imbarazzo della scelta.
Se può giovarti come consiglio ulteriore, pensa di scrivere il riassunto non da autore del libro ma mettendoti nei panni dell’editore. La sinossi è un importante strumento di marketing da gestire a tuo piacimento, sia che tu decida di pubblicare il contenuto online scegliendo i servizi di Youcanprint, che tradizionalmente rivolgendoti a una casa editrice e sperando di entrare prima o poi nella rosa degli autori preferiti.
Importante biglietto da visita, deve essere scritta meglio del romanzo stesso. Dalla sinossi deve emergere la tua bravura di scrittore, pertanto, curane la forma e lo stile. Se desideri vendere molte copie, ti suggerisco di leggere tante sinossi appartenenti al tuo stesso genere letterario, in modo da comprendere meglio il registro.
Sapevi che una sinossi concisa ma completa può facilitarti di molto il lavoro pubblicitario? Se desideri arrivare a più persone in breve tempo, puoi copiare il testo e incollarlo nelle pagine Facebook, Twitter, di altri social network oppure delle email da inviare ad amici, parenti, conoscenti e potenziali lettori.
Pensa dunque a una sinossi facile da condividere e da trasmettere, non eccessivamente lunga per non annoiare chi la leggerà. Questo sistema fungerà da strumento aggiuntivo alla campagna di diffusione del tuo manoscritto.
Non da ultimo, ricorda che non si nasce già esperti. Se non hai mai scritto una sinossi, la prima volta potrà risultare difficile. Non basta saper sintetizzare, ma è necessario raccogliere in poche battute tutte le informazioni utili all’editor, alla casa editrice o all’agente letterario per poter prendere in considerazione il tuo libro e valutarne una possibile pubblicazione.
Un antico detto recita “Sbagliando si impara“. Se scrivi più versioni della stessa sinossi prova a non cancellare il contenuto. Stampale tutte e prova a combinarle tra loro. Vedrai che mixando i primi tentativi con gli ultimi otterrai qualcosa per cui vale la pena non dormire la notte o rinunciare alle uscite con gli amici.
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Ottimo articolo Donato. Ogni volta ho cercato di scriverla secondo il migliore canone ma non sempre si riesce, spesso per le carattestiche del romanzo stesso. Quindi unisco la IV di copertina ad una specie di sinossi. Personalmente tendo a non dire molto perchè mi rivolgo principalmente ai possibili lettori e se spiego tutto ciò che accade di più saliente, forse non sono invogliati a leggere il libro. Sbaglio, è evidente, ma sai io non so molto anzi nulla di marketing.