10 metodi per promuovere un libro e vendere di più
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Quando si parla di quarta di copertina spesso ci si trova davanti ad alcuni miti da sfatare.
Ma andiamo con ordine
Prendi il libro più vicino a te ma non aprirlo. Guarda la copertina.
Adesso gira il libro. Bene il retro del libro è la quarta di copertina. Si tratta dell’ultima facciata della copertina.
Perché si chiama quarta di copertina?
Perché è la quarta facciata. Quella che solitamente viene chiamata copertina, il fronte del libro, è in realtà la prima di copertina. Aprendo il libro, il retro di copertina (solitamente bianca) è la seconda di copertina.
Ora arriviamo all’ultima pagina del libro. Dopo l’ultima pagina c’è la parte posteriore della quarta di copertina, ovvero la terza di copertina. E infine la quarta.
Immaginate quindi la copertina come se fosse un foglio piegato a metà, con quattro facciate, prima, seconda, terza e quarta.
Molti libri distribuiti solo online addirittura non ce l’hanno, ma la quarta di copertina è molto importante.
Sfatiamo i miti che ho menzionato all’inizio dell’articolo e facciamolo con l’esempio più banale e ovvio possibile.
Quella che vedete qui sopra è l’anteprima della copertina di un nostro bestseller su Amazon “I narcisisti perversi e le unioni impossibili” di Enrico Maria Secci.
Cosa notate?
Ci sono sia la prima che la quarta di copertina!
È vero ci sono store che fanno vedere solo la prima, ma altrettanti fanno vedere entrambe. Tra questi Amazon, che è lo store con il traffico maggiore.
Basterebbe soltanto questo per chiudere l’argomento ma voglio aggiungere un altro dettaglio.
Abbiamo parlato spesso dell’importanza della “promozione offline”, quella fatta con le presentazioni in libreria per esempio.
Bene immaginiamo proprio un caso del genere. Stai presentando il tuo libro, hai delle copie da vendere ai partecipanti. Una persona che ha assistito alla presentazione si avvicina al banco dove ci sono le copie, ne prende una in mano, la volta e…non trova nulla.
Che figura ci fai?
Quale valore ha un libro per cui non ci si è degnati neanche di scrivere una quarta di copertina?
Tutti i lettori dedicano qualche secondo di tempo a leggere la quarta di copertina prima di fare il passo finale ed acquistare il libro. Perciò bisogna fare in modo che effettivamente lo compiano e non si tirino indietro.
La quarta di copertina ha il compito, quindi, di dare il colpo di grazia a qualunque esitazione.
Il testo deve intrigare, coinvolgere, convincere.
Deve dare una piccola anteprima di quello che si troverà nella storia, fosse anche una piccola citazione di effetto.
Ma non solo.
Deve anche avere un certo appeal dal punto di vista visivo. La grafica deve esaltare il testo in quarta.
L’esempio qui sopra può essere una guida, ma molto dipende dal tipo di libro che hai scritto.
Per un romanzo puoi anche strutturarla in questo modo:
In alto una breve frase, uno slogan, una tagline
Subito sotto un brano di due o tre righe tratto dal libro
Ancora più sotto una brevissima descrizione del libro
Se resta spazio in fondo una brevissima biografia dell’autore con foto
Se il tuo libro ha una copertina con alette, la biografia e la descrizione del romanzo andranno sulle alette, quindi nella quarta resterà un po’ più di spazio da dedicare alla grafica e ad un piccolo estratto dal libro, magari scritto al centro con qualche carattere particolare o comunque incorniciato dal resto della grafica.
La tagline iniziale deve essere una brevissima frase che serve per stuzzicare il lettore. Pensa per esempio alla famosa “l’inverno sta arrivando” del Trono di Spade.
In caso di saggistica, manualistica, libri non fiction in generale, invece, diventa importante far uscire il cuore dell’argomento che hai trattato.
In questi libri la tagline iniziale sarà una domanda, che poni al lettore, ma che è poi quella che ti sei posto tu nello scrivere il libro.
Per esempio hai scritto un libro sulle comete di lungo periodo che vengono dalla nube di Oort ai confini estremi del sistema solare, parlando di quelle più famose che abbiamo già visto nei decenni passati, delle loro orbite, le previsioni per quelle dei prossimi decenni ecc. Una tagline potrebbe essere:
Da dove vengono?
seguita poi da una breve descrizione di queste comete tratta dal libro stesso.
In conclusione ci metterai una breve frase per spiegare quali benefici il lettore avrà nel leggere il tuo libro.
In questo modo il lettore sa perfettamente su cosa si concentra il libro e sa esattamente cosa aspettarsi.
Infine la biografia. Corta e chiara. Al lettore non interessa sapere qual è stata la tua prima parola, o il colore della tua maglietta preferita. Mantieni la tua biografia funzionale al tuo libro.
Se è il tuo primo romanzo, scrivi chi sei e come ti possono contattare, magari metti il tuo sito web. Se hai scritto altri libri elencali nella biografia. Se il tuo è un saggio e sei un esperto nel settore di cui scrivi nel tuo libro, elenca i tuoi titoli e i tuoi studi.
Niente di più.
Innanzitutto non devi sovraffollarla di elementi grafici e testuali.
Se hai scritto molto testo, mantieni la grafica al minimo. Può bastare semplicemente una quarta di copertina completamente bianca con il testo scritto sopra.
Mantenendo la quarta più pulita, puoi utilizzare il testo per creare un po’ di dinamismo usando magari dei font o dei colori diversi. La tua frase iniziale può essere scritta al centro, con un font un po’ più grande, seguita poi da un brano scritto in corsivo.
Se sul fronte c’è un’illustrazione abbastanza complessa, questa può continuare anche sul dorso e sulla quarta.
Se la grafica è abbastanza ingombrante, poi, mantieni il testo al minimo.
La quarta di copertina deve parlare al tuo lettore, deve stabilire un primo legame con lui facendogli delle promesse. Promesse che devono poi essere mantenute dal tuo libro.
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Condivido perfettamente. e in un iper testo ?ad esempio “Amarec” “era nata una grande amicizia ..un giorno Edith -(Immagine)- cantò per Amarec come non aveva mai fatto prima..(canto di Edith)…
Come sempre i tuoi interventi sono ricchi di spunti di riflessione ed autocritica. Rifflessione sul DA FARE autocritica sul AVREI POTUTO FARE. Nasce in me un sentimento contrapposto d’amore odio e di immensa gratitudine per il lavoro puntiglioso che portate avanti tu e lo staff!
Grazie mille Fabia ne siamo orgogliosi!