
Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
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Le storie saturano le nostre vite. Parliamo, pensiamo e comunichiamo come abbiamo imparato dalla musica, dalla televisione, dai videogiochi, dai libri e dai film.
Ogni storia, indipendentemente dal genere o dalla trama , presenta un personaggio principale che inizia un’avventura o una ricerca, supera degli ostacoli e finisce il percorso trasformato.
In sostanza, ogni storia raccontata include almeno alcune delle fasi che stiamo per vedere di seguito!
Nel 1985, lo sceneggiatore Christopher Vogler scrisse un promemoria per la Disney intitolato The Practical Guide to Joseph Campbell’s The Hero with a Thousand Faces che condensava in dodici passaggi il viaggio dell’eroe: il viaggio del nostro protagonista.
Pensa all’ultimo libro che hai letto, ma anche al penultimo… quanti passaggi di quelli che stai per leggere ritrovi famigliari? Fammelo sapere nei commenti.
L’eroe è costretto a lasciare il suo mondo, quello ordinario, quello che lo scrittore ci fa conoscere all’inizio.
Esempio: hai letto o visto il Signore degli Anelli? O Harry Potter? O Joker? O Parasite? Potrei continuare a lungo, ma pensa ai loro incipit: tutti i protagonisti si trovano nella loro “zona di comfort” e sono chiamati per un motivo o per l’altro ad allontanarsene…è qui che inizia l’avventura.
Di tanto in tanto, un eroe si ferma prima che inizi l’avventura. Di fronte alle avversità, esita o è insicuro.
Si trova a dover affrontare le sue più grandi paure o avversità esterne che gli impediscono di dire si alla chiamata.
Il mentore può essere un individuo più anziano che offre saggezza, un amico o anche un oggetto, come una lettera o una mappa.
Qualunque sia la forma, il mentore fornisce al tuo eroe gli strumenti di cui ha bisogno per il viaggio, ispirandolo o spingendolo nella direzione di cui ha bisogno.
Esempio: Gandalf per Frodo ne “Il Signore degli Anelli”.
Il mentore rappresenta la parte “saggia” che può essere, però, già insita nel protagonista o esterna appunto come nell’esempio appena sopra.
Avvertenza: non in tutti i romanzi è presente il mentore come figura ben delineata ed esterna, il mentore può essere anche una voce interiore che guida e supporta il protagonista.
Il protagonista raccoglie tutto il suo coraggio e decide di partire per la sua avventura.
Non si torna indietro.
A questo punto, hai presentato il tuo eroe e dato ai tuoi lettori un motivo per preoccuparsi di ciò che gli accadrà.
Perché è importante che il tuo eroe porti a termine questo compito?
Quali sono le poste in gioco?
Cosa la spinge?
Avvertenza: il tuo romanzo può anche iniziare “in media res” cioè ad avventura già iniziata, pensa a La metamorfosi di Kafka: Gregor Samsa si sveglia quando è già trasformato in scarafaggio, oppure pensa a La Strada di McCarthy che inizia mentre l’uomo e il bambino dormono nel bosco, mentre il mondo è già in rovina…
Dall’inzio in media res, puoi intrecciare la storia in modo tale che il lettore scopra cosa è accaduto durante la lettura.
Seconda avvertenza: nessuno di questi punti deve per forza essere presente nel romanzo nell’ordine citato da Vogler, devono solo essere presenti.
Il pericolo è in arrivo. Si formano alleanze, nasce il caos.
Il tuo protagonista potrebbe fallire riguardo gli obiettivi che si preposto all’inizio, ma la sua trasformazione comunque è iniziata.
Ha capacità e conoscenza per portare a termine i suoi compiti, ma ci riuscirà?
Il tuo eroe si avvicina al pericolo, spesso nascosto, a volte più mentale che fisico. Deve affrontare di nuovo le sue più grandi paure e potrebbe anche essere tentato ad arrendersi. Deve scavare in profondità per trovare il coraggio.
Il momento in cui il tuo eroe si trova di fronte alla più grande sfida, e deve trovare un modo per resistere fino alla fine.
La prova centrale è il punto nevralgico del racconto, molti fili della storia confluiscono in esso.
Una crisi è il punto di una storia in cui le forze ostili si oppongono nel modo più intenso. Le cose a volte devono andare per il peggio prima di poter migliorare, la crisi della prova prova centrale è l’unico modo per dare al protagonista modo di riscattarsi.
Superato il climax e quindi la prova centrale, i nostri protagonisti incontrano le conseguenze di essere sopravvissuti, per esempio in un romanzo rosa ci può stare benissimo una scena d’amore: finalmente i due innamorati possono lasciarsi travolgere dalla passione.
Dal punto di vista psicologico questa fase rappresenta la determinazione dell’Eroe a tornare nel Mondo ordinario e a mettere in pratica le lezioni imparate
Il nostro protagonista ritorna cambiato e tutto questo ha un impatto sulla sua nuova vita.
Puoi riconoscere Il viaggio dell’eroe in molte storie famose, inclusa la mitologia greca e persino la Bibbia. Altri esempi:
e tantissimi altri.
La struttura appena riportata non deve essere rispettata alla lettera, Vogler stesso più volte argomenta a riguardo sostenendo che sebbene esista una struttura con dei punti comuni in tutte le storie, nessuna storia è uguale all’altra.
Questo punto è molto importante: se Vogler ci ha regalato uno schema quasi universale a cui possiamo attenerci, gli elementi che lo costituiscono possono essere liberamente (ma con efficacia e attenzione) organizzati e riposizionati.
Cosa ne pensi? Sei alle prese con la scrittura di un libro? In quale punto del “viaggio” ti trovi?
Per approfondimenti ti consiglio questo libro: Il Viaggio dell’Eroe – C. Vogler
Per qualsiasi consiglio o consulenza sulla Scrittura del tuo romanzo sono a disposizione qui.
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Grazie per gli utili consigli. Sono d’accordo con lei sul fatto che il romanzo debba avere una struttura logica e razionale in crescendo.
Ogni autore per ogni romanzo o storia essendo ogni romanzo diverso dall’altro, può comporre lo schema come vuole al fine di catturare l’attenzione del lettore ed ottenere i risultati migliori.
Saluti
Lauretta Franchini
Esatto Lauretta, è proprio così. Grazie a te per averci dedicato del tempo!
Fantastico! Questo libro è stata la mia Rivelazione. Tengo un quaderno dove appunto i passi più importanti sulle mie comprensioni al riguardo.
L’ho iniziato con una frase-simbolo… di Walt Disney non sapendo il legame fra Vogler e appunto Disney.
Questi schemi che sono la struttura scheletrica di una storia sono le basi che ogni scuola dovrebbe insegnare.
Una vera arte alchemica.
Grazie Donato
ciao Francesca! Hai proprio ragione sono contento che il contenuto ti sia piaciuto e continua a seguirci!