10 metodi per promuovere un libro e vendere di più
Abbiamo realizzato un elenco di dieci metodi per promuovere un libro che ogni scrittore può provare e che non richiedono un investimento economico proibitivo, ma...
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I social network rappresentano il luogo ideale nel quale attuare l’attività promozionale del proprio libro o di qualsiasi altro prodotto o brand, grazie a diversi fattori: in primis, il fatto che siano strumenti globali e virali, aspetto che consente di avvicinare un numero sempre crescente di potenziali clienti.
Ma non solo.
Infatti, il cosiddetto social media marketing rappresenta in un certo senso la possibilità concreta di conversare con i propri lettori e potenziali tali, ciò consente di poter conoscere meglio il target a cui appartengono e di riuscire a comprendere le loro esigenze, anche interpretandone le richieste e ascoltandone gli eventuali suggerimenti.
Le strategie di marketing sui social permettono di aumentare il numero delle persone che potrebbero essere interessate al vostro libro o semplicemente ai vostri contenuti, innescando un passaparola virtuale tra gli altri utenti.
Ma entriamo nel merito del discorso relativo alle attività che si possono mettere in atto sui social per raggiungere tre scopi ben precisi, ovvero:
Queste attività sono i giveaway, i contest e i freebie.
Parto dal spiegarvi il singolo significato di ognuno, poi le differenze tra loro e in seguito analizzerò le questioni legali legate a queste attività e al loro utilizzo nell’ambito della promozione editoriale e del self publishing.
Pur significando letteralmente regalare, il termine giveaway si riferisce più propriamente ad un concorso a premi, nel quale ci sono i partecipanti, dei premi di basso valore regalati in cambio di determinate azioni e chiunque vi partecipa vince qualcosa.
Ma come applicare l’idea di concorso a premi alle attività promozionali sui social network?
Ve lo spiego parlando della nascita del cosiddetto giveaway marketing: si tratta infatti di un fenomeno piuttosto recente, che ha avuto origine negli Stati Uniti qualche anno fa, con l’idea di alcuni blogger e Youtuber di proporre dei gadget brandizzati con lo scopo di aumentare i propri follower; da Youtube, la strategia è poi passata ad altri social come Facebook e Instagram.
Il giveaway marketing riesce ad aumentare la reputazione di un determinato brand o personal brand, facendo lievitare i contatti e la lista di potenziali clienti, ma spendendo relativamente poco per la promozione; si può dire che alla base di questa strategia promozionale ci sia l’idea di coinvolgere più persone possibili, premiandole con tanti gadget brandizzati.
Ovviamente è fondamentale che gli utenti siano coinvolti nel concorso con una narrazione social basata su contenuti di qualità.
Il contest, invece, è un concorso a premi, che però non si affida semplicemente all’estrazione a sorte per decretare i vincitori: infatti si tratta di concorsi che premiano l’abilità dei partecipanti, ad esempio nel pubblicare delle foto a tema o nel rispondere più rapidamente alle domande di un sondaggio. Le modalità di selezione del vincitore dunque variano a seconda del regolamento del contest in questione.
Tradotto in pratica, funziona così: si stabilisce questo concorso a premi e vi partecipano tutti coloro che sono interessati al premio finale, che però è solo uno, quindi le possibilità di arrivare a vincerlo si riducono man mano che aumentano i partecipanti.
Il contest è uno strumento di promozione del proprio brand che consente, come vi dicevo a proposito dei giveaway, di incrementare la notorietà di un prodotto, aumentare i follower e quindi il seguito.
Il freebie è l’ultimo nato tra tutti questi sistemi utilizzati per accrescere la consapevolezza o la conoscenza di un determinato prodotto o brand (nel nostro caso il libro e l’autore/autrice): letteralmente significa regalo o campione gratuito e consiste in un omaggio o in un vantaggio che viene offerto agli utenti in cambio di un’azione, quale la compilazione di un form, di un sondaggio, l’iniziare a seguire una pagina o un profilo oppure il mettere like ad un contenuto, magari condividendolo nelle proprie storie.
Risponde al principio di reciprocità: io do a te, tu dai a me. Ne abbiamo parlato anche in questi articoli:
Bias cognitivi: il marketing, le neuroscienze e le nostre decisioni
Come promuovere un libro: la guida per orientarsi nel grande mondo del book marketing
In ambito social, si parla di freebie intendendo un contenuto di interesse per una specifica community, sotto forma di pdf, di video o di podcast, l’importante è che tale contenuto sia gradito al target di riferimento; può trattarsi ad esempio di una video-ricetta o delle prime pagine di un libro.
Il freebie consente dunque di gratificare il pubblico oggetto di bonus e può far sì che la community cresca con utenti interessati a questi contenuti omaggio, ma è anche un sistema che permette di incentivare la reputazione, l’engagement e le vendite di un determinato prodotto.
Gli utenti fidelizzati sono utenti realmente interessati e un freebie è di reale valore per questi utenti, quindi non può essere improvvisato e necessita di un’attenta analisi dei desideri e delle esigenze del suo pubblico di riferimento, oltre che dell’impegno fondamentale per produrlo.
Si fa spesso confusione tra questi tre termini, anche perché si utilizza l’inglese per definirli, quindi è normale che sorgano delle incomprensioni in merito. Vediamo di fare chiarezza.
Come ho spiegato qualche riga su, i giveaway sono concorsi nei quali sono previsti un gran numero di premi, spesso di poco valore, mentre i contest sono concorsi a premi nei quali il vincitore deve mettersi alla prova a livello di velocità o di abilità, anche se poi ogni contest ha le sue regole specifiche in base alle quali decretarne il vincitore.
Da ultimo ci sono i freebie, che sono premi riservati a tutti gli utenti che svolgono una determinata azione (come il mettere mi piace ad una pagina o ad un profilo o condividere nelle proprie storie un contenuto): i freebie consistono in materiale che ha valore per la specifica community di riferimento e possono essere documenti in pdf oppure video e così via.
Dunque, in soldoni, mentre i giveaway e i contest prevedono premi fisici, cioè tangibili, i freebie donano contenuti virtuali, il cui valore è importante solo per la community di utenti interessati a tale premio.
Questi premi vengono elargiti tramite un’estrazione oppure in base all’abilità o alla velocità dei partecipanti o ancora a tutti coloro i quali, chiamati a svolgere una determinata azione, la portino a termine nei modi e nei tempi stabiliti.
Spero di aver fatto un po’ di chiarezza a proposito del significato di questi termini, che sembrano simili, ma che invece nascondono differenze anche profonde; si tratta infatti di tre strategie di marketing ben definite, che devono essere attuate in maniera differente e che sono anche soggette a diverse normative a livello legale, come sto per spiegarvi.
Dunque dopo aver visto in cosa consistano giveaway, contest e freebie, e che che si tratta di strumenti molto utili per l’attività promozionale all’interno del grande mondo dei social network, è importante dire che, nonostante la rete sia piena zeppa di concorsi a premi di tutti i generi questo non significa che su internet si possa fare ciò che si vuole.
È fondamentale, infatti, che ogni tipo di concorso si attenga alle normative in vigore, che sono anche piuttosto severe e prevedono sanzioni salate per chi le trasgredisce.
Trattandosi di concorsi a premi piuttosto tradizionali, devono rispettare la normativa nazionale sui concorsi, per i quali è prevista tutta una serie di adempimenti.
Tra questi:
Inoltre, in base al regolamento di Facebook e Instagram sui contest (in regola) è possibile:
Mentre, è vietato:
In caso di violazione del regolamento, si rischia la sospensione o la cancellazione dell’account.
Inizialmente c’era un vuoto normativo a proposito della sua regolamentazione, poiché tecnicamente non lo si riteneva un vero e proprio concorso; tuttavia tale vuoto è stato colmato nel 2017, quando il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito che i giveaway sono assimilabili ai contest e dunque devono sottostare alle medesime regole (che sono quelle che ti ho elencato sopra).
I giveaway in Italia non possono essere fatti dalle Persone Fisiche (individui singoli). Se i giveaway vengono fatti da persone fisiche sono illegali. A meno che l’oggetto messo in palio non abbia il valore massimo di un lapis o di una bandierina.
Possono fare i giveaway solo Persone Giuridiche (quindi ad esempio, società, fondazioni, associazioni, brand) che rispettano la procedura prevista dal DPR 430 del 2001, tra cui segnalazione del concorso al Ministero dello Sviluppo Economico e presenza di notaio o funzionario della camera di commercio per eleggere il vincitore.
Facebook, Instagram e altri social vietano di utilizzare delle azioni come “condivisioni” o “tag” per la partecipazione a concorsi, e che essi, per essere svolti in maniera legale, devono essere appoggiati a delle piattaforme esterne. Non si può mai fare un concorso che abbia la sua sede solo su Facebook o Instagram.
Sono fuori da queste normative e non sono dunque considerati dei concorsi a premi, però la questione è un po’ più complicata, dato che è il tipo di premio a determinare se siamo nell’ambito del freebie o del concorso.
In merito ai freebie, che vi ricordo essere un’invenzione piuttosto recente, il Ministero dello Sviluppo Economico non si è ancora pronunciato, quindi bisogna prestare particolare attenzione ai premi, visto che si rischia di incorrere in eventuali sanzioni.
Questi strumenti possono essere applicati a qualunque ambito, anche a quello dell’editoria e del self publishing.
Si possono infatti organizzare contest e giveaway che vedano come premi delle copie di un libro, magari autografato, stando sempre attenti a redigere il regolamento e a pubblicarlo, come detto nel paragrafo precedente.
I book contest sono piuttosto facili da organizzare e permettono di entrare in contatto con il pubblico di lettori (anche quando il libro non è ancora stato pubblicato); sono molti gli scrittori a sfruttare i contest sia per attirare l’attenzione dei lettori, che per chiedere loro dei suggerimenti (come ad esempio per scegliere il titolo di un libro, o la copertina).
Anche organizzare un giveaway permette ad uno scrittore, soprattutto se emergente, di farsi conoscere dagli utenti; un’idea di successo è quella di legare il concorso alla condivisione del link da parte di coloro che sono interessati a parteciparvi, così da ottenere maggior visibilità.
Quanto ai freebie, il premio può consistere nelle prime pagine del proprio libro, così da incuriosire la community e spingerla ad acquistarne una copia; oppure può essere un semplice omaggio, come magari un segnalibro da stampare e ritagliare, oppure un video nel quale spieghiamo qualcosa di inerente al libro, tipo una piccola presentazione. Ovviamente qui spazio alla vostra creatività!
L’importante è seguire le regole, sia che si decida di organizzare un contest, un giveaway o un freebie, in modo da non infrangere le normative di cui ti abbiamo parlato in precedenza.
I contest e i giveaway, come abbiamo visto, richiedono un’organizzazione ben precisa e regole ferree a cui attenersi. Considerando poi che le persone fisiche non possono organizzarli, lo strumento più utile per gli scrittori in self publishing, che in totale autonomia provvedono alla promozione di sé stessi e delle loro opere, il consiglio è quello di praticare i freebie.
Quindi, ricapitoliamo:
nel freebie potete chiedere in cambio della risorsa gratuita che l’utente compia un’azione come:
Come prepararlo e comunicarlo:
Il freebie vi consente di
Ma attenzione, potreste:
Nei social come nel web marketing in generale, la risposta a tutto è sempre: testare, provare, sbagliare e riprovare!
Link utili:
MISE – Manifestazioni a premio – Domande frequenti (FAQ)
Normative Facebook relative a Pagine, gruppi ed eventi
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