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Come realizzare la copertina di una tesi di laurea? Atto finale del percorso universitario, la tesi di laurea racchiude in poche pagine anni di lavoro, fatica e di intenso studio. Trattandosi di un documento ufficiale a tutti gli effetti, va organizzata, scritta e strutturata in modo attento, sistematico e rigoroso. Se pensavi di poter dare libero sfogo alla tua creatività ti sbagliavi: la copertina deve essere, infatti, curata nei minimi dettagli per avere un peso nella valutazione finale.
Mettiamola così: seppur venga realizzata per ultima è il tuo biglietto da visita e parla di te. Deve essere quindi chiara, ben ordinata, corretta e riassumere in maniera schematica il contenuto della tesi. Mentre sul contenuto hai la possibilità di spaziare, la copertina invece è soggetta a standardizzazioni soprattutto in merito al formato che può variare da un Ateneo all’altro. Ma ecco alcuni semplici consigli.
Prima di passare ai suggerimenti per realizzare una copertina ad effetto, capace di impressionare positivamente il relatore e l’intera commissione, facciamo un pò di chiarezza. Frontespizio e copertina di norma non sono sinonimi, ma in base alla definizione riportata sull’enciclopedia Treccani, il primo termine fa riferimento a una sezione del manoscritto che racchiude il nome dell’autore, il titolo, il luogo di pubblicazione e il nome dell’editore.
Diversamente dai comuni libri, la copertina di una tesi di laurea corrisponde esattamente al frontespizio, per cui in poche righe dovrai fornire tutte le informazioni di cui il lettore ha bisogno, sintetizzando il tuo percorso di studi e il lavoro, relegando il tutto in pelle e utilizzando i classici colori blu, bordeaux oppure verde.
Il frontespizio della tesi non può essere personalizzato, pertanto deve rispettare alcuni standard dell’Ateneo o del Dipartimento di appartenenza. Per avere un’idea puoi consultare il sito della tua Università, ricercando le linee guida sulla stesura della copertina. In alternativa, potresti chiedere consiglio al personale della segreteria, al relatore o a qualche collega che sta per laurearsi.
Di solito, lo schema si apre con il Logo dell’Università posto al centro, seguito dalla Facoltà (in maiuscolo, grassetto e dimensione 17), dal Corso di laurea di appartenenza (in maiuscolo, grassetto e dimensione 16), dal Titolo della tesi (in minuscolo, grassetto, corsivo e dimensione 20) e dal tuo nome e cognome (in minuscolo, grassetto e dimensione 16).
Al margine sinistro, inserisci il nome e cognome del relatore (in minuscolo, grassetto e dimensione 16) senza dimenticare di riportarlo anche nella sezione Ringraziamenti alla fine della tesi e del controrelatore. Nuovamente al centro andranno posti l’Anno accademico e l’Appello di laurea (entrambi in maiuscolo, grassetto, e dimensione 16).
Nell’insieme, la copertina della tesi di laurea non deve risultare troppo appesantita, banale o pacchiana, ma chiara e leggibile. Prima della stampa, controlla con attenzione che non vi siano errori di battitura e grammaticali, in quanto andrebbero a discapito della qualità del lavoro.
Stabilito cosa inserire nel frontespizio della tesi di laurea, veniamo ai consigli pratici. Partiamo dal colore della copertina. In genere ogni Università ne ha uno e sarebbe opportuno farlo coincidere con l’Ateneo che frequenti ma non sei del tutto vincolato: nessuno ti vieta, infatti, di optare per un’altra tonalità, purché non appartenga ad una palette di colori troppo sgargianti.
Per quanto riguarda, invece, il logo dell’Università la scelta deve ricadere su un’immagine ad alta risoluzione e con sfondo trasparente (per intenderci senza bordi e cornici). Diversamente, la stampa potrebbe far perdere pixel e restituire un risultato poco gradevole alla vista. Pertanto, accedi al sito dell’Ateneo e scarica il logo. Ti basterà fare click con il tasto destro del mouse e salvare con nome sul desktop o all’interno di una cartella dedicata. Apri l’immagine da PC e verifica che non sia sgranata. Qualora la qualità della risoluzione non dovesse convincerti, cerca su Google, Bing o altro motore di ricerca e seleziona il logo che più ti aggrada. In alternativa, richiedi un file al personale di segreteria, al relatore oppure consulta i colleghi già laureati che sapranno di certo fornirti delle dritte molto interessanti.
Per rendere il tuo lavoro professionale, ma non snob, ricorda di non inserire alcuna numerazione a piè di pagina sul frontespizio. Inoltre, se scegli la stampa fronte/retro, lascia un foglio bianco subito dopo la prima pagina della tesi. Trattandosi di una “presentazione”, non deve mostrare nulla in trasparenza.
Per quanto riguarda la formattazione del frontespizio, puoi variare la grandezza dei caratteri, inserire grassetto e corsivo, ma non giocare con i font. Usa un solo carattere, lo stesso impiegato per l’intero elaborato.
Ti ricordiamo ancora una volta di rileggere il contenuto prima di mandare la copertina e, di conseguenza, la tesi in stampa. Dedica del tempo al tuo lavoro, ripeti questa operazione almeno 3-4 volte per essere certo che non siano presenti banali errori di battitura (che potrebbero influenzare il giudizio della commissione) e di grammatica. Se vuoi essere certo di aver svolto un lavoro impeccabile, delega il compito a qualcun altro magari ad un amico, un collega oppure ad un parente.
Il massiccio lavoro di ricerca, strutturazione e impaginazione è giunto al termine. Adesso non ti rimane altro che procedere con la stampa della copertina. Puoi decidere di affidarti a una tipografia fisica, per intenderci un negozio vicino casa tua che conosci per fama oppure optare per un servizio online.
Se vuoi trasformare la tua tesi di laurea in un libro, noi di Youcanprint possiamo aiutarti a realizzare il tuo desiderio.
La tua opera otterrà un codice ISBN che attesta la registrazione ufficiale nel catalogo delle opere pubblicate in Italia. Di conseguenza, la tua fatica verrebbe nobilitata e potrebbe iniziare a farti fruttare anche qualche soldino, forse in maniera più semplice e diretta di come potrebbe avvenire per un romanzo. La tua tesi potrebbe essere letta, acquistata e utilizzata come spunto, rivelandosi un utile supporto per centinaia di migliaia di ragazzi (e non solo).
La tesi di laurea, infatti, affronta un problema specifico offrendone le soluzioni, così come un qualunque altro testo scientifico o un saggio. Per darti un’idea, immagina di aver trattato nella tua tesi un argomento attuale riguardante gli effetti dei disastri petroliferi sugli ecosistemi marini. Puoi facilmente intuire che il tuo pubblico potrebbe essere composto da ingegneri specializzati nella sicurezza di stazioni petrolifere, da biologi marini e professionisti del settore. A queste persone potrai presentare le tue strategie di marketing saltando a piè pari il processo assai lungo e laborioso di definizione del target che deve, invece, sostenere l’autore di un romanzo generico.
Come vedi, creare una tesi correlata da una copertina ad effetto, può aprirti diversi varchi per il successo. Sta a te decidere.
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