9 cose che devi sapere prima di pubblicare un libro con Amazon KDP
Amazon KDP è la soluzione di Amazon per il selfpublishing Se sei curioso o stai valutando l’idea di pubblicare il tuo libro con Amazon KDP, questo articolo è...
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Se sei un autore che sta provando a pubblicare un libro con una casa editrice, leggere questo post ti farà risparmiare soldi, tempo e soprattutto ti eviterà cattive esperienze e brutte emozioni.
Quello che leggerei racconta, senza filtri, ciò che tutti gli autori hanno il diritto di sapere prima di pubblicare un libro, per poter scegliere consapevolmente il percorso da seguire ed evitare brutte sorprese.
Ti avverto che potrai trovare alcuni passaggi “crudi” e diretti, ma preferisco essere sincero con Te, perché aiutare gli autori a pubblicare i propri libri e a realizzare il proprio talento è la mia missione e quella di Youcanprint, che ci impegniamo a realizzare ogni giorno, senza compromessi.
La prima scelta per un autore come te è sempre l’editore. Questo avviene per 4 motivi principali:
La convinzione deriva dall’idea che pubblicare un libro con un editore permette di ottenere:
Vuoi sapere qual è la verità?
La maggior parte degli editori che incontrerai non soddisferà nessuna delle 4 aspettative che ti sei fatto. Ti spiego perché:
Ti avevo avvertito che sarei stato duro, ma è la verità. La stragrande maggioranza delle esperienze di pubblicazione con un Editore finiscono nel modo che ti ho descritto.
Ovviamente questo non significa che pubblicare con un Editore sia sbagliato e non è mia intenzione sconsigliarti di farlo. Assolutamente no. L’editore è una figura preziosa, ma adempie alla sua nobile funzione solo quando rispetta determinati principi.
Ti elenco qui di seguito quali sono questi principi che ti permetteranno di distinguere con consapevolezza un vero Editore dal suo surrogato, l’Editore a pagamento.
L’editore è un imprenditore e come tale seleziona e investe su un prodotto “libro” personalmente, assumendosene il rischio, convinto che questo prodotto sarà in grado di generare profitti per la sua azienda e di conseguenza per l’autore. Un vero Editore quindi rispetta queste condizioni:
Sono felice perché so di averti dato dei consigli sinceri e averti risparmiato, oltre ai soldi, soprattutto delle inutili frustrazioni.
Di fronte a queste difficoltà nel trovare un vero editore molti autori desistono e scelgono il selfpublishing, ovvero l’auto-pubblicazione. Anche su questo aspetto voglio essere onesto e trasparente perché ci tengo a te. Non scegliere il selfpublishing come un ripiego, come l’ultima spiaggia. Non farlo perché il risultato potrebbe essere anche peggiore rispetto a quello che avresti ottenuto pubblicando con un editore.
Il selfpublishing può essere solo una prima scelta consapevole, sincera, personale mai e dico mai una seconda scelta.
Essere self publisher è un’identità, un modo di intendere sé stessi e la propria vita prima che un modo qualunque di pubblicare.
Diventare un self publisher significa credere in determinati valori:
Se condividi tutti questi valori allora non c’è alcun dubbio, sei un self publisher.
Io ho totale rispetto e affetto per gli scrittori che scelgono la strada dell’editori tradizionale ed è per loro che ho scritto questo post, per aiutarli a compiere la scelta migliore e continuare a investire sui veri editori, invece che sui loro surrogati.
I self publisher rappresentano una nuova generazione di scrittori, pionieri che attraversando un nuovo oceano, edificano un nuovo mondo editoriale, che è il futuro. Il nostro futuro.
Entrambe le strade sono valide e meravigliose. A te spetta la scelta finale.
Scegli il percorso migliore per te, per i tuoi valori, per il valore che tu hai.
In ogni caso avrai sempre il mio rispetto e la mia stima perché hai scelto di metterti in gioco.
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Gentilissimo Alessandro hai perfettamente ragione. Io, purtroppo, volente o nolente, sono malfermo di salute è per questo motivo che sono, a volte anzi spesse volte, un tormento. Ho scelto la Tua/Vostra casa editrice perché ritengo che sia molto seria. Null’altro da aggiungere.
Cordialità
Grazie Sebastiano per la fiducia che hai riposto in noi! Puoi contare sempre sul nostro supporto.
Ciao Alessandro, esaustiva e diretta la lettura del tuo articolo.
Prendere, da subito, coscienza e consapevolezza, porta a migliorare la propria scelta personale.
Grazie Alessandro, voi di Youcanprint siete sempre di ottimo supporto.
Grazie a te Claudia per aver letto e apprezzato il mio articolo.
Salve Alessandro, grazie per l’articolo che condivido in toto. Voglio solo aggiungere una nota personale: pubblico con veri editori (non piccoli, nemmeno i 3, 4 grandissimi editori italiani, ma certamente dei famosi editori per ragazzi, che non cito) da quasi dieci anni e prima ho pubblicato per oltre venti anni con l’editoria periodica (fumetti e illustrazioni). La mia esperienza con l’editoria libraria è cominciata benissimo, con la cosiddetta “fortuna del principiante”, perché ho editato un libro che ha avuto un buon successo di critica (oltre cento recensioni spontanee su Giornali e Riviste nazionali), di pubblico (circa 8 mila copie stampate/vendute/sponsorizzate e la prima stampa esaurita in sei mesi – è un numero che sarebbe considerato risibile nel mercato anglosassone, ma assicuro che nel mercato italiano è abbondantemente sopra la media) un paio di edizioni all’estero e addirittura un Premio Nazionale. Bene, nonostante l’inizio col botto devo però dire con rammarico che nel corso degli anni ho assistito al graduale peggioramento delle condizioni contrattuali e di quelle funzioni editoriali che citi. In particolare il mio ultimo libro editato alla fine del 2018 non è stato promosso in alcun modo, al punto che mi sono chiesto perché hanno pagato la stampa e il mio buon anticipo, sinceramente non lo capirò mai, soprattutto a fronte del fatto che, proprio la stessa Editrice promosse in tutti i modi il mio primo libro fatto con loro nel 2014, spedendomi a fior di presentazioni in Fiere, Festival e Librerie. Boh! Ora sono ansioso di vedere come si muoverà l’editore (sempre medio/grande) con cui ho appena chiuso un contratto. Ma ho già notato che la percentuale di diritti è scesa di due punti rispetto al 2018 e idem l’anticipo, sceso quasi della metà. Il che cmq è sempre infinitamente meglio di come vanno le cose in generale. In sostanza tutti i punti che citi a favore degli Editori, almeno fino a quelli di media grandezza, sono peggiorati considerevolmente nel giro dell’ultimo quinquennio. Ed è questo il motivo per cui appunto non vedo l’ora di farmi una esperienza con Voi. A presto!
Grazie della tua testimonianza Mirco. Si hai ragione le condizioni sono peggiorate nel tempo e questo è la testimonianza che gli editori stanno rischiando sempre di meno sui nuovi autori per puntare sempre di più sui gli autori che garantiscono un successo. E’ il motivo per cui le grandi case editrici guardano sempre di più le classifiche dei libri auto-pubblicati e scelgono gli autori tra queste. E’ stato il caso di Antonio Dikele Difestano, un autore che ha pubblicato il suo libro con noi e quando ha avuto successo è stato pubblicato da Mondadori per poi essere stato trasformato ora in una serie su Netflix. Purtroppo questo è un altro comportamento in cui gli editori stanno cadendo. Non fanno scouting, non rischiano e lasciano alle piattaforme di selfpublishing il lavoro (gratis) di selezione. E’ un comportamento scorretto e un venir meno alla missione stessa dell’editore.
Sono d’accordo, salvo rare eccezioni questo è il comportamento standard, basato su criteri meramente commerciali e competitivi, come se il libro fosse un qualsiasi altro articolo da bottega. Vabbè, il diavolo fa le pentole e non i coperchi e noi agiremo di conseguenza 😉
Ciao.
Io avevo intenzione di autopubblicarmi, con voi, ma mi sono ammalata e non potevo fare quasi niente. Per quel poco che riuscivo a stare in internet, vidi un concorso e partecipai con la speranza di essere selezionata e non dovermi occupare di nulla. Non sono stata selezionata, per un pelo -mi hanno fatto sapere attraverso la valutazione della giuria che, a mio parere si è parecchio sbilanciata nel dirmi questo- chi sa se legato al fatto che non ho un nome conosciuto-. Cmq mi autopubblico perché credo nella mia libertà d’espressione. Ora sto meglio e posso occuparmi di me stessa. Vi ho già contattati. A presto. Ho già pubblicato con voi.
Grazie Teresa, spero innanzitutto che tu stia meglio e che il peggio sia passato. Siamo felici che tu abbia scelto Youcanprint e soprattutto che tu creda nella libertà. La libertà è il valore più grande in cui crediamo anche noi perché crediamo che nessuno abbia il diritto di decidere se un libro debba esistere o meno, se non l’autore stesso. A presto!
Vede, rispetto ad editori come Giulio Einaudi, simbolo riconosciuto dell’editoria italiana, il quale amava i libri e gli autori che pubblicava, con cui intratteneva rapporti epistolari e d’amicizia nel tempo, e con cui discuteva del loro libro, lei non può anche volendo e amando alcuni libri da lei pubblicati, intrattenere rapporti di questo tipo, perchè pubblica migliaia di autori. Si deve limitare ad un rapporto formale con loro, dovrebbe d’altra parte mettersi a studiare un libro per poi poter parlarne con l’autore scelto-amato.Infatti Einaudi stesso non intratteneva rapporti personali con tutti i suoi pubblicati, ma solo con alcuni, così anche Bompiani e Leo Longanesi tanto per citarne altri due.Ecco questi tre editori non sono surrogati, perchè conservavano lo spirito del lettore prima di quello dell’imprenditore culturale.Certo, lei ci chiama per nome, nelle comunicazioni a distanza, ma francamente mi sembra più una strategia comunicativa, ma credo che la sua iniziativa di seguire alcuni libri invece di altri da lei pubblicati , sia un timido tentativo in questa direzione.Purtroppo internet limita fortemente i rapporti personali diretti.Certo amare solo alcuni invece di amarli tutti, da parte di un , non è corretto.
Ciao Ferdinando la tua perplessità è comprensibile ma posso confermarti che noi di Youcanprint abbiamo un rapporto meraviglioso e diretto con tutti i nostri autori. Molti autori sono diventati come membri della nostra famiglia e posso dirti che investiremo sempre di più in futuro sul valore del contatto umano prima di qualsiasi calcolo economico. Noi siamo qui per permettere ad ogni autore di realizzare un proprio sogno, di permettere ai libri di esistere e di raggiungere il proprio scopo, non solo economico. Grazie per il tuo commento molto stimolante.
Io ho pubblicato il mio primo romanzo con una casa editrice a pagamento dopo aver vinto un concorso della casa editrice stessa. A mie spese ho capito tutto quello che hai spiegato in questo tuo ultimo articolo. In più mi è rimasto l’amaro in bocca, perché , nonostante i giudizi più che positivi di tutti quelli che hanno letto il mio libro , il dubbio che mi avessero pubblicato solo perché avevo pagato mi è rimasto .
Purtroppo è così Tonia. Questa dei concorsi letterari è una vecchia tecnica. Le case editrici istituiscono un concorso, raccolgono molte partecipazione e poi chiedono un contributo economico o solo per avere una copia del libro o del proprio racconto/poesia in una raccolta creare ad hoc o per pubblicare. Quando paghi per pubblicare con una casa editrice la pubblicazione non è mai merito del libro ma è solo un calcolo economico dell’editore a pagamento. Mi dispiace per la tua esperienza. Ti auguro il meglio per il tuo prossimo libro!
Buongiorno, a me è arrivata una proposta di contratto dove scrivono che le spese di stampa e di promozione sono a carico della casa editrice. L’unica cosa che mi piace poco è che mi chiedono, in via non obbligatoria, di prendere una quarantina di copie a pagamento (costo circa 450 euro) per distribuirle ad amici , conoscenti ecc. per iniziare a fare conoscere il libro e girare la voce.
È anche questa editoria a pagamento? Mi hanno risposto in un mesetto dall’invio del manoscritto, poi nel caso accettassi il libro verrebbe stampato tra un 6/8 mesi, lo metterebbero nella programmazione. Grazie, saluti
Ogni qualvolta un editore ti chiede dei soldi è un editore a pagamento. Un vero editore non chiedi mai soldi. Questo è il criterio che devi utilizzare per distinguere un vero editore da un falso editore.
Caro Alessandro, grazie pr questo articolo, in cui si dice tutta la verità, nient’altro che la verità. Il “mercato” editoriale è incastrato in un cambiamento epocale che lo sta trasformando profondamente. Risultato: chi ha i contenuti deve trovare il modo migliore di farli arrivare ai lettori, ai “suoi” lettori… con i quali è paradossalmente più difficile connettersi oggi che in passato. Lo dico mentre sto pubblicando il mio primo libro con noto editore italiano: ero determinato al selfpublishing quando, per caso, è uscito fuori uno sponsor del tutto inaspettato. Ebbene sì: anche l’editore blasonato, in anticipo vuol esser pagato… e neanche poco! E già so che dovrò di sicuro promuovere personalmente il mio testo, anche se si tratta di una selle scoperte storico-artistiche più spettacolari degli ultimi 150 anni…
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Si ti confermo che purtroppo dovrai occuparti della promozione, capita anche con i grandi marchi editoriali. In bocca al lupo!
Negli anni novanta ho partecipato a un concorso indetto da quella che poi si è rivelata una Casa Editrice a pagamento. Non ho vinto, tuttavia ho ricevuto un plico contenente un libro edito dalla Casa Editrice, e un lettera in cui venivano magnificate le capacità e i servizi (a pagamento) della suddetta Casa.
Io stavo facendo la pizza e avevo il forno a legna già in temperatura. Ho preso plico, lettera e libro e li ho buttati nel fuoco. Non me ne sono mai pentita.
Ciao Enrica grazie per aver condiviso la tua storia. E’ un messaggio molto forte il tuo!
Devo lasciare una recensione per il libro ” La dolce carezza della vita – Nico- . Come devo fare?
Ciao Antonino visita questa pagina https://www.youcanprint.it/la-dolce-carezza-della-vita-nico/b/ae67ea49-63d6-59f2-9a19-01c7fdf1ae45 e poi clicca su SCRIVI UNA RECENSIONE. Per lasciare la recensione è necessario essere registrati.
Grazie mille Alessandro,non sei stato assolutamente crudo ma solo sincero.Io ho da poco finito di scrivere il mio primo libro e sto cercando il modo migliore per pubblicarlo.I tuoi consigli sono molto prezioso,ho solo una domanda:Bisogna sempre depositare il libro prima di mandarlo alle case editrici?Io ho fatto il preventivo all’ufficio brevetti ma mi hanno chiesto più di 500 euro.Se autopubblico si vedrà che l’opera è mia ma io vorrei scegliere la strada per le case editrici ma nello stesso tempo non vorrei rischiare che qualcuno rubi la mia opera.Per favore mi potresti dare un consiglio al riguardo? Grazie mille
Ciao Michela, no non è necessario. Puoi anche dimostrare la paternità dell’opera spedendoti un plico con raccomandata con ricevuta di ritorno o una pec.
Buonasera. Leggo con molta attenzione i suoi articoli di cui la ringrazio. Riferisco la mia esperienza. Nel 2019 ho pubblicato un mio libro con una casa editrice nota a livello nazionale ma non sono soddisfatta; intanto ho firmato , per inesperienza, un contratto che mi ha tenuta legata ad essa per 5 anni. Inoltre ora, leggendo questo articolo, mi rendo conto che ha fatto tutto quello che non avrebbe dovuto fare (es. obbligarmi ad acquistare da essa un notevole numero di copie) mentre non ha fatto tutto ciò che avrebbe dovuto fare. Aggiungo anche che in questi 5 anni non sono mai stata informata sulle vendite del mio libro, nonostante io abbia chiesto più volte un rendiconto. Ora ne sto scrivendo un altro, ma non è mia intenzione affidarmi alla stessa casa editrice dato che il contratto scadrà a settembre 2024. La ringrazio per le preziose informazioni.
Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza e per i complimenti riguardo ai nostr articoli. Mi dispiace molto sapere che hai avuto un’esperienza così negativa con la tua casa editrice. Purtroppo, molte volte gli autori emergenti possono trovarsi in situazioni complesse a causa di contratti editoriali restrittivi e pratiche poco trasparenti.
Una nostra collega ti contatterà presto via email per discutere sulla tua nuova opera e offrirti assistenza.