10 metodi per promuovere un libro e vendere di più
Abbiamo realizzato un elenco di dieci metodi per promuovere un libro che ogni scrittore può provare e che non richiedono un investimento economico proibitivo, ma...
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Il profitto non è sempre lo scopo primario per uno scrittore. Ci sono scrittori che scrivono per un riconoscimento sociale, altri per curare la propria anima, altri ancora per garantire la memoria, altri per migliorare la vita delle persone.
Pensare che “fare soldi” sia lo scopo di ogni scrittore non solo è sbagliato, ma è anche oltraggioso.
La scrittura, come tutte le altre forme d’arte, non nasce principalmente con lo scopo di generare un reddito. Quando si inizia a scrivere con questo scopo è difficile ottenere dei grandi risultati.
I capolavori della letteratura non sono quasi mai stati scritti per uno scopo di questo tipo, ma sono stati sempre generati da una spinta interiore molto più profonda, connessa con l’anima, la storia, il passato, le speranze, le paure, le emozioni dello scrittore.
Tuttavia, non faccio nemmeno parte di quella schiera di intellettuali da salotto che credono che la letteratura sia un’arte così nobile che non deve essere mischiata col vile denaro. Assolutamente no.
Ottenere un reddito dai propri libri o vivere di scrittura è un traguardo meraviglioso, perché significa poter essere pagati per fare ciò che ci rende felici. Noi selfpublisher amiamo scrivere e tutti segretamente, anche Tu che stai leggendo questo articolo, desidererai un giorno mollare tutto per vivere dei tuoi libri, lo so che è così.
Non sei pazzo e non sei solo, siamo a centinaia di migliaia nel mondo a desiderarlo segretamente. La differenza tra noi selfpublisher e gli altri scrittori è che noi non nascondiamo questo desiderio, anzi scegliendo il self publishing cerchiamo di raggiungerlo, ma nel modo più impegnativo possibile, investendo su noi stessi.
Questo post quindi è proprio per Te, per Te che desideri generare un reddito dai tuoi libri e desideri un giorno vivere di scrittura, per aiutarti a capire come poter capire se stai davvero facendo profitti col tuo libro. Quello che stai per apprendere è sconosciuto al 90% degli scrittori mondiali.
Per iniziare è necessario conoscere i termini fondamentali della finanza editoriale senza i quali è impossibile orientarsi.
Ecco di seguito i vocaboli più importanti che dovrai utilizzare come selfpublisher e il loro significato. Cercherò di essere semplice e diretto nelle definizioni, lasciando da parte inutili complicazioni.
Il profitto (o utile) è il denaro che ti resta dopo aver sottratto ogni spesa. Il profitto non è da confondere con il fatturato, poiché il fatturato è il totale del venduto. Facciamo un esempio. Se vendi 10 copie a 10 € del tuo libro hai fatturato 100 €. Ma per vendere queste copie hai pagato 3 € a copia di stampa e 2 € di pubblicità. Hai fatturato 100 €, ma il tuo profitto vero è di 50 €. Chiara la differenza?
Il Roi è letteralmente il Return on Investment, cioè il ritorno sull’investimento. Questo indicatore comunica il rendimento dei nostri investimenti, ovvero quante volte ciò che abbiamo investito è tornato indietro come profitto.
Prendiamo il caso del libro precedente. Hai investito 50 € e hai venduto libri per 100 €, il tuo ROI è del 200%, ovvero per ogni 1 € investito hai generato 1 € di profitto.
La formula per calcolare il ROI è:
(profitto/totale investimento) x 100
Nel nostro caso (100 € / 50 €) x 100 = 200%.
Uno degli errori più frequenti che gli autori commettono è quello di confondere il fatturato con il profitto.
In altre parole, confondono quanto hanno incassato dalla vendita con quanto realmente resta a loro al netto di tutte le spese. Il fatturato può essere un parametro piuttosto ammaliante, tanto da essere considerando un parametro di vanità. Cerchiamo di capire perché.
Immaginiamo 2 amici autori che organizzano 2 presentazioni parallele in 2 città differenti. Entrambi presentano un libro che ha un costo di 10 €. Il primo riesce a vendere 5 copie del proprio libro, il secondo 10. Il primo ha fatturato e incassato 50 €, il secondo 100 €. Chi secondo te è più orgoglioso del proprio risultato? Il secondo ovviamente, perché si vanta di aver incassato il doppio dell’amico.
Guardando i fatti nel dettaglio però ci accorgiamo che:
mentre il primo autore è riuscito a strappare un accordo vantaggioso con la libreria che ha ospitato la presentazione, riconoscendogli solo una % sul venduto del 15%, il secondo autore ha dovuto accettare lo sconto imposto dalla libreria, ovvero il 60%.
Applicando questi sconti scopriamo quindi che il profitto vero (non il fatturato) dei due autori diventa: 42,50 € per il primo autore (5 copie X 10 € meno il 15% che va alla libreria), 40 € per il secondo autore (10 copie x 10 € meno il 60% che va alla libreria).
L’autore che si vantava di aver incassato 100€ di fatturato dalla presentazione di fatto è più povero del suo amico che ha venduto solo 5 copie.
Questo ovviamente è solo un esempio ma può insegnarti un aspetto molto importante: è bene calcolare e concentrarsi sul profitto piuttosto che sul fatturato.
Il tuo obiettivo come autore è cercare di massimizzare il tuo profitto per copia, non il totale del tuo fatturato. Concentrarsi sul profitto per copia ti permetterà di ottenere un profitto maggiore anche vendendo meno copie.
Per concentrarsi sul profitto per copia devi essenzialmente tenere sotto controllo due tipologie di costi:
Classificando e distinguendo i costi della tua attività editoriale in queste 2 tipologie, ti permetterà di capire su quali costi puoi intervenire per migliorare il profitto per ogni singola copia venduta.
Per sapere se stai generando profitti o meno con il tuo libro segui una di queste 2 procedure:
Facciamo due esempi concreti di un ipotetico libro di 200 pagine, con prezzo di copertina 12 €, e ipotizzando 100 copie vendute online e in una presentazione. Ovviamente i numeri sono indicativi e non sono basati sui prezzi di mercato.
Come vedi in entrambi i casi hai generato un profitto. Istintivamente saresti portato a pensare che hai “guadagnato” di più durante la presentazione, perché hai portato a casa 328 € mentre con la vendita online hai portato a casa 140 €.
Questo è il ragionamento che fanno la maggior parte degli autori. Quello che ti invito a fare però è andare oltre ai numeri e vedere i costi nascosti.
Leggi anche: Quanto guadagna uno Scrittore?
I costi nascosti sono i costi connessi all’uso delle tue risorse personali non direttamente monetizzabili. Cosa voglio dire? Prendiamo l’esempio della presentazione. Apparentemente organizzare la presentazione ti è costato 200 € (affitto sala + locandina e pubblicità).
In realtà però hai impiegato 1 mese per organizzarla, hai visitato 10 librerie per chiedere la disponibilità, hai dovuto fissare appuntamenti o aspettare che il direttore si liberasse, poi hai dovuto preparare la grafica della locandina e organizzare la pubblicità, etc.
Hai dovuto, cioè, investire molte ore del tuo tempo che non compaiono nei costi fissi. L’errore che fanno la maggior parte delle persone è non dare valore a ciò che fanno per passione o con piacere.
Questo è un grande limite che porta generalmente le persone ad ottenere dei profitti molto più bassi o a essere sotto remunerate solo perché fanno qualcosa con amore.
In realtà dovrebbe essere il contrario, dobbiamo essere pagati di più per ciò che amiamo fare, perché ciò che amiamo fare è ciò che ci riesce meglio e quindi è lì che sta il nostro valore. Mentre la maggior parte delle persone viene pagata nella media per lavori che non ama fare e non viene pagata o viene sottopagata per ciò in cui ha un vero talento.
Nel caso del tuo libro come si traduce questo? Proviamo a rivedere il conto economico delle 2 tipologie di vendita inserendo la componente tempo, immaginando che il tuo “costo” orario sia di 20 €. Ecco cosa succede:
Hai visto come le cose sono cambiate? L’evento che sembrava ti avesse dato i profitti maggiori in realtà è quello che ti ha fatto perdere dei soldi. Perché questo è accaduto? Perché ora hai dato un valore al tuo tempo.
Questo passo è fondamentale per qualsiasi aspetto della tua vita e in particolare per il tuo libro. Ogni volta che cerchi di valutare qual è il canale che ti sta rendendo più profitti, tieni in considerazione ogni costo, sia quelli monetizzabili che quelli nascosti, come il tuo tempo.
Questo non significa che organizare una presentazione non sia conveniente oppure che convenga sempre vendere online, significa semplicemente che i soldi che incassi sono solo una parte dell’equazione, di solito la parte più divertente. Ma il profitto, quello vero, è ciò che realmente ti resta dopo che hai detratto tutto, anche il tuo tempo.
Dare il valore a ciò che fai ti farà capire anche quanto vale il tuo libro: prova solo a pensare alle ore che hai impiegato per scriverlo: 1 anno, 2 anni, 3? Ora prova a stimare le ore e a moltiplicarlo per un costo orario. Ti renderai conto di quanto vale il tuo libro realmente e questo ti aiuterà anche per promuoverlo meglio.
Un’altra lezione importante che voglio trasmetterti in questo post è come scalare il tuo business.
Usando il metodo che ti ho illustrato puoi calcolarti il profitto netto e il ROI di ogni tuo canale di vendita. Una volta calcolato, ciò che puoi fare è chiederti se puoi “scalare”, ovvero se puoi investire molto di più sul canale che hai il ROI migliore. Il ROI migliore ti garantisce che ogni euro che stai investendo ha un ritorno in termini di profitti più efficiente rispetto a qualsiasi altro canale.
Se per te, per esempio, il canale migliore sono le presentazioni, puoi affidare ad una persona (per il costo orario che avevi previsto per te), l’organizzazione di 10 presentazioni al mese? Oppure se il canale migliore è Facebook, puoi investire 10 volte quello che stai investendo per aumentare le vendite?
Ora tutto questo puoi farlo, perché sai esattamente che investendo in quel canale guadagnerai davvero e guadagnerai meglio di qualsiasi altro canale.
Quello che porterai con te dopo la lettura di questo post è una semplice lezione di finanza per scrittori ma che ti permetterà di risparmiare molti soldi, di fare scelte migliori e soprattutto di fare più profitti col tuo libro, che è quello che desideri.
Come selfpublisher devi tenere sotto controllo la finanza della tua attività editoriale, è un tuo compito.
Sono sicuro che da oggi avrai più strumenti e conoscenze per farlo e hai tutte la capacità per farlo.
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Grazie Alessandro per una spiegazione utilissima. Ho pubblicato vari libri con YCP che mi hanno fatto ottenere molti riconoscimenti e premi. Covid permettendo, ho tenuto varie presentazioni nella mia zona (Como e Alto Lario) che sono sempre state molto ben frequentate. Ora, dopo otto mesi, ripartiremo. Non ho mai fatto i conti del guadagno come li proponi tu, in quanto guadagnare non è la mia priorità ma sicuramente val la pena farci un pensierino. Per le presentazioni, non ho mai dovuto pagare per la sala né per la promozione, locandine ecc. dato che gli enti che mi hanno invitata hanno preso a carico questa parte degli eventi. Le librerie che hanno i miei libri in deposito vendita chiedono il 10% o il 20%, quindi una quota modesta. Ho difficoltà invece a promuovere i miei libri online. Sto “studiando” le vostre indicazioni, apparse in vari vostri testi, sempre molto informativi e utili. Ho conseguito alcune interviste online e molti “mi piace” ma pur offrendo gli eBooks gratis a coloro volesse scrivermi una breve recensione, non mi ha contattato nessuno. Sono iscritta a vari gruppi FB, molto interessanti da seguire, ma in cui non ho ottenuto molti contatti o interessamento ai miei libri. Partecipo a tanti Premi letterari ottenendo molta visibilità e riconoscimenti. Partecipo ad alcuni Festival letterari in cui ho ottenuto grandi soddisfazioni e da cui vengo regolarmente invitata. Devo rendere efficiente la promozione online.
Ciao Marina, complimenti innanzitutto. Un consiglio: quando promuovi non importa il mezzo, importano i risultati e ottieni maggiori risultati quando padroneggi il mezzo e ti senti a tuo agio. Questo significa che non è obbligatorio promuoversi online. Se offline ti trovi bene, promuovi molto, ottieni guadagni continua offline.
Senza fare tanti esempi me ne basta uno. Ho scritto un libro con l’ordine ho speso, dividendo per 3 cioè il numero di copie richieste, circa 28 euro:3 = 9, 3… Lo vendo al prezzo di copertina euro 12= quanto ho guadagnato? Euro 2, 7 scarsi. Giusto?
No in realtà non è così. Su ogni copia che vendi prendi il 20%, quindi 2.40 €. Questo significa che per rientrare del tuo investimento di 28 € devi vendere 12 copie (28 € / 2.4). Dalla tredicesima copia inizierai a guadagnare. Se consideri che le 3 copie che hai ordinato le venderai incassando il prezzo pieno di 12 € allora già vendendo queste 3 copie guadagnerai 8 €, un bel 28% sul tuo investimento iniziale di 28 €.