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Fra i generi di romanzo che negli ultimi tempi sta riscuotendo più successo certamente entra di diritto quello distopico. Sei un grande fan del genere e ti piacerebbe realizzarne uno tuo?
Il romanzo distopico ha delle sue regole ben precise, che si basano su una buona dose di fantasia e sulla necessità di creare dei protagonisti molto forti e dalla personalità delineata. Ecco, comunque, tutte le informazioni che ti possono essere utili per riuscire a creare un romanzo distopico da zero.
Quando si parla di romanzo distopico si fa riferimento ad una storia che è ambientata in una società che è spaventosa e che non ha nulla di invidiabile.
Quasi sempre si tratta di una società post conflitto oppure reduce da una gravissima catastrofe, dopo la quale la popolazione superstite si è incattivita poiché è in lotta per la propria sopravvivenza. Una realtà, quindi, ambientata nella fantasia ma che, se si dà uno sguardo più approfondito, ricorda molto quello che accade nella società contemporanea.
La particolarità del romanzo distopico, è proprio quella di utilizzare un futuro lontano, fatti di fantasia, per denunciare delle storture che si trovano invece nella società attuale.
La tipicità di questo genere di letteratura, infatti, è quella che il lettore si rende conto che, celati in questo mondo post apocalittico, ci sono invece i principali difetti e problemi che l’autore vuole denunciare della sua contemporaneità e, pagina dopo pagina, ti rendi conto che non tutto quello che sembra assolutamente assolutamente inventato è poi così lontano da ciò che ti trovi a vivere ogni giorno.
Ma perché si chiama romanzo distopico e a chi si deve la sua invenzione? L’autore del termine distopia è un filosofo inglese che risponde al nome di John Stuart Mill, che utilizzò tale parola per la prima volta, al fine di rendere l’idea del clima nel quale si muovevano in parlamento i suoi avversari politici.
Il termine nasce in contrapposizione con quello di utopia, coniato invece dal politico inglese Tommaso Moro che nel 1516, all’interno del suo scritto Libellus, fa riferimento a questa parola per definire una società idilliaca.
Per Moro Utopia è una società perfetta, nella quale regna l’armonia e l’uguaglianza, un ambiente nel quale tutti i problemi vengono affrontati e risolti e alla fine si rivelano molto più evanescenti di quanto in realtà possano sembrare all’inizio.
Il romanzo utopico, quindi, è caratterizzato da una storia che si sviluppa in questa società perfetta ed è quasi la cartina di tornasole di quella che dovrebbe essere la realtà contemporanea: una sorta di fuga dal presente per rifugiarsi in un mondo che si desidera ma che oggettivamente è molto lontano dalla realtà.
Una delle caratteristiche principali del romanzo distopico è quella di poter contare su una trama davvero avvincente, perché è ricca di elementi che tengono sempre in allerta la tua attenzione.
Solitamente nel romanzo distopico la moralità e l’etica, due valori comunque presenti, assumono delle forme molto particolari visto che ognuna delle fazioni in gioco ha una visione soggettiva della realtà. Nel romanzo distopico non esistono buoni e cattivi, perché tutti hanno sia torto che ragione in base al punto di vista dal quale si analizza la situazione.
Proprio per questo motivo, di solito ti potrai trovare di fronte a due tipi di romanzo distotipo: quello incentrato sul totalitarismo e quello ambientato in un mondo post apocalittico.
Nel primo caso, la storia è ambientata in un’epoca passata o futura ma comunque caratterizzata dalla presenza di un regime totalitario, spesso idolatrato, una società nella quale il dissenso non è possibile e ci sono corpi di polizia speciale che sono deputati a mantenere l’ordine.
Nel secondo caso, invece, la società è reduce da una catastrofe di vario genere e i pochi sopravvissuti lottano per la propria vita e si battono per prevalere sugli altri, in una spirale di violenza.
A prima vista, lo scopo del romanzo distopico è quello di coinvolgerti nelle sue trame avvincenti e ricche di colpi di scena. Certamente questo è uno degli obiettivi per i quali tale genere di letteratura viene creato, ma ne esiste uno più profondo che è poi il vero scopo della distopia. Gli esperti di questo genere richiamano l’attenzione sul fatto che il romanzo distopico sia soprattutto una narrativa che spinge alla riflessione.
In molti romanzi distopici, infatti, la società si trova in una situazione così catastrofica per colpa dell’uomo stesso, che ha causato un disastro ambientale, che ha distrutto tutto con un conflitto atomico oppure che ha permesso che un dittatore salisse al potere, dettando pensieri, azioni e limiti a tutti i suoi sudditi. La riflessione che il romanzo invita a fare, quindi, è volta a invertire rotta nella realtà, prima che gli scenari apocalittici immaginati nella storia possano davvero rivelarsi tali.
Non c’è romanzo distopico che si possa definire tale se non è presente un grande protagonista, un eroe che però non rispecchia i classici canoni che la letteratura ti ha abituato a vedere. Innanzitutto va specificato che spesso il vero protagonista del romanzo distopico non è un personaggio ma l’ambiente circostante, quello che tira le fila della storia e senza il quale non sarebbe stato possibili lo sviluppo dell’intreccio narrativo.
Ovviamente c’è anche uno o più protagonisti principali ma di solito si tratta di figure che hanno caratteristiche diverse da quelle che potresti immaginarti. Innanzitutto non c’è una netta suddivisione fra chi è buono e chi è cattivo: il protagonista può usare la violenza per far valere le ragioni dei più deboli così come gli antagonisti possono essere animati da improvvise crisi di coscienza (salvo, poi, qualche minuto dopo ordinare una strage di innocenti). Nessuno è al riparo dallo sbaglio, chiunque può essere in egual misura sia buono che cattivo, proprio come accade nella società reale.
LEGGI ANCHE >> Il cattivo fa l’eroe. L’eroe fa la storia o anche Hamartia: il difetto tragico di un eroe
La storia della letteratura mondiale è disseminata di esempi di romanzo distopico che possono dare una chiara idea di tale tipologia di letteratura. Ecco, allora, una carrellata non esaustiva di 5 romanzi distopici che devi assolutamente leggere:
Ci sono delle regole per scrivere un buon romanzo distopico? Sicuramente dopo aver letto la guida al romanzo di questo genere, avrai le idee più chiare per realizzarne uno, ma è opportuno ripercorrere i cinque principali step che devi assolutamente seguire.
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