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Come realizzare il frontespizio della tesi di laurea? Se hai finalmente completato il tuo percorso universitario superando tutti gli esami previsti dal tuo piano di studi, è arrivato il momento di staccare il biglietto per il futuro e terminare con la tesi finale. Tuttavia, molti sottovalutano l’importanza di questa fase e le problematiche che si possono incontrare, soprattutto nella stesura della tesi e della scrittura del frontespizio.
Scrivere una tesi di laurea è un po’ come sviluppare un proprio progetto personale di natura letteraria grazie al quale arrivare a pubblicare un saggio o un romanzo sentimentale. Lo stesso vale per il frontespizio, per il quale devi porre attenzione e rispettare delle importanti regole che non dovrebbero essere mai sottovalutate.
Quando si inizia la stesura di una tesi di laurea è sempre un momento di grande gioia perché si è completato un percorso scolastico che non riguarda soltanto l’università ma anche gli anni precedenti con tantissimi sacrifici che sono stati fatti.
Tuttavia, anche quest’ultimo passaggio può presentare delle difficoltà oggettive che devono essere superate con estrema calma e con la capacità di rispettare alcune regole d’oro che riguardano soprattutto la realizzazione del frontespizio della tesi di laurea.
Molti erroneamente ritengono che il frontespizio sia ciò che viene scritto sulla copertina della tesi, mentre altri invece parlano della dedica oppure dell’ultima pagina indirettamente prima della copertina sulla parte retro.
In realtà semplicemente il frontespizio è la prima pagina della tesi di laurea.
Potrebbe apparire come un qualcosa di assolutamente superfluo e inutile, ma in realtà ha una sua valenza. In particolare sono indispensabili alcune informazioni che devono essere riportate sul frontespizio con una certa metodologia riguardante il formato e le dimensioni.
Tutte queste informazioni sono importanti per contestualizzare la tua tesi di laurea riportando il lavoro eseguito rispetto al percorso che hai scelto e all’Ateneo. Vediamo quali sono le semplici regole che devi seguire per realizzare un ottimo frontespizio che sarà apprezzato dal tuo relatore, dalla commissione di laurea e dalla tua famiglia. Ricorda che questo lavoro lo devi fare con la massima attenzione evitando ogni possibile errore di battitura oppure refusi perché la tesi di laurea la conserverai per sempre.
Sul frontespizio deve riportare le informazioni relative alla tua tesi di laurea e a tutto il percorso universitario, per cui devono essere precise senza errori di battitura oppure grammaticali.
Potrebbe apparire come una notazione quasi superflua, ma in realtà si possono commettere errori incredibili soprattutto per quanto riguarda l’anno accademico in cui ti stai per laureare. Questo è dovuto essenzialmente a un aspetto che molti trascurano, ossia l’anno in cui ci si laurea potrebbe non corrispondere con l’anno in cui si discute la tesi. Infatti per problemi organizzativi, per mancanza di aule a disposizione oppure per l’eccessivo numero di laureandi, potrebbe accadere che la tesi di laurea possa essere discussa anche dopo diversi mesi.
La segreteria dell’università è già a conoscenza di queste problematiche, per cui ha a disposizione una lista dei laureandi e di come si sta procedendo per l’organizzazione. La segreteria ti darà informazioni sull’anno accademico da inserire sul frontespizio, oppure ti potrebbe anche consigliare di soprassedere per il momento e aspettare qualche giorno affinché i vari responsabili possano programmare in maniera precisa e ufficiale le varie date previste.
Evitare questo passaggio presso la segreteria significherebbe poter commettere un errore che poi resterebbe indelebile sul frontespizio della tua tesi di laurea o ti comporterebbe l’esigenza di dover fare ristampare il tutto con ulteriori costi di cui sobbarcarsi.
Chiedi anche informazioni sul corretto nome del tuo relatore perché potrebbe accadere che tu lo conosca soltanto con il nome principale e il cognome, ma in realtà potrebbe anche avere un secondo nome che devi necessariamente proporre sul frontespizio per una questione di completezza.
Un errore abbastanza comune che si commette quando si fa stampare la propria tesi di laurea è quello relativo al numero di pagine.
Molti laureandi ritengono che si debba indicare come prima pagina proprio il frontespizio, mentre altri hanno un approccio differente per cui inseriscono la pagina numero uno soltanto all’indice. Questa confusione è stata una volta per tutte eliminata grazie a una serie di regole fissate che riguardano la corretta pubblicazione della tesi di laurea.
In particolare, è assolutamente sbagliato inserire il numero di pagina sul frontespizio.
Questo significa che il numero progressivo di pagina dovrà partire dall’inizio della discussione della tesi evitando un possibile indice. Altra questione probabilmente più delicata è quella del logo dell’università che bisogna riportare sul frontespizio.
Come detto, in questa prima pagina della tesi devi indicare il nome dell’Università presso la quale hai seguito il corso di laurea e ti stai per laureare. È certamente più elegante inserire il logo evitando in questo caso di utilizzare un’immagine sgranata, poco nitida e di scarsa risoluzione. In questo caso ci si può rivolgere alla segreteria della tua Università per ottenere un file di qualità altissima, oppure in alternativa potrai fare affidamento sulla competenza e la professionalità della copisteria che probabilmente ha già affrontato questo genere di problema, anche perché il logo va riportato anche sulla copertina.
Un altro problema di non poco conto riguarda la dimensione dei caratteri e la tipologia. Molti ritengono che sia opportuno utilizzare un unico font con dimensioni omogenee.
In realtà il discorso del font unico è certamente funzionale perché ti consente di avere un risultato finale elegante e sobrio, mentre le dimensioni dei caratteri devono essere differenti a seconda del dato che viene riportato.
Un possibile consiglio è utilizzare il font più famoso e più semplice attualmente a disposizione, ovvero il classico Times New Roman.
In questo modo si ottiene un bell’impatto estetico e soprattutto questo font garantisce una scrittura comprensibile da chiunque.
Differente abbiamo detto il discorso delle dimensioni per cui il nome dell’Università deve essere scritta con un carattere più grande, diciamo orientativamente pari a 20. Il corso di laurea va scritto piccolo ma non eccessivamente più piccolo, per cui potrebbe essere azzeccata l’idea di inserire il corso di laurea con un carattere pari a 18. Successivamente si abbassa sempre di più la dimensione del carattere, quindi il titolo della tesi dovrà essere 16 e tutte le altre informazioni riportate a 14. Nella scelta da fare dovrai comunque tenere in considerazione che non puoi eccedere troppo perché un formato piccolo potrebbe dar vita a scritte sgranate che rovinerebbero l’effetto ottenuto e che soprattutto sarebbero di difficile comprensione.
Molto spesso la gioia e la felicità per aver terminato il periodo universitario può portare il laureando nello scrivere troppo frettolosamente la tesi. Gli errori di distrazione che possono essere di battitura o grammaticali sono sempre dietro l’angolo, per cui metti attenzione e rileggi attentamente tutto quello che hai scritto, per non intaccare l’impatto finale del lavoro.
Aiutati con un buon dizionario se hai dei dubbi su determinate parole oppure utilizza dei correttori di grammatica che ti permettono di evitare degli errori abbastanza grossolani. È comunque buona abitudine rileggere più volte non solo quanto riportato nel frontespizio, ma in generale in tutta la tesi di laurea perché questo è un documento importante della tua crescita professionale che dovrai conservare per sempre e non sarà bello vedere questo genere di errori.
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