
10 metodi per promuovere un libro e vendere di più
Abbiamo realizzato un elenco di dieci metodi per promuovere un libro che ogni scrittore può provare e che non richiedono un investimento economico proibitivo, ma...
Twitter, per come la vedo io, è il più professionale tra tutti i social network generalisti attualmente attivi. Anch’esso, ultimamente si è aperto alla pubblicità e ai post a pagamento, ma, a differenza di Facebook, garantisce una comunicazione più diretta e incisiva.
Anche l’obbligo di dire tutto in appena 280 caratteri la dice lunga sul suo approccio: niente di superfluo, poche nozioni, ma chiare e precise.
Perché, allora, non sfruttare questo splendido social per far parlare di sé e dei propri libri? Vediamo insieme 6 regole base che potrebbero tornarci utili in tal senso.
1. Inserisci tutti i tuoi contatti e brandizza
Come in ogni profilo social, anche su Twitter devi curare per bene la parte relativa alla tua biografia e all’immagine. Ok, con Twitter non si possono scrivere poemi come in Facebook o Google+, ma proprio per questo devi fare più attenzione.
Devi riuscire a inserire, in 160 caratteri, o meno, le parole chiave che meglio identificano chi sei e ciò che fai. Sarebbe interessante riuscire a inserire anche un bel link al tuo sito personale, se ne hai uno (e, come sempre, ti consiglio vivamente di averne uno).
Ma non solo.
Devi anche brandizzare per bene il tuo profilo. Cosa vuol dire? Vuol dire inserire una foto che ti rappresenti come miniatura, quella in alto per capirci, e ti consiglio, come sempre, di “metterci la faccia”.
Poi, realizza un’immagine di sfondo che sia d’impatto e ben costruita. E utilizza i colori del tuo brand in tutta la pagina. Insomma: fatti riconoscere.
Ecco, a tal proposito, un piccolo promemoria su come lavorare le immagini, se decidi di fare tutto da te:
2. Retweet e follow solo se ne vale la pena
Non sentirti in obbligo verso chi decide di seguirti. Non ricambiare il “follow” se ciò che l’altro tratta non ti interessa. Questo, oltre a intasarti la timeline, scredita la tua immagine agli occhi di qualcuno.
Non dare l’impressione di essere una persona che segue tanto per seguire e che retweetta per amicarsi le persone più influenti. Fallo solo se trovi la cosa interessante. Così come per le amicizie di Facebook e Google+, anche i “following” di twitter dicono chi sei.
Occhio.
3. Cosa scrivere? Largo alla fantasia
Non pensare subito che 280 caratteri (o anche meno, se ne vuoi permettere il retweet senza problemi) sia un limite. Tutt’altro.
Guarda cosa s’è inventato Andrea Maggiolo con l’iniziativa “Vite in 140 caratteri” sull’account @micronarrativa, o cosa hanno fatto TejuCole e MayorEmanuel. I 280 caratteri di Twitter sono, in realtà, un incentivo a fare di meglio, a creare nuove forme narrative e un nuovo modo di raccontare la vita.
E ricorda che Twitter, a differenza di ciò che pensa qualcuno, non è una grande chat, ma un social network che va scorso all’indietro. Bisogna capire che si tratta di un insieme di questioni poste da alcune persone, alle quali altre persone rispondono.
Un social orizzontale, dunque, non verticale, nel quale bisogna andare indietro per capire di cosa si parla. Un social dal profilo associativo, fatto di richiami, analogie, partecipazioni. Non è narrativo nel senso stretto del termine, con un percorso lineare che va verso il futuro.
Quindi, se vuoi utilizzarlo per narrare, inventa qualche bella sperimentazione.
4. Be social
Come in tutti i social network, devi essere social per avere successo su Twitter. Forse, sembra superfluo dirlo, ma molti credono che basti pubblicare qualcosa per essere seguiti. Magari affollando il proprio profilo con decine e decine di tweet al giorno.
No, occorre interagire, invece.
Interagire tramite retweet, follow, messaggi privati e tutti gli strumenti che il social network dai 140 caratteri ci mette a disposizione.
5. Come usare @ e #
Si tratta di caratteri speciali che Twitter ci mette a disposizione per raggiungere determinati scopi. L’at (@), ultimamente utilizzata anche da Facebook, inserita prima di un nickname, ci permette di menzionare un profilo Twitter all’interno di un nostro tweet, inviandogli una notifica in tal senso.
L’hashtag (#), invece, inserito prima di una parola o un gruppo di parole senza spazi tra loro, ci permette di renderle immediatamente individuabili sul social network.
L’hashtag ci permette di:
Ovviamente, uno degli aspetti più intriganti degli hashtag è che permettono di creare il cosiddetto “buzz”, permettono di generare passaparola virale attorno all’argomento identificato (come il nome del tuo ultimo romanzo, un argomento che in esso è trattato e così via). Ma ricorda: devono sempre essere pertinenti, corti e ben promossi da te.
6. Come accorciare le URL
Molte volte, un po’ per entrare nel limite dei famosi 140 caratteri, un po’ per comodità, ci torna utile dover accorciare gli indirizzi delle url che inseriamo nei nostri tweet.
Come fare? Ci sono diversi tool in giro che lo fanno, io ti consiglio, su tutti, bitly.
Alla prossima e…occhio alla penna ;)!
Roberto Tartaglia
Giornalista e scrittore indipendente. Fondatore di www.viverediscrittura.it, il primo sito per imparare a diventare scrittori indipendenti. Il suo sito personale è www.robertotartaglia.com.
Abbiamo realizzato un elenco di dieci metodi per promuovere un libro che ogni scrittore può provare e che non richiedono un investimento economico proibitivo, ma...
Scrivere un libro per bambini spesso viene considerato un compito meno impegnativo che scrivere un libro destinato ai grandi, ma le cose non stanno...
Ti sarà sicuramente capitato di pensare a come proteggere il tuo libro dal plagio Magari avrai avuto paura che l'editor a cui ti sei rivolto per far correggere...
La presentazione in libreria è un passo molto importante da fare per un autore e organizzarla non è semplice Ora che il coronavirus sembra dare qualche...
Se stai leggendo questo articolo, con molta probabilità sei in procinto di impegnarti nella promozione di un libro, oppure sei alla ricerca di informazioni...
Amazon Author Central è uno strumento molto utile che Amazon offre gratuitamente e che è, tuttavia, poco utilizzato dagli autori italiani In questa guida ti...
Quando si parla di quarta di copertina spesso ci si trova davanti ad alcuni miti da sfatare La quarta di copertina non è importante La quarta di copertina...
Scegliere le parole chiave (keywords) giuste per il proprio libro può fare la differenza per il suo posizionamento ed avere un enorme impatto sulle vendite...
Come funziona l'algoritmo di Amazon e come usarlo a tuo favore per la promozione dei tuoi libri, come trovare la categoria giusta per collocare i tuoi libri,...
Quante volte, leggendo un libro di un autore che ti piace, hai pensato di volerlo assolutamente conoscere Il grande merito delle storie è che creano empatia tra...
Sei uno scrittore con un profilo Instagram e vorresti capire meglio come sfruttarlo per promuovere il tuo libro Usa questa guida ad Instagram per scrittori:...
La libreria rappresenta il luogo per eccellenza dell'editoria e vedere esposto il proprio libro sugli scaffali o in una vetrina è il sogno di ogni scrittore e...
Qualche settimana fa ho ricevuto da un nostro autore questo commento a uno dei miei post: “Chi come me pubblica con “Youcanprint” e non pubblicizza il...
Ringrazio per i consigli su esposti, ma io sono completamente a digiuno dei vari termini e di come operare. Se vi fosse un modo o qualcuno che, in modo molto economico, possa farlo per me, gli sarei assai grato.
Io scrivo romanzi-cronaca di tipo poliziesco o di altro tipo che pubblico da me tramite Youcanprint self-publ. di cui qualcuno anche e-book.
Ciao Angelo, grazie a te.
Il mio consiglio è quello di imparare ad autopromuoverti da solo, senza delegare ad altri questo lavoro. Questo perché solo tu sai, di volta in volta, cosa va detto e fatto.
Mettere un compito così delicato nelle mani di altri, a meno che non siano persone davvero esperte e fidate, può risultare pericoloso, in alcuni casi.