10 metodi per promuovere un libro e vendere di più



Abbiamo realizzato un elenco di dieci metodi per promuovere un libro che ogni scrittore può provare e che non richiedono un investimento economico proibitivo, ma soltanto voglia di lavorare, fantasia, organizzazione e fiducia nelle proprie forze.
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Crea un tuo sito o blog personale
Come scrittore del XXI secolo oggi devi avere una presenza online ufficiale, e per ufficiale intendo un tuo sito personale, o anche un blog, non solo una pagina su Facebook ed altri social network.
Anche quella ti sarà molto utile, ma non potrà essere considerata come il tuo primo canale ufficiale di comunicazione.
I social network offrono le maggiori opportunità se utilizzati come megafono per far arrivare la tua voce a quante più persone possibili.
La prima promozione editoriale deve quindi partire da una piattaforma online di cui sei padrone assoluto, quindi un sito con un tuo dominio, in cui presentarti ai lettori e parlare con loro.
Nel tuo sito potrai pubblicizzare il tuo libro molti modi.
Dedica innanzitutto una pagina alle opere che hai pubblicato.
Questa pagina è molto importante perché permette al tuo potenziale lettore di avere una panoramica generale su chi sei e cosa hai scritto.
È il tuo portfolio, una fotografia sul tuo lavoro.
Approfitta anche della possibilità che ti danno i social di scrivere una breve biografia per presentarti. Ritagliati uno spazio per annunciare la tua ultima pubblicazione e inserisci il link alla pagina delle pubblicazioni che hai inserito nel tuo sito.
Naviga nei siti degli scrittori famosi e troverai senz’altro ispirazione. Per esempio J.K. Rowling, un magistrale esempio di pulizia nella grafica del suo sito.
Scrivi un articolo approfondito sulla tua pubblicazione
Hai scritto un romanzo? L’hai pubblicato in self-publishing? Sei stato scelto da un editore tradizionale?
Descrivi la tua esperienza di scrittura e di pubblicazione.
Scrivi un articolo approfondito su quest’opera, dov’è disponibile, a quale prezzo, in quali formati. E non dimenticare di pubblicarne un’anteprima.
I lettori amano conoscere la persona che sta dietro alla storia di cui si sono appassionati o che hanno intenzione di leggere. Vogliono capire meglio quali sono stati i sentimenti che hanno guidato la tua penna o le tue dita sulla tastiera. Vogliono indovinare se nel tuo libro ci sia qualcosa di autobiografico e quanto questo abbia influito sullo svolgersi della trama.
Immagine in evidenza
Inserisci nel tuo sito o blog un piccolo box nella barra laterale, in cui inserisci la copertina del libro e magari un titolo, “Il mio ultimo romanzo”.
In questo box è fondamentale anche un pulsante che rimandi ad uno store online su cui effettuare direttamente l’acquisto. Se poi nel tuo sito hai anche un e-commerce integrato, mettici semplicemente un pulsante per aggiungerlo al carrello.
Fai attenzione, però, che questo box sia bene integrato nel layout del sito e che sia graficamente coerente. Non deve sembrare una “marchetta”.
Se hai un sito con un colore dominante, utilizza quella stessa palette di colori e lo stesso stile. Non c’è niente di più brutto di una pagina dai colori tenui, per esempio, interrotta da un fastidioso box super colorato o pop-up dai colori fluo che ti accecano.
Condividi il tuo libro sui social media
Che non significa assillare i tuoi contatti con messaggi quotidiani sul tuo libro. I social media sono una piazza pubblica, in cui la prima regola è il rispetto.
Molti autori emergenti sono convinti che sia davvero utile proporre a tutti i loro contatti di leggere e recensire il loro romanzo, ma in realtà questa è una pratica fastidiosa.
Sui social media si interagisce con gli altri e bombardare di continuo con messaggi identici che riguardano il tuo romanzo non significa interagire, ma disturbare.
Per questo la condivisione della scheda libro è più che sufficiente. Una sola volta, un link con un messaggio scritto ad hoc. Puoi condividerla ancora se esistono importanti novità su quel libro, come uno sconto, per esempio, o un’altra edizione.
Condividi gli articoli o le pagine del tuo sito tramite social o newsletter
L’articolo di cui parlavamo prima non può rimanere parcheggiato sul tuo sito. Puoi condividerlo sui tuoi profili sociali e aumentare la sua diffusione.
Ecco perché ti dicevo che i social non sono la fonte primaria della notizia ma un enorme megafono per condividerla e diffonderla.
Anche in questo caso vale quanto scritto sopra. Usare la moderazione ed evitare lo spam è fondamentale per non stancare chi ti segue.
Crea una pagina Facebook tematica
Qui entriamo in un territorio apparentemente più complesso.
La tua pagina Facebook non deve avere come unico obiettivo quella di promuovere il libro che hai scritto. Un libro, infatti, ha una sua vita editoriale che, prima o poi, termina.
Mantenere, invece una pagina Facebook attiva è importante per la tua carriera di scrittore, perciò non deve essere legata a doppio filo con il tuo libro.
Usa la tua pagina Facebook per creare o condividere dei contenuti, originali e non, attinenti ai temi che tratti nelle tue opere.
Se scrivi libri di genere thriller, puoi avere una pagina che tratta temi di cronaca, oppure di criminologia.
Se scrivi libri di genere fantascientifico puoi avere una pagina a tema divulgativo dove condividi articoli scientifici, o magari tue riflessioni su temi di attualità scientifica.
Il tutto deve essere creato e condiviso in modo tale da coinvolgere i tuoi lettori, creare un rapporto con loro. Devi costruirti un pubblico fedele che ti ascolti ed interagisca con te. Non parlo di grandi numeri ovviamente.
Secondo te ha più valore una pagina con 100 fan che interagiscono tutti oppure una pagina con 1000 fan di cui ne interagiscono solo 10?
Se la tua risposta è la seconda allora è bene che tu sappia che oggi il valore di un post sui social non si misura più in base ai “mi piace” ma al livello di interazione che genera con il pubblico della pagina. Instagram, per esempio, da fine 2019 ha iniziato a non far vedere più il numero di like dei post se non al proprietario dell’account.
Quindi il tuo compito sarà creare contenuti di valore che creino una platea fedele. In questo modo i tuoi libri si venderanno da soli.
Promozione in libreria e oltre
Anche se siamo nell’era di internet, non possiamo snobbare la realtà e i vecchi metodi promozionali, almeno quelli validi.
Parti sempre dal tuo piccolo, dalla dimensione locale e cerca di sfruttarla al massimo prima di ampliare il tuo raggio.
Una tua libreria di fiducia, magari della tua città, può essere ben disposta ad ospitare una presentazione del tuo libro. Attirare pubblico è sicuramente più semplice dato che potrai fare leva su parenti ed amici, a vantaggio tuo e della libreria.
Impegnati poi ad estendere gli orizzonti della promozione “offline”.
Cerca altri scrittori che hanno scritto un’opera sul tuo tema per proporre a librerie o biblioteche la creazione di un evento a tema per presentare i vostri libri e coinvolgere il pubblico in attività creative.
Non dimenticare anche la partecipazione a festival letterari o eventi a tema. Sono importanti non solo per la promozione ma per costruire reti di conoscenze con altri scrittori o persone che lavorano nel mercato editoriale.
Questa può essere una prima spinta verso il prossimo punto.
Il passaparola
Il passaparola funziona ancora ed è in ottima salute. La gente parla di tutto, anche dei libri che legge. Se qualcuno ha apprezzato il tuo romanzo, ne parlerà agli altri.
Il passaparola è valido più che mai nel web. Basta fare un giro per i tantissimi blog letterari per farsi un’idea.
Le persone devono sapere che esisti e che hai scritto un libro, e devono parlarne. Quindi unendo la promozione in libreria a quella che generi sul web con le tue pagine social, si viene a creare un motore che alimenterà la vita editoriale della tua opera.
Partecipa a gruppi di lettura
Ce ne sono tanti e anche in ogni città, spesso creati o organizzati all’interno di librerie o biblioteche. Altrimenti creane uno tu, magari con la collaborazione di altri autori della tua regione.
In un gruppo di lettura ovviamente non potrai imporre la lettura del tuo libro, ma il fatto che tu sia uno scrittore può invogliare gli altri partecipanti a leggere ciò che hai scritto, sempre con il fine di nutrire il passaparola di cui abbiamo parlato prima.
Usa i podcast per promuoverti
Fra i nuovi metodi di fruizione dei libri oltre all’audiolibro abbiamo il podcasting. Il Podcast sta diventando un mezzo di “lettura” sempre più usato, la voce diventa sempre più usata.
I podcast sono di solito una costruzione lenta. Ci vorrà del tempo perché le persone ti trovino. Ma ottenere un volume elevato di ascoltatori non è necessariamente l’obiettivo giusto! Invece, trova una nicchia di cui sei appassionato e coltiva un pubblico fedele.
Un servizio che puoi valutare per il tuo Podcast è questo: https://www.spreaker.com/
Tu, scrittore, quali di questi metodi già usi e quali pensi siano i più fruttuosi?



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Come lettore, ho acquistato molti libri dopo aver letto degli estratti su “Google Libri”. Da autore non ho ancora utilizzato questo canale, qualcuno lo ha fatto? Quali i pro e i contro? Donato, qual è la tua opinione in proposito?
Ciao Sandro grazie per il tuo commento è uno store come gli altri non ha nulla in più e nulla in meno, ma esserci offre ai lettori un’opportunità in più di trovarti non tutti hanno il kindle, molti hanno il kobo o il tolino…dipende quale e-reader hai per essere più comodo dopo l’acquisto nella lettura!
Oltre ai gruppi su fb che sembra sconsigliate,come si fa a creare un blog personale qui e sottoporlo all’attenzione di tutti?
Ciao Corrado puoi usare Tumblr, un servizio gratuito e molto utilizzato.
Amo scrivere, ogni volta che inizio a scrivere tutti i miei problemi per magia scompaiono e la vita diventa come un fiore profumato, vi lasco un anticipo del mio ultimo libro Lucifero, Nina Niselli
Dal mio ultimo libro Lucifero: Rosa non dormiva, l’orologio faceva le due e cinquantasei, altri quattro minuti e lui sarebbe arrivato, percepiva sul petto le bruciature, le sembrava che prendessero vita. Il dolore diveniva sempre più forte e l’ansia non l’aiutava. Non aveva difese contro di lui, conosceva le sue paure. L’orologio segnò le tre di notte; socchiuse gli occhi quasi per difendersi. Nell’angolo della stanza una figura prendeva vita da una piccola macchia, man mano diveniva sempre più grande, al posto degli occhi c’era il vuoto senza fine, quasi si potevano vedere tutte le paure degli uomini. Scivolò lentamente e con la sua mano sottile e trasparente obbligò le palpebre stanche di Rosa ad aprirsi contro la sua volontà. Fu obbligata a guardare il vuoto senza fine dei suoi occhi, ad ascoltare il dolore e la sofferenza di ogni singola persona a cui aveva tolto la vita. Quelle urla di dolore erano insopportabili, penetravano nel suo cuore come piccole lame taglienti. Voleva urlare, ma l’ombra le aveva tolto il suono, le sue parole erano mute, vuote, senza anima. Lentamente, nel buio di quegli occhi saliva in superfice un piccolo bambino: all’inizio sembrava bello, ma poi si trasformava nel male e con la sua piccola manina le marchiò il petto col numero della bestia. Rosa guardò i suoi occhi neri e in essi vide la morte dei suoi familiari: il dolore aumentava, voleva che finisse, voleva solo il riposo eterno, ma lui non lo permetteva. Quel bimbo tanto crudele le disse: «Tu hai paura di veder morire i tuoi familiari, hai paura che la prescelta muoia senza sconfiggere il male. Tu morirai vedendo le loro morti e il mondo sarà avvolto dalle tenebre.» Rosa vide in quell’ultimo istante di vita la morte dei suoi familiari e il mondo avvolto dalle tenebre. Il bambino infilò la sua piccola manina nel petto di Rosa e marchiò il suo cuore che divenne nero come le tenebre. Rosa espirò in quell’istante, con tutte le sue paure divenute reali.
Anna non era riuscita a dormire quella notte. Le prime luci dell’alba annunciavano il nuovo giorno. Guardava quel sole caldo, ma lei sentiva solo freddo. Prese la vestaglia e corse verso la stanza di sua madre. Bussò piano e attese, non udendo nessun suono aprii la porta.
Sua madre era distesa sul letto con le mani chiuse a pugno verso il soffitto, la chiamò: «Mamma.»
Nessun movimento o suono uscii dalle labbra di sua madre; con il cuore in gola si avvicinò a lei e la vide senza vita con lo sguardo pieno di terrore. Era morta dalla spavento. Anna urlò forte e pianse disperata mentre abbracciava il corpo senza vita di sua madre. Mentre la stringeva avvertì la sua presenza; si voltò e la vide. Le sorrideva e le disse: «Ora sarai tu a proteggere Tania.»
«Anna, Anna…»
«Mamma, perché urli, la nonna sta bene?»
«Piccola mia, la nonna…»
Anna scoppiò in lacrime. Tania corse verso il letto di sua nonna e vide nei suoi occhi la paura, il vuoto e la sofferenza. Non riusciva a piangere, suo padre la condusse fuori dalla stanza, era sotto choc.
Nel giro di mezz’ora la casa si riempì di volti familiari. Tania era in un angolo seduta, non aveva più emesso un suono, né una lacrima le era scivolata dal viso. Suo padre la guardava, più volte aveva cercato di parlarle, ma lei era come una statua di marmo, per il momento aveva deciso di lasciarla in pace.
Il medico di famiglia emise un certificato di morte senza menzionare le bruciature sul corpo, anche lui era un figlio della luce e tutti avevano il compito di proteggere il segreto di Tania.
È “recensione” la parola chiave per la promozione di un libro. È stato accertato, dal web marketing librario, che la parola “recensione” è quella più cliccata nel web da chi è ancora indeciso sull’acquisto di un libro di cui conosce solo il titolo.
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Ciao Guido,
in realtà la recensione non è un metodo di promozione del libro, perché né tu come autore né qualsiasi esperto di marketing avete controllo sulle recensioni, che sono spontanee e non vengono, di norma, prodotte a comando.
Per recensire un libro bisogna averlo letto, prima, e quindi averlo trovato e comprato. La promozione ti permette di fare questo. Viene quindi prima della recensione.
Le recensioni sono un valore aggiunto al libro, come potrebbe esserlo un film tratto dal libro: ma prima di arrivare a tanto bisogna lavorare per far notare libro e autore.
il percorso sui social è parecchio più articolato di come sembra.
I social sono utilizzati come bolle, da utenti che costituiscono dei clan virtuali e spesso tematici. Per un messaggio “virale”, che si estanda al di fuori delle proprie bolle, serve forza, fortuna e preparazione nel “vendere” ma soprattutto un bacino ampio di contatti di partenza, senza cui non si va da nessuna parte, si resta tra contatti e contatti dei propri contatti.
Ciao Andrea,
il discorso sui social media è più ampio, certamente, e anche più complesso. Sui contatti ampi di partenza concordo, ma comunque se mai inizi, mai arriverai ad averne.
Io ora ho quasi 2000 contatti su Twitter e li ho costruiti pian piano, specialmente negli ultimi 2 anni, ma comunque i miei profili sociali sono collegati al mio blog principale.
Sui social, però, l’unica cosa che non devi fare è vendere.