9 cose che devi sapere prima di pubblicare un libro con Amazon KDP
Amazon KDP è la soluzione di Amazon per il selfpublishing Se sei curioso o stai valutando l’idea di pubblicare il tuo libro con Amazon KDP, questo articolo è...
Sono frustrato, lo ammetto. Sono stanco di leggere e-mail o commenti con “Sono d’accordo con te, ma non riesco a farlo perché…” oppure “Non posso farlo per questa e quest’altra ragione”.
Puoi terminare queste frasi con tutto ciò che ti viene in mente, ma la sostanza è sempre la stessa. Le persone ammettono di non riuscire ad applicare i consigli che forniamo, perché sono un po’ avanti con l’età, perché non hanno tempo, perché il loro libro è differente, è troppo impegnata con la famiglia, etc.
La gente afferma di non riuscire a fare ciò che diciamo con il loro libro, perché il loro libro è differente oppure sono differenti loro o i tempi sono cambiati.
L’elenco delle scuse potrebbe continuare all’infinito. Ecco giusto qualcuna che ho ricevuto recentemente:
Parlando di libri e di guadagni certamente tutti all’inizio sognano di sfondare, di trovare un giorno una busta con un congruo assegno ed una Casa editrice che cerca il talento nascosto. Oggi i personaggi si costruiscono con il marketing, con la pubblicità a catena, questo in ogni campo sia un attore o un cantante addirittura anche in campo tecnologico, tutto sulla pubblicità. Quindi noi che scriviamo per passione, ecco ci conviene restare nella passione, evitiamo di sognare troppo.
A qualcuno va bene, può essere più o meno bravo, perché trova il filone giusto e la gente che ama quel genere di scrittura di conseguenza guadagna anche una discreta sommetta. Concludendo: oggi non ci si vive, se si ha la fortuna di incappare in un personaggio che ti crea vivi qualche anno poi via, come un palloncino soffiato dal vento, si cambia. Solo in America vivono di più ma dietro c’è tutto un lavoro come dicevo prima di marketing.
L’oceano delle pubblicazioni disponibili rende molto arduo poter sperare in affermazioni e guadagni. La loro quantità supera di molto il probabile “parco lettori” potenzialmente interessato. Se aggiungiamo che molti “libri”, anche di Case Editrici abbastanza affermate, sembrano usciti dalla penna (o dal PC) di uno studente di terza media, il quadro è ancora più completo.
Per iniziare a guadagnare qualcosina bisogna prima crescere come scrittori e capire tante cose.
Se non sei nessuno, rimarrai nessuno. In particolare, in questi tempi. Poi si scopre che Dan Brown è stato pagato per il numero di pagine così come tanti altri. Se mi permetti Alessandro, vorrei porti una domanda: perché nessuna casa editrice si è mai occupata di far decollare un paesano che scrive ottimi romanzi.
Se sei già uno scrittore conosciuto ti verranno a cercare per pagarti a scrivere, se sei uno sconosciuto, beh non solo non guadagni, ma addirittura dovrai pagare per scrivere. Vedi case editrici con semi-esordienti!
Credo di non poter più imparare. A una certa età se vuoi scrivere scrivi e se hai successo (molto successo) puoi magari delegare il marketing ai più giovani e competenti. il tempo necessario a imparare qualcosa di nuovo di un cinquantenne non è solo quantitativamente diverso da quello di un trentenne, ma anche qualitativamente.
E l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Purtroppo, leggo ogni giorno messaggi simili e dietro ciascuno di questi messaggi vi è sempre nascosta una convinzione.
Il Dr. Richard Gillett ha magnificamente semplificato l’analisi affermando che “la disapprovazione è l’indicazione più efficace di un sistema di convinzioni nascoste.” Sì, perché parliamo proprio di questo. Di convinzioni, non di verità.
Una convinzione è una sensazione di certezza che hai riguardo un qualsiasi aspetto della vita, tutto qui. Non è una verità dimostrabile, è una sensazione che purtroppo è così forte da crederla vera senza alcun dubbio.
È una credenza che vale solo per te ma può tranquillamente non essere valida per un’altra persona, ed è questo il motivo per cui nel mercato editoriale persone con libri simili hanno performance completamente differenti. Questo accade perché le vostre convinzioni alla base di ciascuno determinano i risultati o le cose che accadono nella rispettiva vita, né più né meno.
Questo non significa che se mi convinco di essere fortunato domani riceverò un assegno da 1 milione di euro oppure che se mi convinco di essere un grande scrittore diventerò il prossimo Dan Brown, non funziona così.
Quello che cerco di dirti è che se hai una certa convinzione riguardo al mercato, i lettori, i libri etc., non farai altro che agire secondo quella convinzione per confermarla, che tu ne sia consapevole o meno.
Questo è il motivo per cui persone che hanno successo continuano ad averlo e persone che falliscono continuano a fallire. La maggior parte di voi lo chiamerebbe destino, io la chiamo mentalità.
La cosa interessante è che le convinzioni agiscono in entrambe le direzioni, sia in positivo che in negativo. Se hai convinzioni sulle tue capacità di scrittore o scrittrice, agirai in accordo con quelle convinzioni e guarda caso otterrai dei risultati in linea con quello di cui sei convinto.
Chi è in grado di cambiare le proprie convinzioni è in grado sempre di cambiare i risultati che ottiene nella propria vita e quindi anche con il proprio libro. Se non lo fa, troverà mille modi per confermare le sue convinzioni e restare nel proprio pessimismo e scetticismo e si nasconderà dietro le proprie scuse chiamandole “verità”.
La verità è questa: le scuse sono delle convinzioni. Se ci si crede, si resta bloccati. Al contrario se si ritiene invece che di fronte a qualsiasi problema o sfida esista sempre una soluzione, si cresce e si evolve.
Se hai usato almeno una volta una scusa per non fare qualcosa come scrittore o scrittrice, permettimi di aiutarti. Prova a risponderti, sinceramente, a queste domande, anche nei commenti:
Ora prova a chiederti se esiste un modo per rimediare a queste scuse.
Chiediti davvero se le tue scuse sono reali o immaginarie, se valgono per tutti (come il fatto cha la terra è tonda) o valgono solo per Te. Avete mai provato a superare qualcuna delle vostre scuse? Qualcuno è riuscito in ciò che tu stai dicendo che è impossibile?
Ora prova ad immaginare a cosa faresti se improvvidamente tutte le tue scuse non fossero vere o non esistessero o se potessi agire senza scuse. Cosa faresti?
Le risposte che ti darai saranno l’indicazione più grande di ciò che realmente devi fare, che non vuoi fare o non hai il coraggio di fare e allora userai altre scuse come giustificazioni per mentire a te stesso prima di tutto e poi agli altri.
Lasciati alle spalle le tue scuse e inizia ad avere successo con il tuo libro.
Se non inizi oggi a fare ciò che va fatto, quale convinzione stai usando per mentire a Te stesso?
Qualsiasi risposta a cui stai pensando è sicuramente una scusa.
Vuoi permettere ad una scusante di fermarti?
Leggi anche:
Bias cognitivi: il marketing, le neuroscienze e le nostre decisioni
Amazon KDP è la soluzione di Amazon per il selfpublishing Se sei curioso o stai valutando l’idea di pubblicare il tuo libro con Amazon KDP, questo articolo è...
Viviamo in un'epoca in cui l'accesso alle risorse è diventato semplicissimo Foto, testi, immagini, anche d'epoca grazie alla digitalizzazione di archivi storici,...
Con “deposito legale” si intende l’obbligo, stabilito dalla legge, di depositare presso particolari organismi libri e altri documenti Non bisogna, però...
Partita IVA per chi pubblica un libro Sono ormai quasi 20mila gli autori che scelgono di pubblicare autonomamente un libro, sfruttando l'opzione del...
Con oltre 3 milioni di copie distribuite nel mondo, 3 milioni in diritti d’autore versati ad oltre 19000 autori, una delle domande più frequenti che ci viene...
So che “quanto guadagna uno scrittore” è la domanda delle domande per chi, come te, scrive e pubblica libri o nutre il sogno di farlo Domanda...
Epub3 è l’ultima versione del formato epub, lo standard internazionale per il libro digitale Si tratta di un formato libero (open source), basato su...
LaFeltrinelliit è uno dei più importanti e conosciuti bookstore on-line a livello nazionale Grazie al suo vastissimo catalogo e alla grande attenzione alle...
Pubblicare il proprio libro con un codice ISBN non è solo altamente consigliato, ma è obbligatorio per poter vendere l'opera in libreria e sugli store online...
Pubblicare con un editore rappresenta uno dei sogni più comuni tra gli scrittori, in particolare pubblicare con un libro con Mondadori, il più importante...
Abbiamo assistito nel corso del 2016 alla "riscoperta" de "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry (1900 - 1944), entrato in pubblico dominio nel...
Oggi tratteremo uno degli argomenti più discussi tra gli scrittori: in che modo dichiarare al fisco italiano i profitti generati dalla vendita dei propri libri...
Se stai leggendo questo post significa che hai scritto un libro, vorresti pubblicarlo ma non sai da dove iniziare Questa guida ti fornirà il meglio...
Mai avrei pensato di finire tra i testimonial del pessimismo e dell’autocastrazione. Eppure.
Caro Alessandro, il tuo articolo è condivisibile. Praticamente è la spiegazione di una profezia che si autodetermina. Ci ho lavorato con le profezie, quando facevo il formatore e il coach motivazionale (sic!). Il tuo articolo è condivisibile, sì, ma è utile solo a un target specifico, e mi ripeto. Parto non da una scusa, o da una profezia ma da un dato di fatto. Ho quasi 50 anni, 4 figli, lavoro fino alle 17, poi spesa, bollette, accompagnare e prendere figli a scuola, attività varie, ricchi premi e cotillons. Si fanno le 19. Ci si prepara per cena, si aiutano i figli a fare i compiti, la moglie a lavare i piatti. Si fanno le 21. E inizi a scrivere. Alle 22 sei già cotto. Ti metti a letto e amen. Dopo 5 anni chiudi il tuo libro, credi che sia una roba discreta, è frutto della tua passione, trovi refusi e incongruenze, ma sei troppo stanco per far da te. Ti rivolgi a un correttore di bozze, poi a un editor, spendi 2000 euro. Poi mandi in giro il tuo lavoro. Alcune case editrici ti spernacchiano, altre gentilmente ti dicono che non fai per loro, alcune ti chiedono di pagare per avere un logo nel tuo tomo. Dunque ti rivolgi a YCP, pubblichi il tuo libro e la tua vita procede come sempre, con la soddisfazione di poter essere letto e di avere una distribuzione decente. Dimmi, con tutta sincerità, Alessandro, svestendoti un attimo dalla veste del coach motivazionale (l’ho fatto per 20 anni, so com’è). Un soggetto come quello di cui sopra, con i casini che ha, avrebbe il tempo per dedicarsi al marketing? A fare branding? A attivare reti di collaborazione? Video? Podcast? Newsletter? Io consiglierei a quel soggetto: senti, al marketing ci pensiamo noi. Quel soggetto dovrebbe avere altri soldi da investire, se lo fa bene, altrimenti c’est la vie. Si ferma, osserva il suo libro che viene scelto da qualcuno, è contento così. Si accontenta così. Naturalmente un altro cinquantenne con 4 figli che ha scritto per una casa editrice importante, magari è un personaggio famoso o un vero talento cristallino, tutto questo affanno probabilmente non ce l’ha. Caro Alessandro, prova a far volare un’aquila di trent’anni, dopo trent’anni di cattività, da una cima alpestre. No, non si crede un pollo, solo che la sua condizione E’ quella che è.
Non basta la motivazione e l’ottimismo o qualcuno che ripete: Sei tu che hai dei preconcetti su te stesso, superali!
Con stima, Bruno
Ciao Bruno grazie del tuo commento. Ti risponderò come Alessandro, padre di 2 figli piccoli. Quello che posso dirti per esperienza è che molte delle attività che facciamo automaticamente durante la nostra vita hanno un valore molto scarso e ci distraggono dalle nostre passioni e aspirazioni. Posso dirti che io ho aumentato la mia produttività, ho realizzato molte delle cose migliori, ho letto centinaia di libri proprio quando sono nati i miei 2 figli. I figli mi hanno imposto un uso del tempo molto molto migliore, mi hanno imposto delle scelte e mi hanno obbligato a cambiare. E tutto questo passando tantissimo tempo con loro (tutto il pomeriggio per esempio, ogni giorno). Quello che cerco di dirti è che non è facile e su questo ti capisco ma il mio consiglio è fermarti, fare una analisi oggettiva di tutte le cose che fai, iniziare ad eliminare o a delegare le cose a basso valore e ritagliarti del tempo. Io sono 4 anni che mi alzo ogni giorno al mattino alle 5 per produrre le attività migliori, nel silenzio e nella tranquillità, questa per esempio potrebbe essere una soluzione, ma ripeto ce ne sono tante. Quello che cerco di dirti è che in quello che dici c’è una convinzione di fondo “una persona di 50 anni con 4 figli non ha il tempo per curare le sue passioni”, come vedi è una convinzione perché sono sicuro che ci sono persone nella tua situazione che ci riescono. Prova a cambiare questa convinzione in “posso fare molto di più in un tempo minore” eliminando tutte le perdite di tempo (pause, telefonate, riunioni, bollette etc). TI assicuro che la natura è estremamente equa poiché ogni giorno ci alziamo tutti con la stessa quantità di ore a disposizione, la differenza sta in come le usiamo. Riguardo le attività di marketing non devi fare tutto, anzi, è controproducente. Scegli un canale in cui ti senti a tuo agio e usa sempre quello. Non seguire l’idea (anche questa convinzione) che devi essere ovunque e usare tutti gli strumenti. C’è uno scrittore Cal Newport che non ha i social ma solo il blog eppure ha venduto milioni di copie. Ripeto è tutto frutto di convinzioni, cambia le tue convinzioni e otterrai ciò che desideri nella vita.
Ho appena stampato un romanzo che penso di pubblicare tra qualche tempo con youcanprint. Sono al sesto libro pubblicato, i libri precedenti hanno venduto poco. Come devo fare per invertire la rotta? Perché questo romanzo sia venduto e piaccia?
Ciao Marilisa, il primo passo da compiere è costruire un pubblico intorno al tuo brand di scrittrice. Per farlo dovresti scegliere un canale di comunicazione con cui ti senti più a tuo agio e creare contenuti basati su ciò che scrivi per il tuo pubblico (un blog, una pagina facebook etc). Una volta che inizi a produrre contenuti devi fare in modo che il traffico generato da questi contenuti si trasformi in una lista mail di persone. Comunica costantemente con il tuo pubblico e aggiornali sulle tue attività di scrittrice. All’uscita del libro poi invitali ad acquistarlo prima al tuo pubblico di fan poi a tutti gli altri. Questo è il percorso ideale da fare mesi e mesi prima del lancio del libro. Se il tuo libro è già stato pubblicato e vuoi correggerne il tiro e aumentare le vendite le strategie sono: promozione tramite book blogger, promozione su facebook e google tramite la pubblicità, etc. Il mio consiglio è quello di iniziare a costruirsi un pubblico molto molto tempo prima di lanciare il proprio libro.
Carissimo Alessandro, tutto vero ciò che dite sia tu che Bruno. Ho notato tra l’altro che hai riportato una buona parte della risposta che ti ho dato tempo fa a proposito del tempo e delle convinzioni. Forse non ti sei chiesto se alcune delle nostre convinzioni possono essere frutto dell’analisi delle nostre reali capoacità? Tu probabilmente mi diresti, con le tue parole ovviamente, se qualcosa ti blocca, convinzioni o età o ignoranza delle tecnologie, superala, impara, agisci. Ti chiedo: credi che alla tua età io non abbia cercato di migliorare le mie capacità, le mie conoscenze, l’uso del tempo in modo più idoneo ai bisogni della famiglia e miei personali? Ciò che ora non puoi vedere è che l’età influisce sulle capacità mnemoniche, sulla possibilità di seguire di persona presentazione del libro, aggiornamenti sul marketing che mi piacerebbe ma che trovo ostico perchè non sono abituata ad usare quei termini. Tu hai ragione a dirmi: Allora perchè scrivi? Se non ti preoccupi di migliorare e di crearti una come si chiama Band? Perchè molte cose mi sono difficili e credimi ti parlo con sincerità ammettendo i miei limiti, avrei difficoltà a seguire certe strade per poter vendere molto. Guarda che ne ho fatta di strada dal giorno in cui sono venuta alla YCP, merito vostro e dei vostri incitamenti a migliorarci. Ho aperto una pagina FB, poca cosa dirai, ma per me è tanto perchè gestirla spendendo poco non è facile, ho migliorato anche la scrittura dando ascolto alle lezioni di Donato, migliorerò ancora fino a quando avrò voce e intelletto, perchè questo è importante alla mia età. Non voglio giustificarmi ma desidero farti capire che la vita dal tuo punto di vista è molto diversa dal mio. Grazie comunque degli sforzi che fate per incitarci a fare di più.
Ciao Daida quello che hai fatto è già eccezionale e sento dalle tue parole che ti sei messa alla prova e ti sei migliorata tanto. Quello che voglio dirti però è questo: fin quando farai in modo ad un’idea di convincerti di qualcosa sarai sempre sotto il gioco della tua convinzione. Non conosci la mia vita personale eppure la tua conclusione è: “io non posso farcela perchè la mia vita è differente dalla tua”. Quello che posso dirti è che ho letto storie di persone che hanno fatto cose nella vita che io e te avremmo pensato come “impossibili” se ci fossimo trovati in quelle condizioni fisiche e umane. So che ti chiedo uno sforzo ma guarda sempre tutto da questa prospettiva: qualsiasi e dico qualsiasi cosa che puoi fare o non fare, che fai o non fai, è determinata da una convinzione che hai su qualcosa. Non ti sto chiedendo di fare tutto nella vita ma di prendere consapevolezza di questo. Rifletti ogni momento durante la giornata, quando fai o non fai qualcosa quale pensiero e quale convinzione ti sta guidando e ti accorgerai che è solo un pensiero ricorrente dentro di te, non vi è nulla di oggettivo. La percezione che abbiamo del mondo determina il nostro mondo. Raggiungere questa consapevolezza ti renderà libera e potrai scegliere cosa fare o cosa non fare consapevolmente e non adattandoti all’età, la tua condizione, la società, etc. Dentro di noi c’è un grande potenziale, in ciascuno di noi, la consapevolezza può liberarlo. Sarà come risvegliarsi dopo un lungo sonno.