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Sai che scrivere un libro è solo una parte del lavoro?
Una buona impaginazione del tuo libro è essenziale per trasformare il tuo manoscritto in un’opera professionale, leggibile e pronta per la pubblicazione. Se vuoi stampare il tuo libro o distribuirlo in formato digitale, la disposizione del testo, la scelta dei margini, dei font e degli spazi bianchi può fare la differenza tra un libro amatoriale e un prodotto editoriale di qualità.
In questa guida scoprirai come impaginare un libro nel modo giusto, come tenerti alla larga dagli errori più comuni e come sfruttare gli strumenti migliori per ottenere un risultato impeccabile.
A prescindere dalla tipologia di libro che può essere un saggio letterario piuttosto che un romanzo di genere avventura, l’impaginazione ha delle regole basilari da rispettare per ottenere un prodotto finale di buona qualità. C’è, innanzitutto, la regola non scritta che riguarda le pagine bianche all’inizio e alla fine del libro.
Non vengono messe a caso come si potrebbe pensare ma piuttosto posizionata in questi punti strategici per dare maggiore risalto alle pagine scritte. L’obiettivo è di creare una struttura quasi gerarchica secondo cui le pagine di destra e con numero di pagina dispari non devono mai essere bianche. La prima pagina è ovviamente quella di frontespizio nella quale vengono indicati il nome e il cognome dell’autore del libro oltre al titolo.
Una buona prassi è quella di farla precedere da due pagine bianche. Diciamo che questa oggi è diventata una consuetudine mentre in passato aveva un motivo ben preciso ossia proteggere il libro.
Dopo la pagina di frontespizio al netto di ringraziamenti e dediche particolari, ci sono le informazioni relative al copyright e ai crediti per quanto riguarda le immagini eventualmente utilizzate e per altri supporti professionali avuti. Immediatamente dopo la pagina dedicata ai crediti arriva l’introduzione che però non sempre è prevista.
Se dovesse mancare l’introduzione si parte con il primo capitolo facendo attenzione nel proporre le prime righe in una pagina con numero dispari e a destra in quanto più importante dal punto di vista strutturale. Questa raccomandazione riguarda soltanto il primo capitolo mentre per quelli successivi si va avanti in maniera sequenziale (possono essere anche a sinistra). Ci sono ancora altre due pagine di particolari importanza come l’indice e il sommario e in linea di massima vanno comunque collocate nella pagina dispari di destra.
La formattazione è un aspetto importantissimo dell’impaginazione di un libro. Il motivo è presto detto: un testo ben strutturato migliora la leggibilità, facilita la comprensione e rende l’esperienza di lettura più piacevole. Gli elementi centrali della formattazione hanno a che fare con la scelta del font, la dimensione del carattere, l’interlinea, la spaziatura e l’allineamento del testo.
Abbiamo detto che la scelta del font è determinante per garantire una lettura scorrevole e piacevole. I font serif, come il classico Times New Roman o il più moderno Garamond, sono perfetti per i libri stampati, perché aiutano l’occhio a seguire le righe di testo. Per gli eBook, invece, si tende a preferire i font sans-serif come Arial o Verdana, che risultano più leggibili sugli schermi digitali.
Per quanto riguarda la dimensione, generalmente si utilizza un carattere tra i 10 e i 12 punti per i libri cartacei e tra i 12 e i 14 punti per gli eBook, in modo da garantire un buon equilibrio tra leggibilità e ingombro del testo sulla pagina.
Un consiglio? Evita caratteri troppo piccoli o troppo grandi, che potrebbero affaticare il lettore o compromettere l’impaginazione.
La collocazione di alcune pagine come il frontespizio, le pagine bianche, l’introduzione, il primo capitolo e l’indice, è indubbiamente importante ma ci sono anche altre esigenze da valutare e pianificare. Una scelta altrettanto importante è quella relativa ai formati e quindi alle dimensioni dell’impaginazione.
Per farsi un po’ l’idea di come potrebbe essere strutturata l’impaginazione sotto questo punto di vista è consigliabile andare a vedere qualche libro che si ha in casa. La scelta dovrà ricadere sul libro che offre una grandezza di caratteri e uno spazio tra le varie righe sufficiente per rendere agevole la lettura. Una volta individuata la struttura più adeguata per i propri standard e che si vuole riproporre sul proprio libro, si vanno a contare il numero di righe presenti in una pagina e il numero di caratteri complessivi includendo anche gli spazi.
Altra osservazione fondamentale riguarda lo spazio che c’è tra una riga e l’altra, quantificando i millimetri di spazio vuoto magari aiutandosi con una squadretta da disegno. È opportuno anche misurare i millimetri tra la linea di testo verticale e i bordi della pagina. Questo blocco di testo così delimitato, in editoria viene definito con la parola gabbia.
L’interlinea e la spaziatura tra i paragrafi sono fondamentali per creare un testo leggibile e ben bilanciato. Un’interlinea troppo stretta rende il testo opprimente e difficile da seguire, mentre una troppo ampia rischia di spezzare il ritmo della lettura.
Per i libri stampati, l’interlinea consigliata è generalmente 1,2 o 1,5, mentre per gli eBook è preferibile mantenere un’interlinea più ampia, attorno a 1,5 o 2, per favorire la leggibilità sugli schermi digitali. Anche la spaziatura tra i paragrafi deve essere equilibrata: meglio evitare interruzioni eccessive o, al contrario, un testo troppo compatto che può risultare faticoso da leggere.
L’allineamento del testo è un altro elemento chiave per l’impaginazione di un libro. La scelta più comune per i libri cartacei è la giustificazione completa, che crea un aspetto ordinato e simmetrico. Tuttavia, è importante attivare la sillabazione per evitare spazi irregolari tra le parole.
Per quanto riguarda gli eBook, molti preferiscono il testo allineato a sinistra, perché si adatta meglio agli schermi di lettura e riduce il rischio di spaziature irregolari. L’allineamento centrato può essere utilizzato per titoli, citazioni o sezioni particolari, mentre quello a destra è poco comune nei libri e generalmente evitato.
La tua bozza avrà quasi sicuramente i numeri di pagina già inseriti automaticamente, però, se non dovesse averli potrai inserirli in pochi click. Se il tuo libro ha una prefazione o un’introduzione puoi fare anche un salto di qualità ed inserire i numeri romani per le pagine della prefazione (o introduzione).
In questo articolo troverai tutto ciò che ti serve per gestire i numeri di pagina della tua bozza.
La scelta del font molto più comunemente chiamato carattere, deve essere indirizzata verso la semplicità e la chiarezza. Meglio un carattere rotondo con poche decorazioni. Ci sono alcuni font che vanno meglio per i libri mentre altri vengono utilizzati soprattutto per il web.
Il Times New Roman insieme al Garamond potrebbero essere due ottime possibilità. Anche in questo caso potrebbe essere utile andare a spulciare nella libreria di casa per valutare quali scelte sono state fatte da importanti scrittori e dalle relative case editrici. Una volta individuata la tipologia di carattere si procede con la scelta della dimensione e dell’interlinea ossia lo spazio esistente tra le righe. La regola generale è di evitare uno spazio eccessivo e al tempo stesso non ravvicinare troppo le righe potrebbero esserci dei problemi di leggibilità.
La scelta ottimale deve tener conto del font e delle dimensioni dei caratteri per ottenere un risultato finale proporzionato e armonioso per garantire un buon colpo d’occhio.
Tra l’altro, scegliere un carattere eccessivamente grande pone anche dei problemi dal punto di vista dei costi perché ci vorrà un numero di pagine superiore e questo graverà assolutamente sull’utente finale che potrebbe desistere all’idea di acquistare il lavoro.
Vanno poi rispettate delle semplici regole anche per quanto riguarda l’inserimento dei numeri di pagina. In primo luogo il numero di pagina non va mai messo nelle pagine prive di testo e neanche in quelle con l’occhiello in cui per esempio compare soltanto il titolo di un capitolo piuttosto che di una sezione.
La grandezza deve essere minore rispetto al numero di carattere ma soltanto leggermente, evitando qualsiasi genere di effetto (tipo il grassetto) che metta eccessivamente in risalto il numero di pagina. Da sottolineare che solitamente il numero di pagina viene posizionato sul margine destro e preferibilmente in basso. Altre buone regole riguardano il margine che deve essere stabilito per rendere più evidente la paragrafazione.
Bisogna evitare che la prima linea di un capitolo venga posizionato alla fine di una pagina e che l’ultima riga di un capitolo possa posizionarsi proprio all’inizio di una nuova pagina. Infine, ultimo consiglio è di evitare righe troppo larghe oppure troppo spostate verso sinistra e destra. Per fare questo è opportuno scegliere la funzione di sillabazione automatica con cui alcuni dei più semplici programmi di scrittura gestiscono il tutto in autonomia.
Una delle funzioni più utili e interessanti per chi scrive e impagina un libro, una tesi o un documento con Microsoft Word, con Writer di OpenOffice (o LibreOffice) o con Pages di Apple, è quella che permette la creazione automatica dell’indice, cioè della pagina contenente i titoli di tutti i capitoli e i paragrafi di cui si compone il libro e i relativi numeri di pagina.
In questo articolo ti spieghiamo passo passo come fare: Come creare l’indice con Word, OpenOffice e Pages nel modo giusto.
I margini sono necessari per dare una struttura alla pagina del libro e per distanziare sufficientemente il testo dalla rilegatura.
Una delle regole fondamentali dell’impaginazione (e della grafica in genere) è che gli spazi vuoti sono importanti quanto quelli pieni. I margini, così come un’adeguata interlinea, danno respiro alla pagina e permettono una lettura più agevole e più piacevole.
Avere dei margini troppo stretti, infatti, comporta il rischio di far finire il testo nella piega della rilegatura. Per poterlo leggere in queste condizioni, il libro dovrà essere forzato nell’apertura compromettendo la rilegatura e quindi la durata stessa del libro. Non è raro che in questo modo le pagine si stacchino completamente.
In questo articolo ti guidiamo all’impostazione dei margini sui principali software di scrittura: Come impostare i margini di un libro con Word e OpenOffice
Le note sono fondamentali nei testi non-fiction dove occorrono delle integrazioni o degli approfondimenti che, se integrate nel testo, ne rallenterebbero e comprometterebbero la lettura. Sfortunatamente è un errore fin troppo comune vedere testi con le note a pié di pagina inserite manualmente, semplicemente scrivendo alla fine della pagina un numeretto con la nota.
Le note vanno messe, invece, tramite gli strumenti che i programmi ci mettono a disposizione.
In questo articolo ti spieghiamo perché è un errore da evitare e come fare ad impostare le note a piè di pagina nel modo corretto: Come inserire le note a piè di pagina in un documento Word, OpenOffice o LibreOffice.
La prima pagina e l’ultima (intendiamo fronte e retro) sono sempre bianche! Sempre! Lo devono essere perché un libro non può iniziare né finire con la parte scritta e, in un certo senso, queste due pagine creano una sorta di protezione del testo scritto.
Queste due pagine vengono chiamate “fogli di guardia” e anticamente erano messe a protezione del libro. Nel libro moderno questa funzione non ha più motivo d’esistere e le si lascia solo per convenzione. Non solo: le pagine bianche sono sempre collocate in punti strategici del libro e con esse si crea una sorta di piramide, una gerarchia del testo scritto.
Ora, ricapitoliamo: quando si usano le pagine bianche?
Scegliere il giusto software per l’impaginazione è altrettanto fondamentale per ottenere un libro dall’aspetto professionale, sia che tu voglia pubblicarlo in formato cartaceo che digitale. Esistono diverse opzioni, da quelle più avanzate e professionali a quelle gratuite e più intuitive.
Se vuoi ottenere un risultato impeccabile e hai una certa dimestichezza con i programmi di impaginazione, questi sono alcuni degli strumenti migliori:
Se sei agli inizi o non vuoi investire in software costosi, ecco alcune alternative valide:
Se il tuo obiettivo è creare un libro digitale, considera questi strumenti:
Come avrai visto ci sono diverse cose da impostare in un file di testo per poter raggiungere un livello di impaginazione sufficiente.
La buona notizia è che alcune di queste cose non dovrai nemmeno farle se utilizzi i nostri template pre-impaginati! Li puoi trovare nella sezione RISORSE del nostro sito, sono del tutto gratuiti!
Fare da sé, quindi ha il vantaggio di non avere nessun costo per l’impaginazione di un libro.
D’altro canto, però, un professionista conosce le norme editoriali più comuni e potrà dedicare alla forma del tuo testo, tutte le conoscenze ed abilità maturate negli anni della sua esperienza.
Non puoi permettere che i tuoi lettori abbandonino la lettura dopo poche pagine perché la lettura risulta faticosa. E fidati che non è una cosa così assurda, è capitato a me con libri di grandi editori e probabilmente sarà capitato anche a te.
Il testo deve scorrere in modo fluido non solo dal punto di vista lessicale, ma anche dal punto di vista grafico e visivo, senza ostacoli che possano interrompere la lettura come interlinee disomogenee, cambi frequenti di font senza giusta causa ecc.
In tutti questi casi, Youcanprint può offrirti dei professionisti che si occupino del tuo libro come se fosse una loro creatura, eliminando le asperità della bozza grezza e forgiando un manoscritto pronto per la pubblicazione. Cliccando qui trovi la pagina con i nostri servizi editoriali.
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Grazie! Si danno per scontate troppe cose, la vostra attenta analisi mette i puntini sulle ‘i’.