Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
Tanto per cominciare ricorda sempre che devi usare il se seguito dal congiuntivo quando dopo trovi una condizione Esempio: Sarei molto felice se tu...
Randy Ingermanson è l’ideatore del metodo del fiocco di neve, una tecnica che ti consente di scrivere un romanzo partendo da un’unica frase e sviluppando via via tutti i successivi contenuti.
Prima di diventare uno scrittore affermato Ingermanson è stato un programmatore di software e ha trasferito queste sue competenze anche all’ambito della narrativa, rimanendo convinto che la creatività se incanalata in uno schema ben congegnato renda molto di più dell’improvvisazione.
Vediamo allora come si progetta un romanzo seguendo il metodo del fiocco di neve.
1) Prenditi un’ora per sintetizzare in una sola frase tutto il tuo romanzo. Questo è il gancio che ti servirà a reclutare i futuri lettori. Cerca di renderlo migliore possibile: prova in meno di 15 parole (breve è meglio) a delineare il quadro generale e allo stesso tempo specifico della storia, ossia, spiega quale personaggio ha più da perdere in questa storia e cosa lui o lei vuole vincere.
2) Prenditi un’altra ora per espandere la frase in un paragrafo completo che descrive la struttura della storia – di solito suddivisa in “tre ostacoli più un finale” – dove il primo ostacolo corrisponde alla fine del 1° atto, il secondo ostacolo è il punto centrale del 2° atto e il terzo ostacolo la fine che condurrà poi al 3° atto.
Idealmente, il paragrafo dovrebbe contenere circa cinque frasi: una frase per descrivere l’ambientazione e la configurazione della storia, poi una frase ciascuno per i tre punti di svolta e ancora una frase per raccontare il finale.
3) Ora è necessario svolgere lo stesso tipo di esercizio per le storie di ciascuno dei personaggi.
I personaggi sono la parte più importante di qualsiasi romanzo, quindi, prenditi un’ora per scrivere una scheda di sintesi per ognuno di loro che racconti:
4) A questo punto, dovresti avere una visione ottimale della struttura del tuo romanzo, ora devi solo continuare a far crescere la storia.
Dedica diverse ore ad espandere ogni frase del paragrafo di sintesi (al punto 2) in un intero paragrafo. Tutti tranne l’ultimo paragrafo dovrebbero terminare con il punto di svolta che hai individuato il precedenza. Ricorda che se il primo ostacolo può presentarsi anche a causa di circostanze fortuite, il secondo e terzo ostacolo devono essere frutto dei tentativi del protagonista di “sistemare le cose” (e le cose peggiorano sempre in un romanzo che si rispetti).
5) Prenditi un giorno o due per redigere una descrizione di una pagina per ciascun personaggio principale e una descrizione di mezza pagina dei personaggi secondari. Queste “sinossi” dovrebbero raccontare la storia dal punto di vista di ognuno. Visto che potresti imparare molte cose interessanti man mano che i personaggi cominciano a prendere vita propria, sentiti libero di ritornare alle fasi precedenti e fare le dovute revisioni.
6) A questo punto hai davanti a te una storia solida che si sviluppa su diversi piani, uno per ogni personaggio. Quello che devi fare adesso è una lista delle varie scene che ti aiuteranno a trasformare le quattro pagine di sinossi in un romanzo.
Apri un foglio di calcolo e inserisci una riga per ogni scena. Le righe andranno suddivise in due colonne, in una inserisci i punti di vista dei vari personaggi e nell’altra la descrizione dettagliata della scena. Un foglio di calcolo è l’ideale, perché si può vedere l’intera trama a colpo d’occhio.
7) Torna al foglio Word e cerca di espandere ogni riga del foglio di calcolo in una descrizione multi-paragrafo delle scene. Inserisci i dialoghi e delinea il conflitto essenziale. Se non c’è conflitto, allora la scena non funziona e va sistemata. Scrivi una o due pagine per capitolo e inizia ogni capitolo in una nuova pagina. Poi stampa tutto in modo da poter scambiare facilmente l’ordine dei capitoli dove necessario o aggiungere nuovi contenuti scrivendo a margine dei fogli. Questo processo di solito richiede una settimana e il risultato finale sarà quello di avere tra le mani la tua prima bozza, una sorta di prototipo di romanzo già collaudato, senza lacune nella struttura e senza conflitti irrisolti.
A questo punto, basta sedersi e iniziare a battere la vera prima stesura del romanzo. Resterai stupito di quanto velocemente la storia salterà fuori delle tue dita.
Tanto per cominciare ricorda sempre che devi usare il se seguito dal congiuntivo quando dopo trovi una condizione Esempio: Sarei molto felice se tu...
Che tu sia o meno uno scrittore emergente o professionista, oppure un semplice appassionato di scrittura creativa e desideri cimentarti in questo campo,...
Il Tool online di Youcanprint gratuito che ti permette di contare i caratteri di un testo con e senza gli spazi, contare le parole, contare le lettere e...
Hai deciso di scrivere un libro Oppure vuoi sapere da dove iniziare per dare forma a una storia che hai in menteScrivere un libro è un’avventura unica, che...
Il saggio di Umberto Eco "Come si fa una tesi di laurea" (Bompiani, 1977) parte dai fondamentali, spiegando che cos'è una tesi di laurea Ma, se sei qui,...
L'incipit è più di un semplice inizio: è una finestra sul cuore della storia Attraverso esso, si mostrano non solo il personaggio principale, ma anche il tono,...
Tra le parole che spesso fanno venire dubbi ci sono centra e c'entra, che non sempre vengono utilizzate correttamente Se vuoi pubblicare un libro è importante...
Scegliere il font migliore per scrivere un romanzo non è così semplice Nel self publishing, la libertà di non avere un editore alle spalle consente agli autori...
Quante volte sentiamo parlare di "genere letterario" Forse è un concetto poco conosciuto da chi non ama scrivere o leggere, ma che rappresenta un argomento...
Scrivere un libro per bambini spesso viene considerato un compito meno impegnativo che scrivere un libro destinato ai grandi, ma le cose non stanno così Per...
Non giudicare mai un libro dalla sua copertina (o dal suo titolo) Si dice, ma non si fa Secondo una ricerca, infatti, queste sono nell'ordine le cose che...
Vengono chiamati low content book: sono dei veri e propri libri caratterizzati da un contenuto ridotto o persino privo di alcun testo, opere editoriali che...
La prefazione di un libro rimane sempre un elemento misterioso: è necessaria È utile Ma soprattutto cos'è e come si scrive la prefazione di un...
Ciao Sonia, mi è piaciuto molto questo articolo perché, anche se in piccola parte, riprende quello che è anche il mio metodo.
Trovo però troppo difficile, soprattutto per chi inizia ora, eseguire tutta la pianificazione descritta prima di scrivere una sola riga di testo.
In un articolo di Scrivente, che trovi a questo indirizzo (https://bit.ly/generaremateriale, parlo dell’esigenza di partire da una brutta copia.
Brutta copia intesa come 60.000 parole circa.
60.000 parole di schifezza.
Lo so, l’aggettivo crea repulsa, ma è necessario, perché queste 60.000 parole non devono essere buone. E’ questo il trucco, che è quello di The Book Architecture, un metodo molto utilizzato oltreoceano.
Scrivendo 60.000 parole di schifezza, cioè frasi sgrammaticate, anche senza senso, ma libere e prive di (auto)censura, un principiante può capire, analizzando le ripetizioni all’interno di questa sua brutta copia, quello che vuole scrivere veramente. Trovo infatti impossibile scrivere e allo stesso tempo conoscere se quello che stai scrivendo è buono abbastanza, che poi l’obiettivo di una pianificazione.
Dunque: scrivere una brutta copia, analizzare le scene che si ha scritto; trovare le ripetizioni all’interno delle scene, trovare il tema. Cosa ne pensi?
Non penso che questi consigli possano essere utili a un vero scrittore. Scrivere é un processo di fantasia, intuizione, esperienze personali…e così via. Ogni scrittore dovrebbe trovare u, suo metodo, ma più che ispirare la creativitá l’articolo sembra scritto da un professore di matematica che deve catalogare, ordinare e numerare tutto!
Siamo d’accordo con te. Sono dei suggerimenti ma ciascuno deve trovare la sua strada e il suo metodo.