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Scrivere un libro significa mettere nero su bianco una storia, un romanzo, un contenuto culturale, e per questo deve essere redatto senza tralasciare i dettagli o trascurare l’importanza della fluidità espositiva: elementi che, uniti alla trama, determinano il successo del libro.
Il processo di creazione del libro passa dunque attraverso varie fasi, che possono essere realizzate correttamente attraverso un’adeguata pianificazione della scrittura, e la stessa cosa, naturalmente, vale anche per i manuali.
Seppure un manuale può essere correttamente definito un libro, infatti, i suoi contenuti sono in genere diversi rispetto a quest’ultimo, nel senso che il manuale, a differenza di un libro comune, è un’opera che contiene gli aspetti fondamentali di una determinata materia, di un sapere e dunque di un argomento, ai fini istruttivi o semplicemente informativi.
Ricorda che un manuale è comunque pur sempre un libro, e la scrittura dei suoi contenuti deve essere pianificata nei minimi dettagli, cioè la sua redazione non va affrontata come un semplice articolo, ma seguendo un ordine ben preciso (il manuale deve essere scritto seguendo dei precisi “step” di redazione, e a tal fine dobbiamo capire cosa è meglio scrivere prima e dopo). Ma come si scrive correttamente un manuale? Vediamo insieme i passaggi fondamentali.
Non ha senso iniziare a scrivere se non abbiamo ben in mente l’argomento da trattare. Può sembrare banale ma non lo è, perché senza una corretta pianificazione della trama difficilmente riusciremo a creare un bel contenuto, e per questo è necessario scrivere più bozze dell’argomento, in modo da rivedere più volte i vari capitoli.
Per scrivere un manuale devi innanzitutto riflettere su cio’ che non vuoi scrivere, perché uno degli errori più frequenti degli scrittori, emergenti e non, è proprio quello di parlare di tutto l’argomento in modo generico, senza approfondire gli aspetti di ogni singolo argomento.
Lo scopo del manuale è quello di comunicare al lettore, e dunque insegnare, qualcosa che lui non conosce, e per farlo dovrai dare informazioni complete e utili, dettagliate e approfondite sull’argomento che tratti.
Per scrivere un buon manuale è importante stabilire il target dei lettori, ovvero la tipologia di utenti ai quali si rivolge il testo. La determinazione del target è importante perché è strettamente correlato agli argomenti: la scelta di questi ultimi, infatti, così come la profondità e le modalità di esposizione dei vari capitoli, dipendono dal pubblico di lettori a cui il libro si rivolge.
Se il manuale è finalizzato a esporre un argomento per bambini ad esempio, o per principianti in un determinato contesto, è necessario utilizzare un linguaggio molto semplice, evitando di usare termini tecnici e uno stile espositivo complesso (se si tratta di un manuale a scopo istruttivo per bambini, come nell’esempio fatto, è consigliabile fare molti esempi pratici, per facilitare la comprensione del testo).
Se il manuale si rivolge a un pubblico adulto, viceversa, è ben possibile adottare un lessico adatto all’argomento (cioè specifico del settore). Immaginiamo che tu voglia scrivere un manuale di diritto tributario, in questo caso si tratta di un testo rivolto a un pubblico di lettori già formato: studenti universitari o adulti interessanti ad approfondire argomenti di carattere culturale, e per questo potrai dare per scontato alcune informazioni di base sull’argomento, oltre a poter utilizzare un linguaggio tecnico e adatto alla materia.
Dopo aver stabilito il target del manuale, è consigliabile specificare a chi si rivolge, in modo da attrarre il giusto pubblico di lettori e facilitare la diffusione del testo. Lo scopo del manuale è quello di fornire informazioni al lettore, perché dunque non essere chiari e specificare subito a chi si rivolge?
Dopo aver stabilito argomento e pubblico di riferimento, può essere utile soffermarsi sui manuali degli scrittori altri scrittori.
Confrontare il proprio testo con manuali scritti da altri può fornire spunti ed idee interessanti, e può aiutare a capire quanti autori hanno già affrontato lo stesso argomento, e soprattutto in quale modo.
Anche se esistono molti altri testi sull’argomento non vuol dire che tu debba rinunciare alla scrittura del manuale, perché se hai approfondito la materia o l’argomento oggetto dello stesso puoi sicuramente creare un testo innovativo, spiegando le cose in modo più completo rispetto ai tuoi “avversari”.
Se in commercio ci sono pochi manuali, invece, potrebbe significare che in quel settore non esiste un mercato molto ampio, ma anche in questo caso non devi scoraggiarti, perché il tuo manuale potrebbe riscuotere comunque un grande successo, nel caso in cui tu riuscissi ad esplorare un campo nuovo in modo esaustivo.
Per avere le idee chiare è sempre consigliabile leggere gli indici di testi e manuali simili, perché questo lavoro ti può aiutare ad acquisire spunti sulla creazione dei vari capitoli, e soprattutto come strutturarli.
Gli argomenti del manuale non si possono scrivere di getto, perché la redazione di ogni capitolo va ben pianificata e strutturata.
La fase di selezione dell’argomento, spesso, così come la raccolta di tutto il materiale necessario, dura anche maggiormente rispetto alla scrittura dei contenuti, e proprio per questo, per facilitare il lavoro, è consigliabile evitare di farsi prendere dalla fretta, ma organizzare con calma una “scaletta” dei vari argomenti e il correlato indice, per avere una visione generale dei vari capitoli che si scriveranno.
Per scrivere un manuale bisogna infatti stilare un progetto generale, una sorta di bozza che via via ci aiuterà a stilare i diversi contenuti (a tal fine può risultare utile l’utilizzo di carta e penna, in modo da creare una scaletta personale).
La fase organizzativa è molto importante per uno scrittore, e per questo ti consigliamo di stendere un elenco dei contenuti principali del manuale, in modo da aggiungere (successivamente) i sottoargomenti, aiutarti con gli elenchi puntati e prendere così una visione generale di ogni capitolo e aggiungere via via dettagli, agevolando il tuo lavoro di scrittura.
Gli argomenti del manuale devono essere scritti più chiari possibile, cercando di utilizzare un linguaggio fluido e scorrevole. Durante la scrittura devi ricordare che il tuo scopo è quello di insegnare qualcosa a chi non sa nulla, o quasi, degli argomenti trattati.
Durante la redazione dei testi cerca dunque di usare un linguaggio chiaro, evita di scrivere frasi troppo lunghe e utilizza termini lessicali adatti per la materia oggetto di trattazione (la prima volta che introduci concetti tecnici, ovviamente, è consigliabile chiarirne il significato, altrimenti il lettore potrebbe trovare difficoltà nella comprensione dei diversi istituti).
Cerca di spiegare i concetti anche attraverso esempi pratici, l’importante che siano facili e di uso comune (gli esempi rappresentano il sistema più efficace per far comprendere un argomento, e di certo il lettore ti ringrazierà per averli introdotti).
Durante la scrittura del testo devi essere coerente anche con lo stile di scrittura, se inizi il libro con il “tu”, non puoi all’improvviso cambiare e usare il “voi”. Si tratta di dettagli apparentemente banali, ma che possono fare la differenza nel successo di un manuale (ricorda che un libro scritto male, riscuoterà in breve tempo una cattiva reputazione tra i lettori e difficilmente avrà successo nel lungo termine).
La scrittura di un manuale è un’arte complessa, ma se la praticherai con costanza, impegno e attenzione, senza tralasciare l’importanza della correttezza grammaticale ed espositiva, nel lungo periodo puoi ottenere dei risultati davvero soddisfacenti.
Prima di pubblicare il libro ti consigliamo di rileggere più volte i vari capitoli, per modificare e correggere eventuali ridondanze ed errori.
Molti autori, per la correzione dei libri, si rivolgono spesso ad appositi professionisti (editor). Quest’ultima scelta nella maggior parte dei casi può risultare conveniente, perché soltanto un editor può aiutare l’autore ad individuare parti errate del testo o eventuali ridondanze espositive, in modo da fornirti spunti migliorativi del testo.
Se non vuoi affidarti a un editor puoi sempre affidarti a metodi alternativi, come l’ausilio di amici e parenti (molti autori, prima della pubblicazione, fanno leggere il libro ai propri amici, in modo da conoscere la loro opinione sui contenuti).
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Una volta scritto il manuale, o preferibilmente durante la redazione del testo, devi decidere come pubblicare il manuale e lanciarlo sul mercato.
Per pubblicare il testo è possibile avvalersi di due canali principali: tramite una casa editrice o attraverso il self pubblishing, ovvero l’auto pubblicazione senza tramiti. Quest’ultima modalità è senza dubbio la più vantaggiosa, non solo perché ti permette di rimanere per sempre l’autore del tuo manuale (nel senso che non dovrai mai cedere i diritti a nessuna casa editrice), ma risparmierai anche sui costi e velocizzerai i tempi di pubblicazione della tua opera (non dovrai infatti aspettare alcuna risposta da parte di editori e case editrici, e potrai pubblicizzare il tuo libro in assoluta autonomia).
Spesso le case editrici richiedono all’autore del testo numerose modifiche e revisioni, in questo modo lo scrittore rischia di perdere molto tempo e la sua opera può subire anche profonde alterazioni. La pubblicazione del testo attraverso il self pubblishing rappresenta un’ottima soluzione per quegli autori che desiderano realizzare la propria opera in totale indipendenza, senza vincoli e restrizioni esterne.
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Grazi per i preziosi consigli.
Salvatore Freni
Grazie a te Salvatore! Buon lavoro.