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Il conflitto fra i tuoi personaggi ed i loro antagonisti, sta alla narrazione come il suono sta alla musica.
È imprescindibile.
È molto importante considerare che il protagonista ed i personaggi in genere, rivelano il loro carattere solo grazie alle scelte che nel corso della narrazione sono chiamati a fare di conseguenza ai conflitti, ai lati negativi, ed agli antagonisti che devono affrontare.
Per prima cosa devi identificare il valore primario in gioco nella tua storia.
Qual è il valore primario della tua storia?
Di solito il protagonista incarna la parte positiva di questi (o altri) valori; le forze antagoniste la carica negativa.
Nella vita, mi rendo conto, le cose sono sempre più sottili e complesse, esistono varie sfumature con diversi gradi di positività o di negatività.
Ma semplifichiamo, e prendiamo i valori estremi ed opposti.
Buono-cattivo.
Fra i valori considerati come esempio prendiamo in esame l’armonia interiore.
(Prendo questo esempio perché mi viene in mente il libro Eleonor Oliphant, sta benissimo, dove Eleonor, la protagonista, cerca l’armonia con tutta se stessa).
Il valore contrario all’armonia interiore può essere un forte trauma infantile che mina la stabilità emotiva del personaggio.
Proprio come succede nel libro.
L’hai letto? Cosa ne pensi?
L’autrice (Gail Honeyman) ha applicato alla lettera questa tecnica con evidenti ottimi risultati!
Tra il valore positivo e il suo contrario esistono tuttavia dei momenti intermedi: i fattori contrastanti: cioè delle situazioni negative, ma che non sono esattamente contrarie, ma che comunque sono ascrivibili nelle forze antagoniste.
Esempio di fattore contrastante: i colleghi di lavoro di Eleonor usano spesso ignorarla, o al massimo schernirla, lei dice di non badare ai loro sorrisetti ironici, ma in fondo il lettore sa che non è così, Eleonor ne soffre.
La situazione che si trova ad affrontare Eleonor si chiama fattore contrastante (una “piccola” forza negativa), che non è esattamente l’antagonista principale, (ovvero la forza negativa più forte) ma che genera sempre e comunque un conflitto.
Il fattore contrastante serve allo sviluppo della storia e dei suoi personaggi.
In generale se il romanzo ti sembra carente, poco soddisfacente o debole la causa è da ricercarsi nella debolezza delle forze antagoniste, compresi i fattori contrastanti.
Piuttosto che sprecare tempo ed energie alla ricerca degli aspetti amabili del protagonista, impegnati a rafforzare il lato negativo della storia (le forze antagoniste).
Questo farà emergere delle reazioni nuove e a catena che daranno spirito e forza alla tua storia.
Abbiamo parlato di antagonisti e protagonisti in quest’altro contenuto
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I reali antagonisti (molto) negativi e dannosi del Dr. Prof. Tambara Federico (autore di 10 e-books da Voi regolarmente pubblicati fra il marzo 2018 e il marzo 2019) sono anonimi, quanto abili PHISHERS E HACKERS che hanno depredato – e continuano tuttora a depredare – abusivamente Voi e lui, vanificando ogni vendita di copie e rispettivi Contratti: attualmente si è giunti a più di 2.030 VISUALIZZAZIONI delle opere del Prof. Tambara Federico, che non ha percepito mai NIENTE e ha subìto sistematici furti di proprietà intellettuale, nonostante i ben evidenziati prezzi di copertina dei suddetti dieci libri !
Fra l’altro, anche il suo SITO su ALTERVISTA, inaugurato dal web designer e consulente informatico Mirko Calabrese ( [email protected] ) e facente pubblicità a Vs. esclusivo favore, sembra venire sistematicamente infiltrato, ragion per cui non sta rendendo alcun guadagno al titolare, Prof. Tambara Federico !
HELLO DONATO
Interessante, come gia sai non sono una scrittrice, anche se amo scrivere per mio piacere non posso considerarmi tale. ti avevo fatto leggere un mio SHORT STORY (the storm). Altri vorrei farti leggere, però sono in Inglese, Un buon numero dei miei racconti hanno, quello che tu definisci, la forza negativa degli antagonisti. Solo dopo aver letto il tuo blog ho capito come funziona, sarà che inconsapevolmente la mia passione per la lettura mi porta a pensare/scrivere così, oppure la mia lingua madre, oppure la mia mente un tantino diabolica, sarà un “talento” naturale, sarà la mia educazione impartita da una, non tanta amabile matrigna, che tutto sommato, considerando la sua negatività nei miei confronti, per me ha avuto un lieto fine. Fui poi salvata dal principe azzurro Romagnolo. Vorrei che tu leggessi almeno altri due dei miei SHORT STORIES, meno di 1000 parole,però they are only in English, solo per avere un tua conferma, critica che sono come dici tu.
HAPPY NEW YEAR DONATO. MAY 2020 BE A POSITIVE ONE.
RITA
Ciao Rita è un piacere leggerti, certo il primo “segreto” è leggere tanto e tutto dopo sembra venire naturale, ma conoscere le tecniche che consapevolmente o inconsapevolmente si usano è quello che fa la differenza, secondo me.
Certo ricordo molto bene la tua short story The Storm 🙂
Grazie ancora e continua a seguirci, per qualsiasi cosa sai dove trovarci!
Ciao Donato, in linea di massima mi trovi d’accordo con quello che dici, ma secondo me è difficile che possa trovare il mio romanzo carente o poco soddisfacente, dal momento che l’ho scritto io. Ho scritto cinque romanzi con lo stesso protagonista che bene o male cerca di fare trionfare la giustizia quindi in quei casi è naturale trovare il fattore contrastante insieme ad altri fattori. Spero che ti sia chiaro il mio concetto e comunque voglio dirti che è un piacere leggerti. Ciao e alla prossima Raffaele.
Ciao Raffaele ti ringrazio ma il piacere è tutto mio di leggere i vostri commenti e le vostre mail, mi danno una forza incredibile (per restare in tema). Il tuo punto di vista è chiarissimo, approfondirò quest’argomento con un contenuto specifico che sarà a disposizione (gratis) a chi è registrato al blog, se sei interessato puoi registrarti da QUI
Un caro saluto!
Ciao Donato, sto leggendo con molta attenzione la tua guida. Io ho cominciato a scrivere per gioco e divertimento, quindi potrai capire il mio stupore quando mi avete selezionato fra i 300 beta-tester.
Quello che voglio farti presente qui è che nel leggere questa guida tua ho trovato tantissime analogie con un libro che mi ritrovo a casa dell’autore Vincenzo Cerami, dal titolo “Consigli ad un giovane Scrittore”.
E’ un libro che io avevo comprato parecchio tempo fa, perché frequentavo un corso di giornalismo a Roma e ci fu consigliato dallo stesso autore. Nonostante siano passati tanti anni ed io quel libro lo avevo lasciato nel cassetto, lo avevo ripreso quando facevo dei corsi base di italiano ad adulti stranieri e non. Mi ricordo che in quelle lezioni pomeridiane che cominciarono con 4 /5 persone a settembre , per via della diffidenza dovuta forse alla poca fiducia dei corsi gratuiti, si conclusero a giugno con corsi affollati di 20 persone, perché gli alunni adulti adottarono il passaparola ed ero in un posto dove nevicava, ma l’entusiasmo letto soprattutto negli occhi di persone che potevano avere il doppio della mia età, mi fece continuare a migliorare sempre di più quelle lezioni. Avevo anche dei cinesi che potevano venire solo il martedì, quando il loro ristorante era chiuso, questo mi stimolò a preparare delle lezioni L 1 ed L 2 molto comprensibili . Scusa se mi sono dilungata. Grazie di questa guida.
ciao Anna! Allora buon inizio! Fammi sapere quando sarai arrivata alla fine e cosa ne pensi!