9 cose che devi sapere prima di pubblicare un libro con Amazon KDP
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La lettura come qualsiasi altra attività umana per poter essere efficace, produttiva e continuativa ha bisogno di una motivazione.
Non sono mai stato un fan del leggere per “rilassarsi” o del leggere per “passare il tempo”. Questa modalità di lettura ha numerosi difetti e di fatto comporta nella gran parte dei casi l’abbandono della lettura o una lettura intermittente e spesso inefficace.
Ecco di seguito quelli che secondo me sono i limiti di questo approccio alla lettura che ho riscontrato in oltre 30 anni da lettore:
Leggere per intrattenersi richiede che il libro che si stia leggendo sia in grado di catturare e mantenere la nostra attenzione con costanza per un lungo periodo e sappiamo benissimo quanto questo sia difficilissimo.
Certo vi sarà sempre capitato di incontrare quei libri che avete divorato in poche ore o in pochi giorni (è capitato a me qualche anno fa con Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas), ma la maggior parte delle volte tutti i libri hanno dei punti morti in cui farete fatica ad andare avanti.
Ecco allora che, se state leggendo per intrattenervi, di fronte a questi vicoli ciechi sarete portati ad abbandonare il libro e associare emozioni negative alla lettura, con il risultato che riprendere a leggere sarà difficile, molto difficile e passerete mesi usando la scusa con gli amici “devo ancora trovare il libro giusto” o “non ho ancora trovato un libro che mi prende”.
Quando la lettura diventa solo una forma di intrattenimento è improbabile che riesca a competere con le attuali forme di intrattenimento alternative, parlo di game console, streaming video, piattaforme social, tv etc.
La lettura di intrattenimento ha avuto i suoi tempi d’oro fino ai primi del novecento con l’avvento della televisione. Da allora è iniziato un lento declino di questo genere di lettura che ha dovuto cedere terreno progressivamente a forme di intrattenimento più semplici e immediate.
Quando un libro deve competere nel catturare l’attenzione con i video, il risultato spesso è scontato. Guardare un video o navigare sui social è enormemente più semplice, richiede uno sforzo mentale pressoché nullo e inoltre queste modalità agiscono a livello profondo nel nostro cervello, attivando i circuiti dopaminergici rendendoci pressoché assuefatti e dipendenti dalle emozioni generate dal consumo di questi strumenti.
Per tutti questi motivi ritengo che creare una routine di lettura con lo scopo di intrattenersi non darà grandi risultati perché inevitabilmente sarai portato col tempo ad annoiarti e ritornerei nelle vecchie abitudini digitali senza rendertene conto, guidato dalla chimica stessa del tuo cervello.
Tuttavia c’è una buona notizia, è proprio nel tempo impiegato in questi canali di intrattenimento che troverai le risorse per una nuova routine di lettura, non basata più sull’unico scopo di intrattenerti ma su un obiettivo concreto in grado di migliorare la tua vita: risolvere un problema, migliorare il benessere, acquisire una nuova competenza, etc.
Leggere con una motivazione di questo tipo ti risulterà più efficace ma sopratutto più gratificante ed eccitante poiché vedrai i benefici che ogni giorno la lettura ti starà donando.
E tu per quale motivo leggi?
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Leggo quasi esclusivamente in estate in casa o sotto l^ombrellone. Mi rendo conto che è un po’ riduttivo, ma ho letto dei veri capolavori della narrativa. Per me non ci può essere estate senza lettura. E poi, essendo uno scrittore, penso che non si possa pretendere di scrivere, se non si hanno adeguate letture.
Leggere non è mai riduttivo. Riguardo al legame tra scrittura e lettura c’è una bellissima frase che amo citare: “Una persona che vuole essere letta ma lei non legge è una persone che vuole essere amata senza amare.”. (Giulio Monzi)
Verissimo, una persona che non ha mai letto frasi d’amore non riesce a formularne neppure una. La nostra mente è ristretta ed anche se abbiamo l’intelligenza perchè il Signore ce l’ha data, non riusciamo ad andare più in là del nostro naso se non apriamo le finestre della mente per osservare ciò che c’è al di là. Le finestre della mente si aprono leggendo e se poi puoi condividere le tue opinioni o ciò che hai imparato leggendo con qualcuno, tutto questo ti resterà nell’anima e ti farà più grande.
Leggo perché mi è sempre piaciuto leggere sin da bambino, Ricordo i primi libri: Cuore, Dagli Appennini alle Ande, tutte le avventure di Salgari, Lord Jim e Cuore di Tenebra di Conrad, gli scritti di Hemignway, ecc ecc. Ho 600 libri e forse più. Tutti i premi Strega e i Nobel della letteratura, da giovane non mi sfuggivano i libri rossi della Garzanti e i verdi della Mondadori. Mi sono sempre piaciuti i libri di viaggi, avventure, spionaggio, guerra, storici, le odissee.. Praticamente tutti i generi meno la poesia. La loro lettura ha maturato in me l’amore per la conoscenza del mondo, la comprensione verso le miserie umane, cultura.
Ciao Adriano bellissimo spaccato della tua vita attraverso i libri. Posso chiederti come i libri hanno contributo a cambiare la tua vita?
credo di non sapere rispondere. Io avrei desiderato frequentare il classico e il corso di laurea in letteratura. Invece per volontà paterna venni iscritto a ragioneria e poi a Giurisprudenza. Ciò non mi impedì una brillante carriera bancaria. Mi piaceva scrivere. Avevo un poderoso registro intonso accantonato da un ufficio pubblico e lo riempii di miei racconti e di annotazioni da romanzi di successo. Il registro, da adulto, l’ho buttato con tutti i miei ricordi. La carriera e i doveri della famiglia mi orientarono a cose terrene e concrete. Ora, da pensionato, ho scritto due libri relegati da tempo non nel cassetto ma nel PC. Il primo della mia infanzia: “All’0mbra di un immenso baobab – Un bambino in balia della guerra”. Il secondo dell’età matura: “Ho perso tutto meno l’amore”. Concludendo, a cosa mi ha condotto la lettura ? Nella vita ad essere un cinico protagonista e timoniere della mia vita, nella senilità alla comprensione dei mali altrui e a riamare la scrittura.
Che meraviglioso racconto Adriano. Quello che vorrei chiederti è questo: secondo te come sarebbe stata la tua vita se avessi seguito la tua anima invece che le indicazioni paterne?
Adriano ti consiglierei di provare anche con la poesia. Molti pensano che sia roba da elite e oltretutto incomprensibile, ma non è così. Anche la poesia è capace di trasmettere emozione, sia leggendola che scrivendola.
Ciao Alessandro, bello quello che scrivi. Io leggo per il piacere della conoscenza, per le emozioni che uno scritto può suscitare, e per l’acquisizione di diversi tipi di espressione. Approfondire un argomento, attingendo da diversi autori, è pura felicità di lettura.
Bellissimo. Prova a leggere per raggiungere un obiettivo anche in altre aree della tua vita e vedrai…
Ciao Alessandro, io leggo molto e sempre per il piacere di apprendere, di “viaggiare” e di trarre spunti di stile da utilizzare poi in quello che scrivo. Con me sfondi una porta aperta, ritengo che leggere sia un dovere oltre che un piacere e non ne potrei fare a meno.
Adoro quello che hai scritto, per me è come respirare…
E’ un buon giudizio ciò che ha scritto Signore Alessandro De Giorgi. Tutti hanno le loro idee ed espressioni sul motivo di leggere o no un libro o un test. Non è un obbligo leggere un libro se non ne siamo attratti o abituati, ma, dico questo ma, perché vi sono numerosi libri che attendono pazienti che quel qualcuno, che piaccia o no, lo legga! Quando torno in Italia la prima cosa che faccio è andare in libreria per comprare libri di avventura e fantascienza. Amo questi tipi di libri. Ho guardato il film Di Guerre Stellari, ma leggendovi il libro ho percepito in modo assoluto la contingenza di ogni protagonista; paure, angosce, gioia, felicità, la massima tensione etc. poiché lo scrittore ha scritto ciò che se stesso; intuiva, percepiva, udiva, immaginava… Nel tempo attuale, precisando, secondo me, i libri stanno scadendo assai perché all’interno di molti libri vi ho riscontrato spesso questi tipi di espressioni: violente, deprimenti, terroristiche, bullismo, discriminanti etc. etc. etc. le quali mi hanno delusa moltissimo e che non dovrebbero in assoluto esistere in un libro!! Inoltre, al presente attuale; il cellulare, la TV, il cinema e i DVD, hanno fatto diminuire molto le persone che nel passato leggevano… Nel 2003 vidi alla TV un programma che riguardava: Le misteriose malattie che incombono sul pianeta Terra e che fanno soffrire molti bambini. Alla fine di questo programma decisi con fermezza di accingermi a scrivere una storia che la protagonista era la bambina che aveva trascorso tutta la sua piccola vita in un ospedale in America e che a sette anni donò la sua minuta esistenza alla sua amichetta che aveva conosciuto in quello ospedale e che stava nella camera accanto. Mi commossi tantissimo e piansi da morire, soprattutto quando la madre espresse queste parole alla figlia ricaduta per l’ennesima volta in coma: Mio dolce e amato tesoro, vorrei che tu stessi ancora con me e papà ma… Ora sei libera di andare in paradiso perché so con certezza che ci andrai… Le labbra della piccola espressero un lieve sorriso mentre dai suoi occhi colarono alcune gocce brillanti e passò la soglia degli avi. Intanto, nella camera accanto, la sua amichetta, caduta allo stesso tempo in coma, riaperti gli occhi espresse a sua madre: Mamma, ora non sono più malata, posso tornare a casa… Non sono una scrittrice nata ma, una attrice, infatti quando avevo 7 anni, stavo nel collegio delle suore e raccontavo storie alle piccole bambine, e per attirare la loro massima attenzione recitavo a non finire. Scrivere non è facile, ma raccontare recitando, SI!! Mi auguro con tutto il cuore solo questo: colui, colei, piccolo, grande o chicchessia, quando leggerà la storia della piccola protagonista Primula, sia apprezzato…
Grazie per aver condiviso la tua splendida storia Sonia. Sono d’accordo con te su una cosa: ” vi sono numerosi libri che attendono pazienti che quel qualcuno, che piaccia o no, lo legga”. E’ ciò che sostengo, ci hanno insegnato a leggere solo per una ricompensa (il voto a scuola) o per divertimento, io dico, leggiamo per uno scopo, per un obiettivo concreto. La lettura diventa così un motore di cambiamento immediato nella vita e la passione della lettura diventa la ricompensa per il cambiamento positivo che avviene nella propria vita.
Signore Alessandro De Giorgi, mi scusi tantissimo, mi sono divulgata troppo in un argomento che non c’entrava affatto; perché è importante leggere un libro… Inoltre, vi ho fatto alcuni errori come la data, che vergogna. Se ritiene il messaggio non adatto lo può benissimo cancellare. Mi scusi di nuovo
Nessun messaggio è inadatto, condividere è sempre un arricchimento. Grazie!
Grazie per lo spunto offerto da questo articolo. Per me leggere è semplicemente necessario come respirare. Ho sempre letto molto sin da ragazzina e poi, avendo studiato Lingue e Letterature straniere, ho ampliato il mio modo di leggere, cercando non solo di divertirmi ma approfondendo gli aspetti tecnici della scrittura (costruzione dei personaggi, uso di dialoghi e descrizioni, forme espressive innovative, difetti e pregi della narrazione ecc. ecc.) analizzando le tematiche presentate, chiedendomi come avrei potuto introdurle in altro modo, allenandomi a creare il mio stile personale. Ho frequentato un corso creativo di scrittura a Manchester e ho letto molti testi specifici dedicati alla scrittura. Ho anche guidato un gruppo di lettura in cui abbiamo analizzato vari libri di narrativa a seconda di differenti punti di vista. Ogni partecipante doveva riferire le proprie impressioni sul libro considerando un aspetto scelto in precedenza: tematiche, personaggi, tempo storico affrontato, tecniche narrative, trame, punti deboli ecc. In questo modo gli incontri non si limitavano a farci dire “mi è piaciuto” o “non mi è piaciuto” per i seguenti motivi ma offrivano un’analisi approfondita e ricchissima di spunti su cui confrontarci e da fare nostri, spesso invitandoci a rivedere l’impressione della prima lettura.
Per me leggere non è solo un momento di divertimento ma un’occasione per crescere nel mondo della narrativa. Seguendo tali criteri ho pubblicato sette libri (romanzi, racconti) e continuo a impegnarmi per dare maggiore impulso alla lettura e incoraggiare i lettori a renderla una forma di apprendimento attiva, personale non solo passiva per passare alcune ore in relax.
Complimenti Marina, davvero, per la tua splendida esperienza. Visto che ti interessa il tema della scrittura creativa hai avuto modo di vedere i contenuti del mio collega Donato Corvaglia sulla scrittura? Riguardo alla lettura hai detto una cosa stupenda che condivido pienamente: leggere è come respirare.
Cosa mai sarebbe la vita senza la lettura?Certamente più povera.La lettura insegna,distrae,diverte,impegna,informa dimentico qualcosa? I miei ricordi incominciano con Salgari ,Dumas, Verne,diversi ed entusiasmanti per la mia adolescenza. Certo oggi la concorrenza è spietata ma
è sempre una grande risorsa leggere.
Cosa ne pensi del fatto che la lettura può cambiare la tua vita, risolvere i tuoi problemi, aiutarti a raggiungere dei risultati, permetterti di vivere una vita stroardinaria?
Buongiorno a tutti! Mi avete dato lo spunto ‘anche’ per generalizzare sulla lettura, grazie. Parto da Alessandro che parla di tv all’inizio del ‘900 (risatina rispettosa) nasce in verità nel ’54 come me e aggiungo che il ‘minimo sindacale’ per ciò che riguarda la lettura parte a fine anni 50/ inizio 60 cioè quando la scuola dell’obbligo ha permesso a tutti di interessarsene. Altra cosa, ho letto più volte che la statistica 47% degli italiani legge almeno un libro all’anno il 53% nessun libro valeva anche prima dell’avvento di internet, quindi stiamo parlando di disinteresse di base e ovviamente ciò non riguarda solo una forte % d’ignoranza (non si deve temere di parlarne, è indiscutibilmente così ♂️) ma anche e soprattutto gli operatori della filiera editoriale che non hanno mai spinto a sufficienza, casomai frenati anche dai famosi poteri forti, come ben si sa almeno fino alla seconda guerra l’ignoranza è sempre stata radicale nel 90% circa delle varie popolazioni e c’era volontà che rimanesse così. Motivo in più per complimentarsi con Alessandro e Donato che cercano di far di tutto per ampliare il numero dei lettori oltreché cercare di vendere di più i ns libri. Secondo un approfondimento della suddetta statistica, a leggere di più sono le donne, e non a caso a che in questa community ci sono più risposte al femminile (scrivo apposta per cercar di pareggiare…) e qui certamente si apre un mondo: assolutamente solo a mio parere, vorrei sottolineare che non si può essere considerati lettori con un solo libro all’anno, diciamo che sotto i tre è solo uno sbirciare. Poi si deve passare alla qualità di ciò che si legge, e forse qui si entra in argomento con Alessandro che parla di letture per passatempo, anche se devo dire che far passare il tempo è l’attività di quasi tutti, internauti estremisti compresi. Probabilmente Alessandro vuole differenziare il passatempo con un più intelligente e utile ‘riempire il tempo’ ma credo che si vada sul difficile quando si sfiora l’intelligenza generale. È già tanto leggere 3 libri per cominciare poi ci vorrebbe un’educazione appropriata fin dalle elementari (ciò che appunto manca). Personalmente ho iniziato anch’io con Salgari e romanzi o romanzetti d’azione e di avventura (Sonia parla di strazio per contenuti violenti o terroristici, ma rispecchiano la realtà… io, da uomo ma soprattutto come Sandro, cioè parlo solo per me stesso, non potrei leggere pagine struggenti o commoventi fino alle lacrime, lo lascio tranquillamente all’emotività femminile e a quella delle persone più sensibili, quindi è giusto che ci siano libri di ogni genere o degenere…) quindi sono passato a molta storia, un altro passo è stata la conoscenza di libri più introspettivi e che aiutano a pensare, cito psicologia sociale. Negli ultimi anni vivo in Serbia in ‘prepensionamento’ rilassato e ci tengo a dirvi che poco dopo i 50 sono rimasto coltissimo da Storia della letteratura greca, pensavo a un mattone (non acquistato ma ricevuto con punti al distributore ) invece ragazzi… sullo sfondo dei primi scrittori a tichi è sempre presente la storia di Atene, Sparta, i persiani, l’Ego ecc ecc una meraviglia per i miei interessi letterari e di cultura generale. Ciò mi ha portato all’idea di leggere varie introduzioni alla filosofia poi per gradi mi ci sono avvicinato e, senza esagerare, sono entrato in un’altra dimensione. Mi sono conosciuto meglio e ho a quesito parecchio buonsenso, prendo decisioni che mi piacciono e questo grazie a che e molto alle famose buone letture. Ho avuto tanto tempo a disposizione? Innanzitutto ho saputo ritagliarmi il tempo libero per riempirlo a piacimento e poi, dai diciamocelo ( come dice simpaticamente La Russa…) volendo un’ora al giorno per migliorarci ce l’abbiamo tutti… Mi fermo qua altrimenti diventa un altro libro Ciao. Sandro
Ciao Sandro ti ringrazio di cuore per il tuo lungo intervento. Hai colto il cuore del mio intervento: puntare ad ampliare il numero dei lettori insegnando un nuovo modo di leggere, non per intrattenimento, ma per uno scopo, per il miglioramento di specifiche aree della vita, per il raggiungimento di uno scopo, per la crescita personale. Lo scopo crea motivazione, i progressi spingono motivazione, i risultati spingono a leggere sempre di più. E non c’è niente di più efficiente di un libro per cambiare la propria vita.
Ciao Alessandro e Donato, potreste fare un libro di tutti questi commenti e altri che avete ricevuto… Titolo mirato e via che andiamo