9 cose che devi sapere prima di Pubblicare un Libro con Amazon KDP
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Da appassionato lettore quale sono voglio provare a smontare ogni singola argomentazione e apprendere il giusto mindset e il giusto comportamento per rendere la lettura una parte fondamentale della propria routine e migliorare la vita grazie ad essa.
Posso condividere con te queste riflessioni perché anch’io ho fatto parte per lungo tempo di questa schiera di mentitori seriali. Anch’io per lunghi anni ho raccontato a me stesso e agli altri che sì, leggere è importante, leggere è bello, leggere è meraviglioso, ma proprio non ci riuscivo perché non avevo abbastanza tempo.
I motivi addotti per la mancanza di tempo generalmente cambiano in base alla fase della vita in cui un lettore si trova: non ho tempo perché a scuola mi riempiono di compiti, non ho tempo perché lavoro tanto e quando torno a casa devo riposarmi, non ho tempo perché ho dei bambini piccoli che mi assorbono completamente, etc.
Ti confesso che ho utilizzato anch’io tutte le scuse sul tempo per mostrare agli altri che amavo la lettura ma ero troppo impegnato per dedicarle del tempo. Ma in fondo stavo solo mentendo a me stesso.
Se ora stai sorridendo o ti sei fermato o fermata per pensare all’ultima volta che hai utilizzato una di queste scuse, allora significa che anche tu come me, stai mentendo a te stesso.
Posso dirti queste cose perché so cosa significa fare i conti con questa scusa ed essere poi in grado di trovare il tempo. Come? Ecco una dato: ho letto il maggior numero di libri all’anno proprio nel momento in cui avrei dovuto aver meno tempo a disposizione, quando cioè mi sono sposato con una donna meravigliosa e sono diventato padre di due bellissimi figli!
Nel momento in cui la maggior parte delle persone crede che non ci sia più tempo disponibile oltre ai figli e al lavoro, io ho realizzato le migliori performance di lettura e ho letto i migliori libri della mia vita, garantendo allo stesso tempo l’impegno totale e la totale dedizione come marito, padre e imprenditore.
Ho smesso di mentire a me stesso sulla mancanza di tempo e ho creato il mio tempo.
Quando apriamo gli occhi al mattino, iniziamo la giornata tutti con la stessa quantità di tempo, ricchi e poveri, uomini e donne, adulti e bambini. Ci sono però persone che nella stessa quantità di tempo a disposizione riescono a fare cose incredibili e altre che sprecano il loro tempo in una lunga serie infinita di attività prive di valore.
Il tempo, quindi, non è un problema, il tempo non ci manca e non è necessario aggiungere altro alle 24 ore che abbiamo tutti a disposizione. Si tratta di imparare a gestirlo. La mancanza di tempo è un mancanza di organizzazione della propria vita e un problema di produttività.
Per smontare la scusa della mancanza di tempo devi iniziare a comprendere dove impieghi il tuo tempo. Il meccanismo è lo stesso che utilizzi per i tuoi soldi. Se non riesci ad arrivare a fine mese o non riesci a risparmiare ed investire devi capire come impieghi le tue risorse e per farlo devi tracciare ogni singolo movimento. Allo stesso modo devi procedere con le tue abitudini. Ciò che non riesci a quantificare non puoi controllare.
Traccia per una settimana o due come impieghi il tuo tempo, non solo in macro-attività (lavoro, famiglia, sport etc.) ma scendendo nel dettaglio. Usa una delle migliaia di app a disposizione o un diario tradizionale. Qualsiasi strumento deciderai di utilizzare registra in che modo impieghi le 24 ore che hai a disposizione ogni giorno per almeno due settimane.
Per leggere 50 libri all’anno è generalmente sufficiente leggere appena 30 pagine al giorno. Per leggere 30 pagine al giorno hai bisogno di circa 30-40 minuti, dipende dalla complessità dell’opera. 30 minuti su 24 ore, sono un numero irrisorio, imbarazzante.
Secondo lo studio Report Digital 2020 gli italiani spendono circa 6 ore online. Queste 6 ore sono distribuite tra:
1h e 57 minuti sui social media
3h e 7 minuti su smart TV o piattaforme di streaming
1h e 1 su piattaforme di streaming musicale
49 minuti online su piattaforme di gaming
Riducendo di appena il 10% tutte queste attività hai già ricavato i 36 minuti necessari per leggere 50 libri all’anno. Se riuscissi a spingerti oltre eliminando o dimezzando il tempo trascorso online potresti leggere oltre 200 libri all’anno.
Sto volutamente esagerando per farti capire come la mancanza di tempo non può essere una scusa utilizzabile per non leggere o per rinunciare o rimandare qualcosa di importante nella vita.
D’ora in poi analizza le tue abitudini, traccia il modo in cui utilizzi il tempo e decidi consapevolmente di ridurre delle attività e impiegare quel tempo nella lettura finalizzata al raggiungimento di uno scopo.
Leggere costantemente ogni giorno dei libri che hai selezionato per raggiungere determinati obiettivi, cambierà radicalmente la tua vita, come ha cambiato la mia. Inizia gradualmente e sii costante e abbi pazienza. La legge naturale dell’interesse composto farà il resto.
Leggere migliora la vita, non perdere questa opportunità. Inizia subito.
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Caro Alessandro, mi sono rovinata la vista a furia di leggere. Ho iniziato a cinque anni e ora alla soglia dei 70 non ho ancora smesso. È come respirare, non posso farne a meno.
Ciao Nicoletta spero di rovinarmi la vita anch’io come te alla tua età per lo stesso motivo!
E bravo Alessandro. Hai letto il mio post ed hai risposto. Allora passiamo al problema successivo: la scelta dei libri da leggere. Non ci sono più i filtri delle case editrici e non sappiamo su cosa orientarci. Io uso il passaparola e sperimento. Non sempre è un successo.
Grazie e buona lettura. Enzo Galastri.
Ciao Enzo grazie per la domanda, hai toccato uno dei temi più cari per me: lo scopo. Leggere per uno scopo libererà la tua voglia di leggere e le emozioni che ne scaturiranno. Prova ad elencare gli obiettivi che hai nella vita o le aree delle vita in cui vorresti migliorare, studiare, approfondire, crescere, etc. Una volta fatto questo esercizio, prova a cercare dei libri che ti possano aiutare, avvicinare, illuminare su questi aspetti. Vedrai la magia che ne scaturirà.
Grazie Alessandro, chi ha la pretesa di cimentarsi con la scrittura di un romanzo e non ama leggere è come chi si accinge a progettare la costruzione di un ponte senza essere ingegnere. Personalmente leggo da quando avevo 13/14 anni e continuo anche ora che ne ho 79. Sto leggendo L’ombra dello scorpione di Stepfen King (1167 pagine). Posso assicurare che, l’amore per la lettura ha contribuito molto ad avvicinarmi alla scrittura di poesie e racconti e quindi anche di un libro pubblicato con voi che ringrazio di cuore.
Sono d’accordo con te Gaetano e ti capisco benissimo. Citando Giulio Monzi “Ua persona che vuole esser eletta ma lei non legge, è una persona che vuole essere amata senza amare”. Questa frasa meravigliosa esprime in una sola frase l’intima connessione tra lettura e scrittura che anche tu hai espresso così profonda.
Gent.le Alessandro
Mi sono divertita a leggere la tua mail , i tuoi consigli e le tue osservazioni sono senz’altro utili, non tanto per me che ho imparato a leggere a 4 anni e non ho mai smesso, poi per carattere, non mento neanche sotto tortura, dunque meno che mai a me stessa; ho scelto poi un lavoro che mi ha consentito di tuffarmi nella lettura e trasmettere agli alunni questa passione che poi è, a mio avviso , il miglior modo di stare al mondo ; leggere è conoscere, dunque è assolutamente indispensabile ! Questo è il messaggio che spero, di aver trasmesso in maniera chiara ed inequivocabile alle mie figlie,innanzi tutto, e agli alunni (Ho insegnato per 40 anni, Letteratura italiana, latina, e storia del cinema) ai quali ho insegnato a leggere anche tanto cinema e tanta letteratura ad esso legata, per esempio, ma è solo un esempio, non un alibi nè una scorciatoia. Grazie del pensiero e buona serata
Grazie Iolanda per averlo condiviso!
Signore Alessandro, sono sicura che Lei ha ragione! Il finto tempo a volte inganna il tempo reale e ci fa dimenticare quanto ne abbiamo veramente per poter fare molte cose come; il tempo prezioso dedicato a leggere di qualsiasi tipo che ci attira, stimola o ci istruisca. Quando i miei bambini erano piccoli ogni sera gli leggevo storie di fiabe a non finire… Che nostalgia…
Bravissima Sonia, i lettori nascono e si coltivano nelle mura domestiche e nell’infanzia. Hai fatto un lavoro straordinario di cui il mondo ti ringrazia. Ogni nuovo lettore è un seme per l’umanità.
E’ gentile Signore Alessandro e mi sento arrossire un poco sulle guance. Mio marito, giapponese è una persona che ama stare dalla mattina alla sera in biblioteca e adora leggere, e non smette mai di istruirsi. I comuni giapponesi hanno istituito biblioteche per far sì che i bambini; piccoli, delle scuole elementari, medie e superiori, si abituino a leggere e usarli per aumentare la conoscenza! Molto spesso e con responsabilità, i genitori li prestano per farli studiare a casa e dopo un limite di tempo li restituiscono. Adoro moltissimo questo sistema e avrei desiderato con tutto il cuore che anche in Italia esistesse, ma purtroppo conosco a perfezione l’irresponsabilità dell’italiano e che sarà difficilissimo poterlo realizzare. Quindi, come può immaginare, quando ero studentessa della pittura rinascimentale ero sempre in libreria a leggere in piedi per un breve di tempo perché a quel tempo era vietato leggere, e in seguito, andavo alla biblioteca comunale e ci stavo quasi tutto il giorno perché dovevo scrivere pagina dopo pagina ( non potevo assolutamente toccare io, le pagine preziose del libro) ciò che dovevo imparare sulla pittura fiorentina!!
Che bellissimo racconto e che meravigliose esperienze, grazie per averle condivise con noi Sonia.