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Quando cerchi informazioni su quanti personaggi inserire in un romanzo, ognuno avrà un’idea diversa, perché in effetti non esiste una regola precisa.
Pensa ai più famosi classici della letteratura russa, che hanno pagine su pagine di nomi di personaggi da imparare ancora prima di iniziare il libro.
Ho sempre provato a saltarli a piè pari, ma durante la lettura del mattonazzo ero costretto di volta in volta a tornare indietro, per capire chi diamine fosse un certo “Bulkacov Petrionich”, o un certo “Dimitri Nubokov”.
Onestamente? Non fa per me…
Per questo ti dico come la penso io.
A me piace un’esperienza di lettura che sia subito immersiva, in cui sono immediatamente coinvolto nella trama, senza dover pensare di ricordare chi è chi.
De gustibus. Quindi, quando ho deciso di scrivere Crisalide, il mio primo romanzo, mi è venuto quasi naturale non eccedere nel numero di personaggi.
Non mi sono imposto di gestire la storia in questo modo, semplicemente ho pensato che fosse giusto non esagerare.
Avere un numero “giusto” di personaggi non solo ti facilita il compito, ma ti permette di fare a ciascuno di loro maggiori caratteristiche e dimensionalità.
Siamo i padroni del nostro mondo. [link al contenuto siamo i padroni del mondo], possiamo far apparire e scomparire le persone quando ne abbiamo bisogno.
Un trucco che ho imparato e che voglio condividere con te è questo:
Quando introduci un personaggio, fornisci al tuo lettore uno o due dettagli riconoscibili e davvero sorprendenti, in modo che il lettore possa dire “Oh, quello è il tipo con la cicatrice”, oppure “oh, questa è la fumatrice accanita”.
Sono cose facili da ricordare e da visualizzare.
Al contrario, se non è importante che il lettore ricordi un personaggio in particolare, una “cometa” nella trama che passa e non torna più, allora evita troppe informazioni o dettagli.
Pensa in questo senso come se stessi dipingendo.
Quando devi descrivere questo tipo di personaggi, dipingili dando giusto un contorno, una bozza di colore, in modo che cia sia questo come messaggio celato al nostro lettore:
“Non è su di lui che ti devi concentrare”.
Inoltre, facendo uno schizzo approssimativo di questi personaggi, ti permette di dare maggiore risalto a quelli principali, che invece verranno dipinti con il massimo dei dettagli…
Quindi, ogni volta che puoi, aiuta il tuo lettore a capire cosa è davvero importante per lui e cosa non lo è.
Quando scrivi, non fai altro che tracciare delle piste. Che siano buone o cattive, questo lo deciderai tu.
Se ad esempio i nostri lettori rimangono confusi, siamo noi che dobbiamo confonderli perché lo vogliamo, non perché non si ricordano certi dettagli o addirittura certi personaggi.
C’è una grande differenza tra confusione e suspense. Dovrai padroneggiare al meglio questi concetti.
Se ti interessa approfondire l’argomento, abbiamo affrontato il tema della suspense qui.
Quando popoli il tuo mondo di personaggi, la prima cosa che devi cercare di fare è quella di creare personaggi che abbiano idee totalmente opposte.
Ti faccio un esempio:
Edmond Kirsch (personaggio del romanzo Origin di Dan Brown) è un genio, e ateo che pensa che la chiesa faccia solo danni enormi.
Contemporaneamente Dan Brown ha creato il vescovo Valdespino che, al contrario, è assolutamente convinto che il mondo senza religione sarebbe terribile.
Ecco un sano esempio di conflitto.
Quando creiamo conflitto fra personaggi dalle idee opposte,questo ci consente di gestire entrambi i lati dell’equazione.
Non solo, ci permette anche di creare dei personaggi con una forte prospettiva.
Quando introduci un personaggio che è ateo e un personaggio che è un devoto cristiano, hai fatto una promessa al lettore:
“Queste due persone hanno due binari ben tracciati, un destino segnato, e andranno avanti così nel corso di tutta l’avventura. Non devi fare altro che sederti e goderti lo spettacolo”.
Questo è quello che diciamo al lettore.
Al contrario, se crei due personaggi che la pensano allo stesso modo, non c’è alcuna tensione.
Quando crei i personaggi che dovranno popolare il mondo da te ideato, cerca di metterci degli estremi opposti. Anche questo aiuta a creare tensione.
Un altro trucco che può fare molto per te in questa fase di creazione del personaggio è lo sviluppo delle relazioni precedenti.
Ti faccio un altro esempio, sempre preso dal libro di Dan Brown.
Ci sono due personaggi: Robert Langdon, professore universitario, e Katherine Solomon, esperta in scienze noetiche.
Quando i due si incontrano, non sono degli estranei, perché al college sono stati amanti.
Ora tutti sappiamo com’è imbattersi in una vecchia fidanzata o fidanzato dopo tanti anni.
Tutte queste emozioni portano con sé questo bagaglio, e possiamo usarlo per far immedesimare ancora di più il nostro lettore.
In questo modo verrà trasportato da queste emozioni, perché è molto probabile che anche lui avrà avuto vecchie storie d’amore (di cui magari desidera segretamente un remake).
Torniamo all’esempio di Origin. Il professor Langdon e Kirsch si conoscono già, il lettore lo apprende subito e la loro è stata una relazione tra professore e studente.
Una relazione assolutamente comunque in cui il lettore può facilmente identificarsi.
Creando questo comune denominatore tra lettore e personaggi, riuscirai sempre a portare dentro un bagaglio emotivo ed esperienziale in grado di coinvolgere i tuoi lettori.
Come scrittore non dovrai fare praticamente nulla, se non stimolare l’immaginazione dei tuoi lettori a tua vantaggio, ogni volta che vorrai.
Scrivere facendo in modo che il nostro lettore farà gran parte del lavoro insieme a noi, questa è la parte più intrigante dello scrivere romanzi.
Il tuo compito quindi è mettere su una struttura con dei punti di interesse, poi sarà l’immaginazione dei lettori a fare “il lavoro sporco” e creare tutti i collegamenti.
Mettiamolo così: quando scrivi un romanzo, non stai scrivendo solamente un romanzo, ma stai scrivendo un milione di note e ogni persona le legge in un modo diverso.
Immagina il tuo personaggio in un modo diverso.
Immagina le ambientazioni in modo diverso.
Quando tutti hanno iniziato a leggere Harry Potter, tutti hanno immaginato Harry a modo loro.
Solamente con l’uscita del film abbiamo iniziato ad immaginarlo con le sembianze di Daniel Radcliffe, l’attore che lo ha interpretato.
Quindi per me questa idea di creare una storia in funzione di un partner (il tuo lettore), significa che il tuo lettore farà molto del lavoro per te.
Il tuo compito è semplicemente aiutarli.
Aiutali a immaginare questa storia. Dagli solo le corrette indicazioni per passare da un punto a quello successivo e portare la loro immaginazione a riempire tutti gli spazi vuoti.
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