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Se hai intenzione di scrivere un libro, ma il passo ti sembra troppo grande e difficile da fare, non scoraggiarti, puoi iniziare con qualcosa di più “semplice” senza perdere l’opportunità di metterti alla prova.
Scrivere un racconto potrebbe essere per te l’opzione perfetta, cosa ne pensi?
È raro che chi inizia a correre riesca già a concludere una maratona, di solito si passa prima dalle gare da 10 km poi le mezze maratone… e poi si scrive il romanzo.
Le gare da 10 km presentano tutti i tipici ostacoli della maratona, ma in versione ridotta e per tempi è più brevi, così come i racconti presentano molti degli ostacoli, dei dilemmi e delle domande che si affrontano quando si è alle prese con i romanzi.
Per scrivere una storia breve, o un racconto, bisogna allo stesso modo padroneggiare tutti gli elementi della scrittura, ma la gestione di una storia breve è più alla portata se si è all’inizio, come in una corsa da 10 Km appunto.
Iniziamo dal principio.
I racconti hanno forme e dimensioni diverse:
Esiste davvero un mercato per un racconto di 7.000 parole (circa 30 pagine di manoscritto a doppia spaziatura)?
Sì.
Lo so, ora ti starai chiedendo a quante pagine corrispondono. Scegliendo come unità di misura una cartella, cioè un foglio da 1800 battute, avremo:
Racconto: da 4 a 10 cartelle.
Racconto lungo: da 11 a 50 cartelle.
Romanzo breve: da 51 a 150 cartelle.
Romanzo: da 150 cartelle.
Esiste un mercato florido anche per le Micro Storie (flash story), quelle inferiori alle 1000 parole, meno di 4 pagine per intenderci, e se pensi che non hai tempo per misurarti con simili sciocchezze, ti dico solo questo:
Quella che segue sembra essere stata attribuita ad E. Hemingway ed è comunque diventata memorabile oltre che il più valido esempio di flash story
Vendo: scarpine da neonato, mai indossate.
[Pausa di riflessione]
Ce lo siamo detti tante volte in questo blog, scrivere è un arte, e ha bisogno delle sue regole a prescindere dalla lunghezza di quello che vogliamo scrivere. Dunque, anche scrivere un racconto è un’arte, ecco il motivo per cui ho pensato a questa guida completa.
Leggine tantissimi di libri, specialmente i classici .
Prendi confidenza con questo genere familiarizzando con i migliori. Guarda, valuta, analizza gli esperti, quindi prova ad emulare il loro lavoro.
Presto imparerai quello che serve per scrivere un racconto e per iniziare a sviluppare anche il tuo stile.
Molte delle abilità di cui hai bisogno possono essere apprese attraverso l’osmosi .
Da dove iniziare? Hai l’imbarazzo della scelta, te ne suggerisco alcuni…[sono link affiliati]
Il bazar dei brutti sogni – Stephen King
Venti storie brevi e perfette, che affrontano temi esistenziali, introdotte ciascuna da un commento dell’autore sulle motivazioni che lo hanno portato a scriverle.
Disordini sentimentali. Nove storie d’amore più una di Pino Corrias
Storie vere estratte dal grande romanzo della vita. Un libro profondo ed al tempo stesso leggero. I racconti affrontano vari aspetti dell'”amore” inteso nella sua accezione più ampia. Amori più o meno distorti, dolorosi, raccontati con occhio cinico, ma empatico. In ogni racconto vi è sullo sfondo il personaggi protagonista del racconto successivo, così da comporre un ciclo alla fine del libro.
La donna che scriveva racconti, di Lucia Berlin
Lucia Berlin è un’incantevole narratrice di storie quotidiane. Spesso la si paragona a una grandissima della letteratura breve come il premio Nobel Alice Munro, ma Lucia Berlin ha un senso dell’umorismo più sviluppato, ed è meno enigmatica.
I racconti di Daniele Del Giudice
Qui vengono raccolti tutti i suoi racconti usciti in volume e alcuni racconti meno noti, fra i quali due inediti.
Ricorda, probabilmente non inizierai con qualcosa di sensazionale, ma ciò che imparerai leggendo, così come ciò che imparerai scrivendo, dovrebbe darti sicurezza, questo ti metterà sulla buona strada.
I racconti più efficaci evocano emozioni profonde nel lettore.
Cosa li muoverà? Le stesse cose che probabilmente ti commuovono o ti provocano emozioni forti:
Va da sé che c’è una drastica differenza tra un romanzo di 450 pagine e 100.000 parole e un racconto di 10 pagine e 2000 parole.
In un racconto breve devi confezionare un colpo emotivo e raccontare una storia avvincente con un inizio efficace, una parte centrale e una fine – con circa il 2% del numero di parole di un romanzo.
Naturalmente, ciò limita drasticamente il numero di personaggi, scene e persino punti della trama.
I migliori racconti brevi di solito comprendono solo una breve parte della vita del personaggio principale, spesso solo una scena o un incidente scatenante che deve anche sopportare il peso della tua premessa più profonda, del tuo tema o di ciò che stai veramente cercando di dire.
Come puoi immaginare, anche in un racconto l’incipit è cruciale così come lo è in un romanzo. Quindi usa lo stesso approccio di base:
Metti il tuo personaggio in guai terribili sin dall’inizio.
Ovviamente, guai terribili significano qualcosa di diverso per generi diversi.
Non perdere tempo a preparare la storia. Vai avanti.
Dì al tuo lettore quel tanto che basta per farlo interessare al tuo personaggio principale, quindi arriva al problema, alla ricerca, alla sfida, al pericolo, qualunque cosa sia che guida la tua storia.
Non hai lo spazio o il tempo per tornare indietro o per coprire l’intera storia di un personaggio.
Non sprecare un paragrafo per descrivere una mattina d’inverno.
Ma aggiungi quel po’ di dettagli sensoriale nella narrazione mostrando il tuo personaggio che si copre il viso con la sua sciarpa contro il vento gelido.
Questo è un must. Abbassa il sipario con un acuto che deve restare impresso.
In un racconto breve questo deve essere un must, perché il finale a effetto ha il potere di lasciare quell’alone di forza, quella scia di profumo, come durante un breve passaggio, ma che è in grado di restare ben impresso.
Quando hai finito di scrivere la tua storia, il vero lavoro è appena iniziato.
È il momento infatti che tu diventi un feroce editor di te stesso.
Una volta che ti ritieni soddisfatto del flusso della tua storia, concentrati su grammatica, punteggiatura, costruzione della frase, scelta delle parole , eliminazione dei cliché, ridondanze, ecc.
Tutta la scrittura è riscrittura. E ricorda, stringere quasi sempre aggiunge potenza. Ometti le parole inutili.
Esempi:
Il sole gli bruciava il viso, che grondava sudore per il caldo
Jim entrò dalla porta aperta e si sedette su una sedia .
Impara a tagliare e concediti la migliore possibilità di scrivere racconti che catturano il tuo lettore, buona scrittura!
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BUON GIORNO.
Grazie per la tua informazione (un termine che preferisco usare al posto di insegnamento) che trovo utilissima tanto è vero che la sto salvando su un word per stamparlo e leggermelo quando ho del tempo serenamente disponibile. Ciao e buona domenica anche a te.
Saluti
Pietro
ciao Pietro, e fai benissimo lungi da me dal voler “insegnare” non sono nessuno io per poterlo fare…studio, raccolgo spunti, informazioni e dettagli e amo ordinarli e condividerli con voi 🙂 a presto e grazie !
Ciao Donato, com’è bello leggerti in questa mattina di metà ottobre. Il tuo scritto mi ha fatto sorridere di soddisfazione, trovandolo oltremodo interessante e molto applicabile. Amo scrivere racconti brevi, di getto; trasferendo sulla carta le mie emozioni.
Leggerò sicuramente i titoli che consigli. Grazie.
ciao Claudia e com’è bello leggere il tuo commento! Grazie infinite e continua a seguirci!
Esattamente come dici ….. un racconto breve …potrebbe essere … un biglietto da
“ visita “ per un nuovo autore da presentare ? “Stun ….. pteeeeee”
esattamente Pietro, il racconto breve potrebbe essere un ottimo, perfetto e potente nostro biglietto da visita!
In che senso “un biglietto da visita” Donato?
Perché dici perfetto e potente?
Intendi che potremmo metterlo nella nostra pagina o profilo?
O intendevi che potremmo farne qualche altro uso a scopo promozionale? E se sì, come?
Mi interessa tantissimo questo argomento perché avrei dei racconti che mi piacerebbe usare per presentarmi e vedendo la risposta che hai dato a Pietro mi è nata la curiosità
Grazie mille! perdona la raffica di domande
ciao Sabina, nel senso che il racconto breve se scritto bene può essere un biglietto da visita perfetto ed efficace. Intendo che potresti usarlo come gancio per offrirlo gratis o acosto scontatissimo in ebook e far “saggiare” la tua scrittura, come un pezzo gustoso da offrire ai lettori ed invogliarli a leggere poi i romanzi successivi. Oppure ancora si potrebbe usare il racconto breve come esca e farlo scaricare gratuitamente in cambio del contatto email…
Grazie.Io scrivo racconti brevi ,i tuoi suggerimenti sono utili .Purtroppo il genere non riscuote grande successo, sebbene alcuni autori siano di chiara fama. Non è forse un racconto breve “Il vecchio ed il mare?”Se mi suggerisci un modo per promuovere i miei racconti brevi ne sarò felice.
ciao Luana, sono d’accordo con te, è la modalità “Serie tv” che sta stravolgendo anche i canoni letterari allora tutti a scrivere mattoni da 500 pagine in serie…questa non è letteratura, molti dei libri che ho commentato nella rubrica che trovi sulla community di youcanprint su facebook sono libri con meno di 200 pagine e sono capolavori. Il racconto breve si promuove come un racconto lungo o un romanzo, stai seguendo i video settimanali gli Strumenti per gli scrittori? Li settimana in settimana sto parlando di come fare la promozione…
Interessante l’iter per scrivere un racconto. Molte volte, quando un fatto reale ci scuote profondamente e si vuole raccontarlo, si butta giù come viene ma poi limarlo e costruirlo di nuovo porta via molto tempo. Io sono una persona che scrive di getto con il cuore in mano e non mi va poi di stare lì tanto tempo a correggere e cancellare e spostare o altro. Quindi mentre scrivo già correggo perciò poi di solito ho poco da modificare o da migliorare. Spero, ripeto spero, che i miei racconti siano empatici o per lo meno scorrevoli e piacevoli.
ciao Daida grazie come sempre per i tuoi commenti. Certamente prendere spunto dalla vita quotidiana è il massimo che può succederci. Quindi fai benissimo, ovviamente anche la riscrittura deve avere un ruolo importante, questo come regola di base, ma ovviamente sta ad ognuno di noi scegliere 🙂
Ciao Donato, sono perfettamente d’accordo. Io ho iniziato dalle poesie e dai racconti, visibili a tutti, nel sito Oggi Scrivo, nell’area a me riservata. Da uno dei racconti (Il viaggio di Ibrahim) ho poi tratto spunto per scrivere il mio libro Esseri Umani, pubblicato tramite Youcanprint che mi ha aiutato moltissimo nel realizzare il sogno della mia vita. Condivido anche il concetto che sia l’abitudine a scrivere (ma anche a leggere) che può consentire di prendere coscienza della possibilità di cimentarsi con la scrittura di un romanzo. Buona giornata
ciao Gaetano! Grazie per il tuo commento è molto prezioso per noi, parli di realizzazione di un sogno, ed è proprio quello per cui ogni giorno ci battiamo qui a Youcanprint! Buona giornata a te e continua a seguirci…
Io mi sono iscritta al gruppo ma non ho mai ricevuto i due libri omaggio!
Sicuramente ci sarà un passaggio che non ho capito
Attendo istruzioni
ciao Rosanna, scrivimi su [email protected] cosi posso inviarteli subito! Grazie e a presto, Donato
Ciao Donato,
Hai ricevuto il mio commento?
Mi puoi confermare se è arrivato?
Grazie
ciao Maria Teresa ,no mi dispiace deve essere sfuggito?
Ciao Donato,
giusto per non lasciare un vuoto non voluto da entrambi, nel mio commento ti ringraziavo per i tuoi consigli di lettura, di cui farò tesoro, considerata la mia propensione al racconto breve.
Quando ho iniziato a scrivere mi sono lasciata ispirare, tra gli altri, da Pontiggia, Tabucchi, Serrano, De Giovanni (Le solitudini dell’anima).
Mi piace condividere con chi legge quanto afferma G. G. Marquez (Dodici racconti raminghi), quando nel 1974 si accorge che il suo libro sarà una raccolta di racconti brevi:
“Mi accorsi che stavo stancandomi più che se fosse stato un romanzo. Lo sforzo di scrivere un racconto breve è intenso quanto cominciare un romanzo. Perché nel primo paragrafo di un romanzo bisogna definire tutto: struttura, tono, stile, ritmo, lunghezza, e talvolta persino il carattere di qualche personaggio. Il resto è piacere di scrivere, il più intimo e solitario che si possa immaginare. Il racconto non ha inizio né fine: viene o non viene.”
Non meno interessante quanto precisa Maurizio De Giovanni: “Il racconto è paragonabile a una struttura, è un manufatto come il romanzo, ma serve soltanto a supportare l’ultimo rigo, tenere tutta quanta un’aspettativa da sovvertire alla fine (vedi “Sentinella”, di F. Brown).
La brevità non è dunque sinonimo di semplificazione e di semplicità, ma di intensità.
Ancora grazie Donato per tutto
A non perderci più
ciao Maria Teresa, grazie il tuo commento da tantissimo valore, bellissime le citazioni di De Giovanni e Marquez… grazie a te!
Grazie Donato, proverò subito. I tuoi consigli sono preziosi e anche se non sempre riesco a leggerti o ascoltarti, quando riesco trovo sempre nuovi stimoli per scrivere. Io provo a scrivere racconti brevi, ma mi affeziono troppo ai miei personaggi e così scrivo racconti lunhji o romanzi. Mi manca, al momento, il tempo di riorganizzarli bene per inviarli a youcanprint, ma prima o poi… ce la farò! Intanto continuò a leggerti.
A presto
ciao Ilaria, e fai benissimo 🙂 tutti i contenuti che scrivo sono nel blog sempre a tua disposizione o nella community su Facebook, quando vuoi puoi scrivermi su [email protected] a presto!
Il fiume e l’oceano, Donato questa volta sei stato grande, mi hai fatto emozionare, due volte; perché sono dei versi bellissimi, e perché come stimolo credo siano il massimo. E vero sto passando un brutto momento, senza essere patetico per tanti motivi, ma più che altro perché non vedo risultati. Grazie della poesia, e grazie per aver provato a stimolarmi.
Ciao Giuseppe, grazie mille è quello che intendevo fare. Sono contento di aver centrato l’obbiettivo,resto sempre a tua disposizione, un caro saluto e non mollare!
Donato