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Bibliografia Charles Dickens: l’elenco dei libri pubblicati

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Charles Dickens è stato uno scrittore molto prolifico, soprattutto se si prendono in considerazione anche tutti i suoi articoli scritti durante le collaborazioni con i giornali e riviste nonché la corrispondenza. Di seguito vengono elencati i suoi romanzi, i racconti e gli altri scritti che lo hanno reso celebre. Va sottolineato che si riportano esclusivamente i titoli in italiano, che non sempre corrispondono all’originale inglese.

I romanzi più celebri di Charles Dickens

Il Circolo Pickwick (1836-1837)

Alcuni dei romanzi di Charles Dickens sono capolavori di letteratura e hanno saputo aprire la strada a un nuovo genere, quello del romanzo sociale. Tuttavia, la sua prima opera ha un carattere completamente differente.

Il Circolo Pickwick, infatti, è una sorta di diario di viaggio del Signor Samuel Pickwick e dei suoi amici che attraversano l’Inghilterra durante il primo Ottocento raccontando di situazioni paradossali e bizzarri personaggi. Illustrato da Robert Seymour, il romanzo uscì a puntate sul Morning Chronicle ed è il primo grande successo di Dickens.

Le avventure di Oliver Twist (1837-1839)

Primo vero romanzo di critica sociale di Dickens, Oliver Twist esce a puntate sulla rivista Bentley’s Miscellany. Racconta le avventure di un bambino orfano, evidenziando le difficoltà che i tanti bambini senza genitori o in condizioni disagiate, vivevano nella Londra Vittoriana. Ricco di personaggi finemente descritti, Oliver Twist non solo è il primo libro a sfondo sociale, ma anche il primo ad avere come protagonista un ragazzino.

David Copperfield (1849-1850)

Questo romanzo, fortemente biografico, racconta le avventure di un ragazzino accompagnandolo nella fase di crescita fino alla maturità. Si può considerare uno dei romanzi più importanti della letteratura inglese e non solo, apprezzato da tantissimi scrittori, da Tolstoj a Dostoevskij, da Kafka a Joyce.

Tempi difficili (1854)

Ancora un romanzo di critica sociale, Tempi difficili è stato pubblicato a puntate sulla rivista Household Words. Al centro del romanzo vi è la complessità della situazione socio-economica dell’Inghilterra industriale vittoriana, descritta attraverso le storie dei personaggi che si muovono su piani sociali differenti, incontrandosi e scontrandosi durante lo svolgimento della storia.

La piccola Dorrit (1855-1857)

Un romanzo con una protagonista femminile, che da bambina fino all’età adulta si trova a vivere a stretto contatto con la prigione, dapprima a causa dei debiti del padre, poi dell’uomo che ama. Una storia che prende spunto dalle vicende personali di Dickens bambino che lo segnarono profondamente.

Racconto di due città (1859)

Con il Racconto di due città, pubblicato a puntate sulla rivista All the Year Round, Dickens si affaccia al romanzo storico pur mantenendo vivo il tema delle opposizioni sociali tra proletario e aristocrazia. Rappresenta uno dei libri più amati e venduti in Inghilterra e non solo.

Le due città del titolo sono Parigi e Londra: l’ambientazione è quella della Rivoluzione Francese durante la quale si svolgono le avventure dei protagonisti, in un continuo crescendo di tensione, fughe e ricerche.

Grandi speranze (1860-1861)

Anche Grandi Speranze è un romanzo pubblicato a puntate sulla rivista personale di rivista Dickens, All the Year Round. Apprezzatissimo al momento della prima pubblicazione, continua ad essere un classico della letteratura per ragazzi ma non solo.

Racconta la storia di Pip, un orfano che impara a crescere tra le mille difficoltà della vita cercando un posto e una posizione in società. Grandi speranze si caratterizza per avere due finali alternativi, entrambi scritti da Dickens e regolarmente riportati su tutte le edizioni del romanzo.

Romanzi meno noti

Ecco un elenco dei romanzi di Charles Dickens meno celebri:

  • Nicholas Nickleby (1838-1839)
  • Barnaby Rudge (1841)
  • Martin Chuzzlewit (1843-1844)
  • Dombey e Figlio (1846-1848)
  • Casa Desolata (1852-1853)
  • Il nostro comune amico (1864-1865)
  • Il mistero di Edwin Drood (romanzo incompleto) (1870)

I racconti di Charles Dickens

Canto di Natale (1843)

Come tutti i più grandi autori dell’epoca, anche Dickens ha scritto numerosi racconti, alcuni dei quali a sfondo natalizio e per questo solitamente raccolti in cofanetti o tomi unici. Il più celebre è sicuramente il Canto di Natale, che ancora oggi viene regolarmente letto e la cui fama è tenuta in vita anche dalle diverse trasposizioni cinematografiche la prima delle quali già ai primi del Novecento.

Numerose anche le versioni per bambini, con personaggi Disney o con i Muppet, nonché i musical, le trasposizioni teatrali o i fumetti che richiamano la celebre storia dei fantasmi del Passato, del Presente e del Futuro.

Le campane (1844)

Questo racconto fu scritto durante il viaggio di Dickens in Italia e riprende il tema dei viaggi nel tempo, ossia nel Passato, Presente e Futuro.

Il protagonista, infatti, ad ogni suono di campana si troverà in differenti periodi della sua vita e potrà riflettere sul significato dell’amore per la figlia, prossima a sposarsi nonostante le condizioni sociali ed economiche non siano delle migliori.

Il grillo del focolare (1845)

Questo racconto, dall’atmosfera domestica, è uno dei cinque racconti di Natale. Parla di un’umile famiglia, della loro quotidianità e dei consigli che vengono forniti da un grillo saggio che dimora proprio presso il focolare domestico.

La battaglia della vita (1846)

Questo quarto racconto di Natale parla della relazione tra due sorelle, dei loro amori e di come il sacrificio dell’una abbia reso felice la vita coniugale dell’altra.

Il patto col fantasma (1848)

Ancora un racconto di Natale, con fantasmi che concedono desideri e permettono alle persone di ravvedersi dei propri errori proprio prima che giunga il Natale. In questo modo i protagonisti possono redimersi dagli errori passati e rimediare per migliorare non solo la loro vita, ma anche quella delle persone care.

Perdersi a Londra (1853)

Perdersi a Londra non è propriamente un racconto ma una raccolta che unisce due titoli, Perdersi a Londra e Passeggiate notturne. Il primo racconta la notte di un bambino che, per niente intimorito dall’essersi perso tra le strade di Londra, approfitta per conoscere meglio la città.

Il secondo racconto, invece, ha per protagonista un uomo che durante una passeggiata notturna, assiste alle diverse modalità con cui le persone chiudono la propria giornata.

La Casa dei fantasmi (1859)

La Casa dei fantasmi è una raccolta di racconti fantasy che venne pubblicata sulla rivista di Dickens. In realtà non tutti i racconti della raccolta sono stati scritti da Charles Dickens: ben cinque scrittori hanno dato vita alle varie storie di fantasmi presenti in una casa abbandonata.

Racconti di recente traduzione italiana

Il tema del Natale è molto caro a Dickens che scrive anche ulteriori racconti che fanno riferimento a questo particolare periodo dell’anno nonché ai sentimenti e alle emozioni che genera. In Italia, solo recentemente, sono stati tradotti e pubblicati altri racconti di Natale:

  • Il Natale da adulti (1851)
  • Storia di un bambino (1852)
  • Storia del parente sfortunato (1852)
  • Storia di Nessuno (1853)
  • Storia di uno studente (1853)

Saggistica e diari di viaggio

Domenica in tre capi (1836)

Tra i lavori pubblicati da Dickens ci sono anche un saggio e i diari dei sui viaggi. Il primo, ossia Domenica in tre capi (1836) è un pamphlet politico che Dickens scrisse con lo pesudonimo di Timothy Sparks. In circa cinquanta pagine attaccava una proposta di legge che andava fortemente a sfavore delle classi sociali più povere.

Si tratta di un lavoro particolarmente importante perché segna una delle prime opere dell’autore che evidenziando il suo sempre acceso interesse per le condizioni sociali in cui vivevano tantissimi londinesi, in particolare quelli meno abbienti.

Diario America (1842)

Il diario del viaggio in America rappresenta uno scritto di particolare interesse: Dickens annota le numerose tappe del suo viaggio e fa un resoconto dettagliato delle condizioni sociali americane, dei suoi progressi rispetto all’Inghileterra, ma anche degli aspetti più critici. In particolare, Dickens rimase molto colpito dalle condizioni di vita degli schiavi: gli ultimi capitoli del diario sono infatti dedicate a questa tematica.

Impressioni italiane (1846)

Quando si reca in Italia Dickens lo fa per prendere una pausa dalla scrittura ma non può esimersi dallo scrivere lettere e tenere un diario sulle sue impressioni della vita e delle città italiane che visita.

Resta infatti affascinato dal dualismo tra grandezza architettonica e desolazione urbana, nonché dal fatto che la vita quotidiana viene regolarmente tenuta nei pressi di importanti edifici e monumenti antichi. Particolarmente colpito dal caos del popolo e della vita di strada, descrive feste, spettacoli teatrali e i numerosi eventi ai quali partecipa.

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