Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
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La cura e la formattazione del testo sono dei passaggi obbligati anche per chi scrive una tesi di laura. Esiste tutta una serie di norme a cui attenersi per una resa ottimale del testo stampato, e in questo articolo vedremo quali sono quelle generalmente più utilizzate in ambito accademico.
Formato di pagina
Quello adatto alle tesi di laurea è 21×29 cm, ovvero il formato A4, con margini di 3 cm per ogni lato, tenendo conto dello spazio necessario alla rilegatura. La numerazione alternata a fondo pagina potrà essere inserita scegliendo l’opzione “Pagine affiancate” (o “Rispecchiato” su OpenOffice) tra le impostazioni di Layout; i numeri dispari andranno sulle pagine di destra e viceversa. L’interlinea tra le righe può essere anche lasciata come singola, purché si imposti il rientro di prima riga automatico.
I caratteri di stampa ideali sono il Times New Roman o il Garamond, con dimensione 12 pt. E’ bene non utilizzare stroppi stili di carattere, sarà sufficiente aumentare la dimensione di due punti per il carattere dei titoli e limitare il corsivo alle parole straniere, i termini scientifici o ai titoli dei libri nella bibliografia.
Indice
I capitoli andranno numerati e suddivisi in paragrafi e sottoparagrafi. Assegnando ad ogni titolo lo stile di intestazione corrispondente (Intestazione1 per i capitoli principali, Intestazione2 per i paragrafi, ecc…), si potrà impostare in pochi secondi un indice che si aggiorna automaticamente, a mano a mano che la tesi si compone di nuove sezioni. Per creare un indice automatico, vai al menu Inserisci > Indici e Tabelle. Tramite la finestra di dialogo che si aprirà, si potranno modificare gli stili e le varie voci dell’elenco.
Tabelle
Se nella tesi sono presenti grafici o tabelle, ricorda che anche queste vanno numerate progressivamente, in concordanza con l’indice dei capitoli. Nella parte superiore dovranno, quindi, riportare il riferimento al numero di capitolo, seguito da numero di tabella, e un breve titolo. Nella parte inferiore, invece, la fonte da cui sono stati reperiti i dati riportati. Se il numero di tabelle inserite nella tesi è piuttosto corposo, si può pensare di inserire un indice generale dedicato, che segue quello dei capitoli.
Note
Possono apparire a piè pagina o al termine di ogni capitolo, e vanno riportate con un carattere inferiore a quello del corpo del testo (10 pt, se il carattere scelto è di 12 pt). Lo scopo delle note è riportare delle brevi precisazioni o indicazioni al lettore per eventuali approfondimenti, ma senza deviarlo troppo dal tema principale della tesi. Per tanto, usale solo se strettamente necessarie. Semplici riferimenti bibliografici possono essere inseriti, tra parentesi, all’interno del testo stesso.
Per inserire una nota, evidenzia la parola a cui questa dovrà fare riferimento, poi, dal menù Inserisci, clicca sulla la voce “Note a piè pagina”. L’elaboratore di testo aggiungerà automaticamente sia il numero di nota che il link di ancoraggio a fondo pagina.
Citazioni
Estratti da altri testi o dichiarazioni di esperti nella materia che stai trattando ti torneranno molto utili per avvalorare la tua tesi ma, non essendo tua diretta espressione, dovranno distinguersi chiaramente dal resto del testo: separa le citazioni dai paragrafi che le precedono e seguono inserendo una doppia spaziatura; racchiudi tra virgolette o caporali le porzioni di testo che riportano la voce di altri autori; infine, come per le note, cita sempre le fonti.
Bibliografia
L’elenco dei testi citati all’interno della tesi appare di solito nelle pagine finali dell’elaborato. Ogni singola voce deve riportare il nome dell’autore, il titolo del libro, la casa editrice e l’anno di edizione. Se hai utilizzato articoli di riviste, allora, il titolo andrà scritto tra virgolette e il nome della testata in corsivo, seguito dal numero, anno di edizione e numero di pagina in cui appare l’articolo. Nel caso in cui il materiale di riferimento provenga dal Web, allora, andrà aggiunto anche l’indirizzo (Url) del sito da cui è stata reperita l’informazione e la data dell’ultima consultazione.
Ricorda che la chiave di una buona formattazione sta nell’uniformità: una volta impostato uno stile questo dovrà ripetersi lungo tutto testo, senza stonature.
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