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Considerato di grande spessore e valore culturale, molto noto in tutto il mondo per il suo prestigio, il premio “Strega” è un riconoscimento letterario conferito ogni anno a un autore o autrice di un’opera di narrativa scritta in lingua italiana, in relazione a dei libri pubblicati dallo scrittore in Italia tra il 1° marzo dell’anno prima e il 28 febbraio dell’anno in corso.
Ma come funziona il premio “Strega” e quale è stato il vincitore del concorso 2020? Prima di scoprirlo vediamo qualche accenno sull’origine di questo particolare e famoso premio del mondo della letteratura italiana.
La nascita di questo prestigioso premio risale all’anno 1947: l’iniziativa fu lanciata a Roma e prende il nome dal liquore della famiglia fondatrice: il liquore Strega. Nel corso di quello stesso anno, per la prima volta, il premio fu dato a uno scrittore autore di un testo del 1947, “Il Tempo di uccidere”, pubblicato dalla casa editrice Longanesi. Si tratta di Ennio Flaiano.
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Per poter partecipare al concorso che li conduce a questo prestigioso premio, gli autori devono seguire un iter ben preciso: innanzitutto, come sopra accennato, è fondamentale che l’opera letteraria di narrativa sia stata pubblicata per la prima volta tra il 1° marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.
Al concorso possono partecipare anche gli autori che negli anni precedenti hanno già vinto il prestigioso premio, ma devono aspettare almeno tre anni prima di potervi partecipare di nuovo.
Esiste naturalmente un regolamento ben preciso sulla partecipazione dei singoli autori, regolamento disponibile sul sito ufficiale del premio, all’indirizzo www.premiostrega.it.
Non tutti gli autori di libri letterari, tuttavia, possono partecipare tramite una candidatura spontanea, presentando ciò di propria iniziativa la propria opera; il premio può essere infatti ambito soltanto dagli scrittori che hanno redatto libri candidati per iniziativa del Comitato direttivo o degli Amici della domenica (la giuria storica del premio, costituita da personaggi appartenenti al mondo della cultura).
Ciò significa che ogni membro degli amici della domenica può proporre un solo libro per la candidatura, dopo averne ottenuto il consenso espresso dell’autore. Ogni opera letteraria può ricevere un’unica segnalazione. Ciò non significa ovviamente che lo scrittore sia completamente estraneo al processo di selezione: l’autore che vuole presentare la propria candidatura al Premio Strega, il cui libro come suddetto è stato segnalato, deve inviare una lettera di accettazione e e le copie dell’opera narrativa, per permettere al Comitato direttivo e ai giurati di leggerla e valutarne la sua partecipazione alla gara letteraria.
Il premio si tiene ogni anno, e possono partecipare a ogni edizione al massimo dodici libri. Nel caso in cui le opere proposte fossero di numero superiore sarà direttamente il Comitato direttivo a selezionare i dodici autori che concorreranno al raggiungimento del premio.
Il vincitore del Premio viene proclamato attraverso una votazione espressa in anonimo, da una giuria costituita da ben 660 persone. Dall’anno 2010 è stata introdotta la possibilità di far votare il lettori, segnalati direttamente dalle librerie. Le votazioni si svolgono nell’arco di 15 giorni e in totale sono due, e vengono fatte a distanza di 15 giorni l’una dall’altra. L’organizzazione in questione ha uno scopo ben preciso: nella prima votazione vengono decisi i cinque finalisti della gara, mentre nella seconda viene deciso direttamente il vincitore del concorso.
Naturalmente è prevista anche una ricompensa in denaro per chi si aggiudica il concorso: un premio di 5000 euro offerto dalla società Strega Alberti Benevento. Ma vediamo adesso chi si è aggiudicato il concorso nel 2020.
Nove giugno 2020: è stato il giorno in cui, in diretta streaming dalla Camera di Commercio di Roma, sul sito di Rai Cultura disponibile all’indirizzo www.raicultura.it, è stato dato il risultato della prima votazione del Premio Strega 2020.
Nel corso del 12 marzo 2020 furono infatti dati i nomi dei dodici finalisti per l’edizione dell’anno 2020, e in seguito, in data 9 giugno 2020, è stata votata dal pubblico la cinquina definitiva degli scrittori finalisti. In giornata 2 luglio 2020 fu dichiarato ufficialmente il nome del vincitore: si tratta di Sandro Veronesi, che si è aggiudicato il primo posto con l’opera Colibrì. Scopriamo di più sul libro vincitore di questa edizione, sulla cinquina di finalisti e sul libro vincitore del concorso.
In osservanza delle disposizioni governative disposte per la sicurezza contro la diffusione del Covid-19, lo scrutinio che condusse alla vittoria di Veronesi avvenne senza pubblico, ma con la partecipazione degli scrittori candidati al concorso (autori che subito dopo furono intervistati da scrittrici e giornalisti). La votazione dei finalisti fu espressa totalmente online: ben 592 votazioni complessive, tra persone singole e voti collettivi, su 660 persone aventi diritto.
I voti furono dati anche da traduttori e intellettuali, sia italiani che stranieri (personalità individuate attraverso una selezione effettuata da 20 Istituti italiani di cultura all’estero). Tra coloro che hanno espresso una votazione vi furono anche 40 lettori, individuati e selezionati da librerie indipendenti dislocate su tutto il territorio nazionale. Anche alcuni enti votarono in occasione dell’evento, in particolare scuole, università e gruppi di lettura (tra cui 15 circoli organizzati presso le Biblioteche aventi sede a Roma).
I voti espressi in complessivo decretarono gli autori finalisti candidati al premio della LXXIV edizione del concorso “Premio Strega”, che furono i seguenti: “Veronesi, Carofiglio, Parrella, Ferrari, Mencarelli e Bazzi”. La cerimonia tenuta il 2 luglio fu trasmessa in diretta su RaiTre.
Dopo aver ottenuto la vittoria molti anni fa con “Caos calmo”, il noto autore si è così aggiudicato anche nel 2020 uno dei più importanti riconoscimenti della letteratura italiana, con il suo capolavoro Colibrì, edito da “La nave di Teseo”.
La sua vittoria è stata proclamata come da tradizione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, con un totale di 200 voti. L’autore era certamente uno dei preferiti fin dal principio, anche se nell’ultimo periodo la sua salita al primo posto non era data per certa, così come è stato dichiarato dallo stesso scrittore nel corso di una intervista successiva alla proclamazione della sua vittoria.
Secondo classificato al concorso fu invece Gianrico Carofiglio con il suo indiscusso capolavoro “La misura del tempo” (Einaudi), che in totale ha ricevuto ben 132 voti, mentre al terzo posto si è classificata Valeria Parrella, con il testo Almarina, totalizzando 86 voti (la nota scrittrice è stata l’unica donna ad aver partecipato al concorso per l’anno 2020).
Ma la vittoria di Colibrì, di Sandro Veronesi, rappresenta anche un grosso trionfo per la casa editrice “La nave di Teseo”; mentre il gruppo Mondadori, pur essendo rappresentato da tre grandi candidati potenzialmente destinati al successo, nel 2020 non si è aggiudicata alcun riconoscimento (l’ultima vittoria risale all’anno 2017). Veronesi con questo premio si è confermato essere un grande scrittore della letteratura italiana, in considerazione del fatto che egli è stato il secondo autore nella storia del Premio Strega ad aver ottenuto per ben due volte la vittoria: prima di lui solo Paolo Volponi, nel corso dell’anno 1965, si è aggiudicato la vittoria con il capolavoro “La macchina mondiale” e nel 1999 con “La strada per Roma”.
Con la sua vittoria al “Premio Strega”, Sandro Veronesi, scrittore fiorentino, ha confermato ancora una volta il suo grande talento letterario: oltre a essere stato vincitore di questo importante riconoscimento, in passato ha guadagnato anche il Premio Campiello e il Premio Viareggio.
Cosa racconta la storia di Colibrì? Una vita di sospensioni continue, di coincidenze, di eventi disastrosi e di grandi amori; ma non è mai statico e sorprende: racconta della vita tormentata di Marco Carrera, un giovane di bassa statura segnato per tutta la vita da questa sua caratteristica fisica, una vita in cui impara che il tormento e le delusioni possono essere eluse rimanendo fermo, facendo in modo che gli eventi vissuti sfiorino la sua esistenza senza mai toccarla veramente.
Proprio come un colibrì, Marco Carrera batte le ali senza mai fermarsi, ma al contempo resta fermo nella sua immensa fatica di vivere.
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