
Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
Il se vuole sempre il congiuntivo Bella domanda, anche perché già quando si parla di congiuntivo le cose si fanno difficili Tuttavia chi scrive, che sia un...
“Pronto, potete consegnarmi una pizza baby per favore?…”
E’ una voce di donna che parla al 112 di Torino.
Signora, ma lei sa dove sta chiamando?
Si lo so, lo so.
La telefonata dalla centrale viene smistata alla Polizia.
Risponde Vincenzo Maria Tripodo, 27 anni, poliziotto.
Pronto signora mi dica.
Si pronto – rumori e concitazione di fondo – vorrei una pizza per favore.
Signora lei sta bene?
No.
Arriviamo subito, arriviamo subito.
Dopo 2 minuti e 50 secondi la Polizia suona al campanello.
Apre un uomo, ubriaco e convinto che sia il fattorino che porta la pizza.
Invece sono due poliziotti che non gli danno il tempo di reagire e lo arrestano subito.
Dietro si vede una donna con il volto tumefatto e poi un bambino di 10 anni in un angolo, terrorizzato.
Fine.
Questo non è l’attacco di un nuovo romanzo, ma una storia vera accaduta pochi giorni fa vicino Milano.
Qui sotto trovi l’audio integrale della telefonata.
Pausa di riflessione.
Ora facciamo insieme lo sforzo, non indifferente, di staccarci e di provare a mettere da parte tutti i sentimenti generati da quest’episodio, siamo qui per un’altro motivo.
Lajos Egri, scrittore, regista e docente nel suo libro L’arte della scrittura drammaturgica al capitolo dedicato al Punto d’attacco (come iniziare un romanzo) specifica questo:
Cosa porta un personaggio a scatenare una serie di eventi che potrebbero distruggerlo o permettergli di riuscire nel suo scopo?
La risposta è una sola: necessità.
Ci deve essere qualcosa in gioco, qualcosa di impellente ed estremamente importante.
L’arte della scrittura drammaturgica – pg 128
Un romanzo, una commedia potrebbe iniziare con una decisione che farà precipitare il conflitto.
Abbiamo un ottimo punto d’attacco quando già all’inizio è in gioco qualcosa di vitale.
Il punto d’attacco coincide con il momento in cui un personaggio deve prendere una decisione importante.
Abbiamo anche già affrontato l’argomento del punto d’attacco qui.
Il tuo libro dovrebbe entrare nel vivo sin dalla prima battuta. I personaggi avranno il tempo di mettere in luce le loro nature nel corso del conflitto.
Non è opportuno iniziare esponendo i fatti, tratteggiando il passato e creando un’atmosfera prima di cominciare il conflitto, o almeno conviene farlo solo se la narrazione è fatta in modo da non tediare il lettore.
Se non hai ancora acquisito queste abilità allora sarebbe molto più profittevole avviare il conflitto sin dalla prima battuta, mettendo subito in gioco qualcosa di vitale.
L’attenzione del lettore in questo modo è garantita.
La donna che chiama la Polizia fingendo di ordinare una pizza si gioca tutto: la sua vita e quella di suo figlio.
La narrazione si apre proprio con questa telefonata.
Forte, diretta e senza appello.
O vita o violenza.
O vita o morte.
Quando potrete spiegare con sicurezza perché il vostro protagonista deve fare qualcosa così urgentemente, allora avrete la vostra storia. Qualunque essa sia, la motivazione deve essere generata da qualcosa che è successo prima dell’inizio.
Lajos Egri
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Prima di tutto ho notato una discrepanza: il fatto è accaduto a Torino o vicino Milano?
Ottimo come inizio di un thriller o di un poliziesco. L’inizio banale nasconde il fatto criminoso.
Su questo esempio con la fantasia se ne possono costruire a decine.
il mio libro ha un attacco più interessante, la mia storia è vera e straordinaria…
Ciao Donato,
stavolta mi hai scombussolato i piani. Scherzo! ma non troppo perché sto lavorando al mio nuovo e fino a che non ti ho letto ero contenta del mio incipit e del procedere…ma ora non mi sento più tanto sicura perché il mio inizio è mille miglia lontano dal pugno nello stomaco che mi è appena arrivato dopo aver letto il tuo esempio.
E mi chiedevo: e se invece un romanzo iniziasse nel più tranquillo e delicato dei modi per poi entrare senza nemmeno tanto preavviso in un mondo oscuro e temibile? Se il protagonista si trovasse costretto a fare qualcosa che aveva pensato di non dover fare mai più? Mi hai fatto diventare Amleto! Un pugno nello stomaco subito o un cambiamento inaspettato di prospettiva che sconvolge i giochi? Come sempre grazie! da parte mia e anche di Amleto…”incipit narrativo o incipit in media res?…That’s the question… ;))
ciao Sabina grazie per questo ottimo commento! Rispondo subito alla tua domanda: come sempre si dice non esistono formule precise per il successo nella scrittura, è la forma che fa la differenza. Il tuo punto d’attacco può essere anche come quello che scrivi e andare benissimo lo stesso, l’importante è fare attenzione a mettere degli elementi che possano catturare l’attenzione creare quel senso di urgenza o di rischio del qualcosa può succedere da un momento all’altro.
Un pugno nello stomaco subito o un cambiamento inaspettato di prospettiva che sconvolge i giochi? Non esiste una risposta la scelta spetta a te, ma qualsiasi essa sia rendi questo inizio sempre efficace.