9 cose che devi sapere prima di pubblicare un libro con Amazon KDP
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Quando si decide di intraprendere la carriera di scrittore si hanno idee interessanti e un’ottima capacità di scrittura, ma spesso non i contatti giusti per muoversi in un mondo dove il riconoscimento può arrivare dopo diverso tempo.
Per questo motivo dotarsi di un buon agente letterario potrebbe essere un’ottima soluzione per riuscire ad ottenere la giusta visibilità e diffondere il proprio lavoro.
Capita spesso che il rapporto tra autore ed editore sia particolarmente difficile e burrascoso, con tempi lunghi di risposta da entrambi le parti e pretese del secondo che non sono state pattuite in sede di accordo.
In questo quadro si inserisce perfettamente la figura dell’agente letterario, una persona che possiede i giusti contatti e intermedia tra i due mondi, facendo pienamente gli interessi dello scrittore.
Una volta ottenuto il proprio incarico, firmando un mandato annuale e pluriennale, l’agente letterario si mette subito all’opera per trovare una casa editrice che voglia pubblicizzare il suo assistito e, se già ne è presente una, vigila che tutti gli accordi vengano rispettati alla lettera e che non vengano avanzate richieste che non possano essere soddisfatte.
Pensate pertanto a una sorta di procuratore calcistico, che cerca di strappare il contratto migliore per l’individuo che rappresenta in una determinata fase della sua carriera.
Lo scopo è quello di fargli ottenere il riconoscimento che merita e collocarlo all’interno del contesto che maggiormente gli si addice, sia che sia una grande casa editrice conosciuta in tutto il mondo che una piccola realtà di nicchia dedita a un argomento specifico.
Per questo motivo è molto importante che tra agente e autore sia presente la corretta sintonia, così da definire insieme gli obiettivi da raggiungere e permettere al secondo di conseguire il traguardo che sogna, qualunque esso sia.
Talvolta è infatti molto difficile vendere in autonomia il proprio lavoro alle case editrici, soprattutto se il proprio nome non è conosciuto e il valore delle opere ancora non attestato.
Una volta firmato il proprio mandato sono molteplici le sfide che ogni giorno deve affrontare un agente letterario.
In primo luogo è opportuno che mantenga sempre vivi e stabili i propri rapporti con le case editrici e con le persone più influenti del mercato editoriale, così che possa sempre strappare un accordo che sia soddisfacente a livello economico, pubblicitario e anche etico.
Il suo scopo è quello di curare gli interessi dell’autore sotto ogni punto di vista, facendo in modo che la sua carriera possa decollare e soprattutto rimanere ai vertici per molto tempo a venire.
La vera difficoltà per uno scrittore, infatti, non è tanto quella di ideare un libro di successo che faccia parlare di sé, quanto rimanere sempre in una posizione di primo piano nelle classifiche, senza far perdere le proprie tracce dopo poco tempo.
Solo in questo modo sarà possibile realizzare una carriera lunga e duratura, che possa vantare diversi successi e che garantisca una certa visibilità agli occhi del pubblico, spesso incostante e volubile nelle sue preferenze se non adeguatamente fidelizzato a un certo tipo di prodotto.
Parlando di questa figura, infatti, il discorso verte maggiormente verso il lato economico e il libro non viene solo visto come un contenuto di spessore, ma anche come una fonte di guadagno e reddito, un elemento che può permettere la scalata verso il successo.
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L’ottica utilizzata dall’agente letterario è pertanto prettamente pratica e non può prescindere da una mentalità più aziendale e basata sul profitto che filosofica e morale.
Il suo scopo è pertanto quello di strappare un valido contratto a seconda del momento storico, del nome dello scrittore, del genere trattato, della storia, andando a limare tutti gli aspetti inerenti la promozione, i diritti di autore primari e qualora ce ne siano anche quelli secondari, relativi cioè alla traduzione, all’eventuale trasposizione per cinema o serie tv, ai vari adattamenti per il format radiofonico e televisivo, al compenso di anticipo che il suo assistito riceverà prima ancora di aver scritto una parola.
La tutela dello scrittore è l’aspetto che maggiormente sta a cuore all’agente letterario.
Una volta pubblicato il testo la figura in questione vigila che tutti gli introiti arrivino nelle tasche dell’autore per il periodo di tempo pattuito, svolgendo quasi la funzione di un recupero crediti nel caso in cui ciò non avvenga come dovrebbe.
Infine, parliamo della persona con la quale l’autore può ogni giorno sfogare i propri problemi inerenti la creatività e il rapporto con il suo editore, avanzando lamentele e richieste che possano essere riportate con maggiore efficacia da colui che fa le proprie veci.
È infatti molto importante, soprattutto nella fase di sviluppo del progetto, avere sempre qualcuno che possa mediare e ascoltare le problematiche che possono sopraggiungere, cercando di trasformarle in opportunità a proprio favore.
Per divenire un valido agente letterario una laurea non è obbligatoria ma è necessaria.
I settori di studio possono essere vari: da lettere e filosofia a economia e giurisprudenza, oppure sarebbe utile aver frequentato corsi di scrittura creativa o di comunicazione e marketing, master in editoria o ancora i corsi specialistici promossi dalle varie case editrici.
Non bisogna dimenticare che si tratta in sostanza della figura di un venditore di cultura, quindi molte delle abilità che deve possedere sono inerenti alla capacità di promuovere il proprio cliente.
Possedere pertanto nozioni di base di natura economica potrebbe rivelarsi davvero importante, così come appoggiarsi inizialmente a un’agenzia letteraria che consenta di trovare gli agganci e i clienti più redditizi, per poi continuare in seguito la propria attività in totale autonomia.
Non guasta una certa scaltrezza, che permette di battere la concorrenza sul tempo ed elaborare le migliori strategie per ottenere successo.
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Se per uno scrittore affermato i contratti tendono ad arrivare anche se nessuno lo aiuta a pubblicizzare il lavoro, per un autore emergente la figura dell’agente letterario diviene fondamentale per riuscire a emergere in un mondo dove la concorrenza è decisamente agguerrita.
Molto spesso infatti, pur avendo composto delle opere valide, non si riesce a spiccare il volo come si vorrebbe per l’incapacità di venderlo adeguatamente sul mercato e soprattutto strappare le migliori condizioni a proprio favore.
Per questo motivo è cruciale scegliere un agente che possa intercedere per proprio conto e si occupi di tutti gli aspetti economici e contrattuali che colui che crea non ha tempo di definire o non possiede le abilità necessarie per farlo.
Si forma così una squadra dove ognuno ha il proprio compito specifico e deve portarlo a termine per il bene di entrambi con attenzione e professionalità.
Trovare un agente letterario al giorno d’oggi non è affatto un’operazione complessa, poiché sulla rete sono disponibili sia lavoratori autonomi che figure affiliate a un’agenzia letteraria, che può nello stesso tempo offrire una vasta gamma di servizi aggiuntivi.
Il problema è capire se la persona scelta sia valida nel suo campo e possa aiutare lo scrittore a ottenere il giusto successo e ricevere il meritato tributo.
Per farsi un’idea del professionista che si è deciso di ingaggiare il consiglio è quello di osservare le sue pubblicazioni precedenti, sia per quello che riguarda il livello culturale che la diffusione sul territorio nazionale e internazionale.
L’ideale sarebbe riuscire ad entrare il contatto con altri autori che hanno collaborato con lui, così da capire se ha adempiuto a tutti suoi obblighi e lo ha soddisfatti sotto differenti punti di vista.
La professionalità in questo campo è infatti davvero essenziale per riuscire a mantenere dei validi rapporti, che possano durare nel tempo e portare vantaggi e benefici al suo assistito nel breve e lungo termine.
Ingaggiare un agente letterario ha un costo più o meno variabile a seconda della sua importanza all’interno del mercato editoriale.
Il suggerimento è quello di affidarsi a una figura professionale che abbia già operato nel settore e che sappia il fatto suo, avendo maturato tutti i contatti necessari a garantire il successo del suo assistito.
Il suo guadagno è legato alle vendite quindi sponsorizzare correttamente l’opera dovrebbe essere il suo interesse primario anche per sé stesso.
Solitamente trattiene tra il 10 e il 20% delle royalty incassate, ma se non si limita solo alla pura rappresentanza, ma offre anche una consulenza editoriale, tale percentuale tende a salire in maniera significativa.
Tuttavia avere sempre una persona di fiducia che possa valutare in maniera obiettiva la valenza di un’opera a livello economico e culturale è decisamente importante, poiché si tratta di un mondo dove è davvero difficile trovare persone di fiducia che sappiano consigliare in modo corretto e soprattutto disinteressato
La figura dell’agente letterario indipendente può inizialmente essere associata a quella di un’agenzia di consulenza, soprattutto se la figura deve formarsi e stringere la propria rete di contatti, che gli sarà utile per pubblicizzare gli autori della propria scuderia.
Chiaramente dovrà pagare all’azienda un compenso per il suo inserimento nei suoi ranghi e perderà parte della percentuale ottenuta nella vendita dei libri.
Pertanto, quando ormai la carriera appare avviata e sono numerosi gli scrittori che si rivolgono a lui, decide di distaccarsi da questa realtà e iniziare a lavorare in totale autonomia, così da percepire tutti gli introiti che la sua attività garantisce.
Più riuscirà a mostrarsi autorevole come raccordo tra autore ed editore, più saranno i contratti che potrà ottenere, massimizzando il suo guadagno fino a diventare un personaggio ambito e richiesto.
Lo scopo è quello di arrivare a poter scegliere la propria clientela, sia come target che come potenziale di vendita, anche se nella fase iniziale è importante farsi la giusta pubblicità e prendere il numero maggiore di incarichi possibile.
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Molto interessanti i tuoi indirizzi e le tue stesse convinzioni, seppur mi persuado che You can print possa adempiere a pieno tali incombenze e dare i giusti indirizzi per pubblicare al meglio un libro. Certo, bisogna che si crei una catena di “montaggio” capace di saperne analizzare e sviluppare le varie fasi ( correzione, impaginazione, scelta copertina, ecc. ecc. ecc.) , prendendo per mano lo stesso autore. Con i miei libri, mi sono cimentato a fare tutto direttamente, interagendo con la bravura dei vostri interlocutori agenti ……..poi sarà facebook, watsapp, internet, e i social a fare la differenza.
Complimenti, comunque. fate un bel lavoro.
Cordialità.
PEPPE VENEZIANO
Ciao Peppe, grazi per il tuo commento. Noi di Youcanprint lavoriamo quotidianamente affinché l’autore o autrice sia supportato in tutto il processo di produzione del libro, abbiamo molte novità in cantiere che arricchiranno e miglioreranno la nostra offerta a favore di tutti i nostri autori e per chi deciderà di intraprendere la strada dell’auto pubblicazione. Hai detto bene “catena di montaggio” umana aggiungerei io, che è anche il valore a cui teniamo di più.
Grazie ancora per le tue parole Peppe.
Hai una bella filosofia della vita. A quanto pare lavoro, hobby e passioni formano un tutt’uno in te. Non li separi. Fanno parte anzi sono il tuo vissuto. Complimenti.
Grazie Pietro, grazie per dedicare del tempo alla lettura dei miei articoli.
Se ti piacciono i gatti sei speciale. Pure a me piacciono. Il filosofo Hippolyte diceva: ” Ho conosciuto tanti pensatori e tanti gatti, ma la saggezza dei gatti è infinitamente superiore “.
Ciao.
Grazie Alessandro per questo gentile pensiero. I gatti esseri meravigliosi per me, me ne circondo sempre!