Il se vuole sempre il congiuntivo? Teoria, esempi, trucchi per ricordare
Il se vuole sempre il congiuntivo Bella domanda, anche perché già quando si parla di congiuntivo le cose si fanno difficili Tuttavia chi scrive, che sia un...
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Lo so, è un titolo un pochino presuntuoso. Ma lo è solo in apparenza.
Seguimi.
Qual è il momento giusto per far iniziare la Tua Storia?
Da dove, la Tua Storia, esattamente deve iniziare per essere raccontata al mondo?
Ci hai mai pensato?
Esiste un momento, quello giusto, non uno qualsiasi, in cui dovresti schioccare le dita e dire ok, è da qui che il mio libro deve iniziare e quel momento è il punto d’attacco.
Il punto d’attacco deve coincidere con il momento in cui il personaggio deve prendere una decisione importante.
Abbiamo un buon punto d’attacco quando già all’inizio della narrazione è in gioco qualcosa di importante.
Cosa porta un personaggio a scatenare una serie di eventi che potrebbero distruggerlo o permettergli di riuscire nel suo scopo?
La risposta è una ed è una sola: la necessità.
Ci deve essere qualcosa in gioco, qualcosa di impellente ed estremamente importante…
Un libro dovrebbe iniziare quando almeno un personaggio è arrivato ad un punto di svolta nella sua vita.
Abbiamo un buon punto d’attacco quando già all’inizio della storia è in gioco qualcosa di vitale, oppure il personaggio deve prendere una decisione importante, oppure esiste un conflitto adombrato cioè un qualcosa che è già accaduto prima dell’attacco e le conseguenze si scatenano nell’attacco o pochissimo più avanti.
Pensa ai libri oppure ai film più belli che hai visto.
Succede proprio questo, solo che non ci avevi fatto mai caso, vero?
È successo anche a me.
Succede quando comprendi i meccanismi più intimi di qualcosa.
Punto d’attacco: il comandante Massimo (Russell Crowe) con la sua ultima grande vittoria genera odio e risentimento in Commodo erede alla guida dell’Impero Romano e per questo, tenterà di ucciderlo.
abbiamo un buon punto d’attacco quando all’inizio della storia è in gioco qualcosa di vitale
Punto d’attacco (il piccolo Simba viene presentato come il futuro re, la gelosia dello zio causerà la morte del padre e il suo esilio volontario).
abbiamo un buon punto d’attacco quando già all’inizio della commedia è in gioco qualcosa di importante.
Punto d’attacco: Neo, Keanu Reeves, è in pericolo di vita.
Vediamo insieme che tipo di telefonata riceve subito nei primi minuti del film.
Neo, Keanu Reeves, è ricercato da agenti non ancora ben identificati. Riceve una telefonata mentre è nel suo ufficio.
Non c’è tempo Neo, sono arrivati ti stanno venendo a prendere, segui alla lettera quello che sto per dirti: la finestra alla tua sinistra, avvicinati, aprila, puoi usare il ponteggio per arrivare sul tetto e scappare.
No no! Non se ne parla!
Ci sono due modi per uscire dall’edificio Neo: uno è grazie al ponteggio l’altro è in stato d’arresto, corri comunque un rischio sta a te decidere.
– Click. Fine della conversazione telefonica.
Abbiamo un buon punto d’attacco quando già all’inizio della commedia è in gioco qualcosa di importante.
Punto d’attacco: Gregor Samsa si sveglia scarafaggio. C’è altro d’aggiungere?
Un libro dovrebbe iniziare quando almeno un personaggio è arrivato ad un punto di svolta nella sua vita.
Punto d’attacco: Bilbo Beggins scompare improvvisamente e come per magia davanti agli occhi degli invitati durante il suo compleanno. Frodo suo nipote, riceve l’anello…
Abbiamo un buon punto d’attacco quando all’inizio della storia è in gioco qualcosa di vitale.
Ora ti chiedo:
Quanto diventa necessaria l’azione, la reazione dei protagonisti negli esempi visti sopra?
Direi praticamente vitale.
Il punto d’accatto di tutti questi capolavori è micidiale.
Non lascia scampo, la Storia inizia con un innesco perfetto in un continuum spazio temporale che inchioda il lettore o lo spettatore, e lo “condanna” a seguire per forza l’evoluzione della storia.
Qui c’è un contenuto che potrebbe interessarti sul divario fra ciò che il protagonista si aspetta con la sua azione e ciò che veramente poi accade, lo trovi cliccando qui.
Quindi che si parli di inizio in media res, che si parli di flash back o altre “tecniche” adesso hai fatto uno step in avanti perché conosci quello che è alla base, quello che c’è “prima”, il meccanismo che ti farà utilizzare qualsiasi “tecnica” tu sceglierai nel migliore dei modi.
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Ciao Donato,
nella mail chiedevi quale, tra gli ultimi argomenti trattati, fosse il più interessante.
La risposta è tutti perché per un motivo o per l’altro sono tutti utili e interessanti ma questo: “Il punto d’attacco” per me è fondamentale. E’ vero, non avevo fatto caso che nei libri o nei film più indimenticabili, l’attacco ti trascina letteralmente già dentro la storia. Con un attacco fatto bene, il prima e il dopo o il perché sono già quasi costruiti. Molto illuminante, grazie!
ciao Sabina grazie per il tuo commento, certo non si fa caso ma le migliori storie che leggiamo o che guardiano ci offrono tantissimi spunti di ottimi punti d’attacco!
Hai ragione, l’incipit è fondamentale. Penso a quello, per esempio, di Anna Karenina di Tolstoj: “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.” Non solo cattura l’interesse del lettore sulla crisi che sta sconvolgendo la famiglia del fratello di Anna, ma preannuncia e illumina la vicenda che travolgerà la protagonista.