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Il romanzo rosa nasce tra il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo con la narrativa romantica.
Alcune delle opere più rappresentative di tale periodo sono Pamela, o Virtue Rewarded di Samuel Richardson, i romanzi gotici di Ann Radcliffe e non si devono dimenticare le creazioni di Jane Austen. Quest’ultima ha dato vita ad una nuova forma di narrativa incentrata su tematiche quali la vita, i sentimenti e le difficoltà della protagonista; l’eroina, mediante un percorso ad ostacoli da affrontare lungo tutta la narrazione, troverà alla fine la felicità nonché la sicurezza personale. Questo nuovo stile del romanzo rosa sarà promosso dalle autrici successive, tra cui Geogette Heyer e Margaret Mitchell (quest’ultima è l’autrice di Via col vento).
L’evoluzione proseguì all’inizio del Novecento, in particolare nella prima metà del secolo, periodo in cui particolarmente amati e popolari furono gli autori Delly e Berthe Barnage. In Inghilterra, Elinor Glyn con i suoi romanzi contraddistinti da altri di quell’epoca da sfumature di erotismo e Barbara Cartland conquistarono l’attenzione e l’ammirazione dei lettori.
Una chiave di volta per il genere fu segnata dagli inizi degli anni Trenta, in cui la casa editrice inglese Mills and Boon lanciò una collana di romance novels caratterizzata dall’avere come protagoniste donne innocenti e remissive, perlopiù concentrate ed impegnate in lavori di stampo femminile come per esempio l’infermiera ovvero la segreteria.
Nel seconda metà degli anni Cinquanta, il focus cambia continente spostandosi in Canada dove la casa editrice Harlequin Enterprises iniziò il processo di distribuzione dei romance novels di Mills and Boon in tutto il territorio degli Stati Uniti. Lasciò il segno la strategia di marketing usata ossia si pose in atto una distribuzione nei supermercati, all’interno delle confezioni di assorbenti o cosmetici; in questo modo la maggior parte delle donne vennero a contatto con questo genere di romanzi, scoprendo di conseguenza la sensazione piacevole offerta dalla lettura di evasione.
All’inizio degli anni Settanta, il romanzo rosa si avvicina a quello che conosciamo oggi con l’opera The Flame and the Flower di Kathleen Woodiwiss. Il punto centrale della storia è la vicenda d’amore, nella maggior parte dei casi accompagnata da episodi di sesso alquanto esplicite e dettagliate senza mai essere volgare. Le ambientazioni sono spesso storiche oppure luoghi tropicali impressionanti ma di cui non si dà mai una descrizione troppo approfondita. I personaggi femminili sono ribelli nonché indipendenti, a differenza di quelli maschili caratterizzati da una trasformazione che li rendono più rispettosi e gentili. L’aspetto simpatico e soprattutto peculiare è la copertina, con immagini di coppie in abiti succinti strette reciprocamente in abbracci pieni di passione. Da qui nasce la denominazione di bodice ripper, usata come nomignolo da chi vuole fare riferimento a questa popolare forma di narrativa.
In Italia il genere rosa è stato introdotto nella fantasia delle donne dalla Biblioteca delle Signorine, una collana pubblicata nel 1912 dalla casa editrice Salani, caratterizzata da una peculiare copertina rosa da cui deriva la stessa denominazione di questi romanzi.
Il filone narrativo è lo stesso: una storia d’amore con il lieto fine rivolto a lettori prettamente di sesso femminile. Grande successo fu riscosso dai romanzi rosa di Liala e Luciana Peverelli, due delle pioniere del fotoromanzo.
La collana più famosa è Harmony, la quale nacque all’inizio degli anni Ottanta su iniziativa di Arnoldo Mondadori: il primo romanzo di essa fu pubblicato nel 1981 sotto il nome di Per l’amore di un gitano, il quale riscosse un successo impressionante.
Arrivando al panorama odierno, le autrici di romance novels hanno voluto raffigurare le storie in modo diverso all’interno delle proprie opere. Vi sono diversi sottogeneri rosa tra cui il gay romance, storie con protagonisti innamorati con disabilità fisiche o mentali, fino ad arrivare all’Amish romance. Le ambientazioni sono le più variegate: storiche tra le quali le Highlands scozzesi ed i vichinghi sono le più popolari, fantasy e fantascienza.
L’erotismo non è onnipresente però ciò non cambia il fatto che è importante per il suo potenziale di liberazione della sessualità femminile.
Un tratto che contraddistingue il rosa dagli altri generi è il confronto polemico tra uomo e donna, ossia i due protagonisti si scontrano sul piano psicologico: da una parte vi è l’uomo che rappresenta una parte del campione di virilità mascolina e dall’altra c’è la donna, bellissima e delicata che si ribella all’uomo e tuttavia al tempo stesso ne è sopraffatta. Perciò il conflitto sfocia in passione ed amore indimenticabile.
Il punto focale della narrazione è la storia d’amore tra i due personaggi ed i conflitti sembrano dissolversi di fronte alla forza sovrastante dell’amore, che non si dimentica di assicurare il lieto fine ed un sospiro di sollievo misto ad un sorriso ai lettori.
La struttura della trame è quindi composta da: un equilibrio iniziale (movente), la rottura di esso (movente o complicazione), le peripezie dell’eroe fino ad arrivare a ristabilire l’equilibrio mediante la conclusione con il lieto fine.
Dal punto di vista stilistico, il genere rosa è caratterizzato per una tendenza all’iperbole espressiva con una descrizione approfondita delle emozioni dei personaggi e delle loro sensazioni fisiche, con particolare attenzione sulla donna. La componente erotica non è da sottovalutare, poiché spesso è presente ed è anche forte, anche se perlopiù declinata in base agli stereotipi già descritti. Rispetto agli albori anche questo aspetto ha subito un’evoluzione sorprendente con il passare del tempo.
I romanzi rosa presentano una struttura con molte analogie rispetto alla fiaba, infatti i ruoli dei personaggi seguono uno schema alquanto preciso, simile a quello prospettato da Propp.
Lei è l’eroina protagonista, una fanciulla di solito bella e giovane che deve affrontare un problema, una difficoltà, un imprevisto ovvero un dramma. Lui è l’eroe, il protagonista maschile, fondamentale poiché ha la funzione di completare il quadro romantico, ed ha il ruolo di cavaliere ovvero salvatore nella maggior parte dei casi.
L’antagonista può essere declinato in diversi modi, in base all’ostacolo che l’eroina deve affrontare; spesso è declinato al femminile nei panni di matrigne, belle ragazze che attentano alla virtù di Lui mentre nei romanzi storici capita sovente che il ”nemico” siano figure maschili pronti a rapire e maltrattare lei. Infine abbiamo l’aiutante che è un amico ovvero amica dei protagonisti e su questo punto ci si può sbizzarrire, utilizzando personaggi secondari che si intrecciano sullo sfondo di intrighi politici, guerre e via dicendo. I punti di vista sono gestiti nel romance molto liberamente.
Di solito si narra in prima persona dal punto di vista di Lei o di Lui o alternati, per fare sì che il lettore si senta coinvolto a 360 gradi. In terza persona può prevalere il narratore onnisciente.
In alcune opere il carattere psicologico dei protagonisti è molto approfondito e anche le vicende non mancano di profondità, pathos e di cura particolare per i dettagli.
Nel finale può esservi un significato morale, che alcune volte sfiora temi di natura filosofica ovvero storica.
Il romanzo si divide in due categorie. Da un lato c’è la Series detta anche Category alla quale appartengono romanzi brevi che sono pubblicati in ordine, per mese e con un numero di serie su ogni titolo. Esempi sono le collane Harlequin e Harmony. Dall’altro lato vi sono i Single-title romance, ossia opere più lunghe che costituiscono singole pubblicazioni. In questo secondo caso gli autori trattano oltre alle storie d’amore anche altre tematiche più complesse quali i problemi di bambini e malattie, di separazione, ove è palpante il senso di vicinanza con la realtà.
Di seguito vi sono alcuni dei romanzi rosa più famosi che hanno fatto il giro del mondo, dando dunque notorietà ai propri autori.
Il romanzo rosa internazionalmente è chiamato romance ed è un genere molto in voga, soprattutto in Italia. Anche se nato come destinato ad un pubblico femminile, ad oggi può essere letto da chiunque poiché spazia su molti temi ed incarna alla perfezione quello che potremmo definire letteratura d’intrattenimento.
Resta fermo l’obiettivo nel quale risiede la sua forza commerciale, di rappresentare modelli femminili nei quali le lettrici si possano facilmente identificare e di essere, grazie al lieto fine sempre assicurato, una lettura gratificante.
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