Il Conta caratteri immediato. Tool gratuito conta parole, lettere, spazi e altro…
Il Tool online di Youcanprint gratuito che ti permette di contare i caratteri di un testo con e senza gli spazi, contare le parole, contare le lettere e...
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Per scrivere un libro in 45 giorni ci vuole certamente una buona dose di abilità creativa ma, affinché si possa completare il progetto, è sempre necessario accostare una buona progettualità. Scrivere un libro non è così semplice, non basta buttare giù le proprie idee (anche se interessanti).
È importante, se non fondamentale, avere un’organizzazione precisa e meticolosa del lavoro al fine di ultimarlo in modo corretto. Quando ci si confronta con questo tipo di lavoro, la difficoltà maggiore è proprio nell’autogestione.
Come anticipato è fondamentale scrivere seguendo degli obiettivi e questi meritano una lavorazione apposita che deve essere fatta nella prima settimana.
Non siate frettolosi, nei primi giorni andrete a creare le fondamenta della vostra costruzione, migliore e più dettagliata sarà la pianificazione e più facile sarà la lavorazione stessa del libro. La cosa migliore per chi ha poco più di un mese di tempo per scrivere un libro o chi vuole scriverlo in sei settimane per ottimizzare i tempi è avere una programmazione.
Abbiamo quindi una tempistica, quarantacinque giorni per dedicarsi anima e corpo. Il programma ovviamente è importante perché non puoi scrivere solo quando sei ispirato, altrimenti non finiresti mai. Decidi anche una fascia oraria approssimativa in cui vuoi scrivere, se sei più abile e concentrato al mattino appena sveglio puoi ritagliarti due ore, ad esempio dalle 9 alle 11 oppure la sera se sei una di quelle persone che amano sviluppare idee sul tardi. L’importante è avere una tabella di marcia.
Oltre all’aspetto orario è anche importante sapere quanto si vuole scrivere. In 45 giorni un buon quantitativo è almeno 90 mila parole.
Sono duemila parole al giorno. A questo punto è meglio considerare di scrivere 2.500 parole, al fine di essere sempre un punto avanti con la data di scadenza.
Tutti abbiamo da fare e quindi non avrai certo tutta la giornata da dedicare alla scrittura, per questo è importante che concentri bene il lavoro in quella sezione oraria che ti sei scelto.
Questo vuol dire eliminare tutte le distrazioni come cellulare, social network, televisione e simili. Il consiglio è magari di andare anche in un luogo lontano da casa, per avere più tranquillità e silenzio, va bene anche una musica di sottofondo se questo ti aiuta a scrivere ma tutti gli altri contatti devono essere disabilitati. Se senti di non poter continuare perché l’ispirazione proprio non c’è allora fai due passi, prendi un po’ d’aria e poi ricomincia.
Dovrai fare uno sforzo perché hai una scadenza. Un suggerimento sempre utile è quello di lavorare e scrivere in un ambiente in cui si sono delle persone sconosciute che lavorano, infatti questo ti farà sentire osservato, quasi giudicato ed eviterai di perdere tempo e inizierai a scrivere tanto per una sorta di dimostrazione verso gli altri del tuo impegno.
Un piccolo trucchetto molto utile quando si vuole restare concentrati, soprattutto nelle giornate in cui si ha meno voglia di lavorare al proprio libro.
Nelle settimane di lavoro centrale andrai a sviluppare i tuoi contenuti, la trama, le idee diventeranno vive grazie ai personaggi: massima attenzione ai contenuti.
Questo è un punto molto importante e richiede studio e attenzione. Prima di scrivere devi avere una chiara idea di quello che andrai a sviluppare nella tua storia. Crea una piccola mappa concettuale per aiutarti con i punti salienti che vuoi toccare, appuntati i personaggi e gli elementi chiave che li contraddistinguono (dove vivono, cosa fanno, come sono), scegli poi un’ambientazione coerente e continuativa che aiuti lo sviluppo narrativo, senza creare caos.
Solo quando tutto il progetto è perfetto dalla A alla Z potrai effettivamente scrivere. I miglioramenti a livello editoriale sono importanti in un secondo momento, quando negli ultimi giorni andrai a rileggere tutti i contenuti per una valutazione complessiva e per la correzione.
A tal proposito è buona norma far leggere l’elaborato ad un’altra persona al fine di avere l’opinione di qualcuno che non ci ha lavorato direttamente. Nella storia è fondamentale che ti concentri sul protagonista, con tutte quelle caratteristiche importanti per inquadrarlo nel racconto ma anche come persona.
I lettori amano sentirsi vicini ai personaggi, personificare delle figure e immedesimarsi in loro. La prima cosa da fare è inventare quindi dei nomi dei personaggi a meno che tu non scelga di utilizzare quelli reali.
Per scrivere un buon libro devi avere una buona dose d’ispirazione. Per farlo aiutati con la lettura, non c’è niente che aiuti di più uno scrittore che leggere altri scrittori. A volte le migliori idee capitano per caso, non certo quando ti fermi a pensare che ti occorre una buona idea per il tuo libro. Ognuno chiaramente ha un suo metodo personale, c’è chi preferisce leggere il giornale o chi si sente ispirato dalle immagini, dalle fotografie.
Prima di mettere la parola fine al capitolo conclusivo del libro arriva la tanto attesa revisione finale che è forse una delle parti più noiose perché bisogna prestare veramente attenzione. Ogni dettaglio deve essere curato, nulla può essere lasciato al caso. Riguarda tutto e soffermati per almeno 3 o 4 giorni sul testo prima della consegna.
Tutto deve essere vagliato con attenzione: non solo il modo in cui hai scritto, la grammatica, ma anche eventuali errori di battitura, il senso logico della tua biografia. Tutto deve essere perfetto.
È importante che vi siano sempre uno spazio e un tempo chiari e definitivi, questo è ancora più importante nella stesura di un libro che ha richiesto 6 settimane di lavoro. Questa revisione richiederà tanta forza di volontà, penserai certamente che è scoraggiante e pesante ma al termine capirai che ne è valsa la pena, quindi non ti fermare perché sei troppo stanco o annoiato.
Quando avrai finito di scrivere avrai due reazioni: da un lato ti sembrerà impossibile aver portato a termine questa missione e dall’altra ti sembrerà una passeggiata.
Questo perché qualunque cosa facciamo, una volta che abbiamo intrapreso un ritmo, ci abituiamo e diventiamo più produttivi. Per questo è bene non mollare ai primi segnali di sconforto quando ci sembra di vanificare tutto e di perdere tempo, alla fine saremo ripagati. Quando hai terminato, nella considerazione di aver scritto un libro approssimativamente di 90 mila battute (quindi medio-lungo), è tuo compito farlo circolare.
Non hai scritto per tenerlo nel cassetto e quindi dovrai preparare una presentazione interessante e breve da poter inviare alle case editrici (a meno che il libro non ti sia stato appositamente commissionato). Le opzioni a disposizione sono due o rivolgersi alle case editrici oppure tentare di avviare una strada personale con la possibilità di far pubblicare il proprio testo attraverso i siti che offrono questa possibilità, inserendolo anche nei cataloghi online come Youcanprint.
Sono strumenti veramente utili per chi ha iniziato da poco o per chi non riesce a trovare un accordo con una casa editrice. Anche in questo caso l’importante è essere pro-attivi e soprattutto non abbattersi qualora non si riesca da subito a fare colpo su una grande società.
Per tutelare il proprio lavoro è possibile rivolgersi alla SIAE, in questo modo il diritto d’autore non potrà essere leso. Comunque se ci si rivolge ad aziende e piattaforme che permettono il self-publishing si può stare tranquilli in quanto sono sicure e affidabili. Dopo aver concluso il progetto, soprattutto se ti è piaciuto e ti sei divertito, potresti porti un nuovo obiettivo e ricominciare a scrivere.
Molti potrebbero pensare che porsi come obiettivo la stesura di un libro in un mese e mezzo è pura follia.
Ovviamente non è così, tutto è possibile, soprattutto se si ha qualcosa di interessante da raccontare.
Il limite di un progetto di questo tipo è solo nella tempistica, il che vuol dire che non è possibile prendere pause non programmate, oziare o rimandare.
Tuttavia avere una scadenza a breve termine ti aiuterà, spesso quando si ha molto tempo a disposizione per la scrittura si tende a perderne altrettanto poiché si è certi di poterlo comunque fare dopo. Quando inizi a scrivere, in questo caso, tu sai di avere solo trenta giorni e di dover completare il tuo progetto in quel tempo, nè più nè meno.
Scrivere un libro in quarantacinque giorni è impegnativo ma non è una sfida adatta solo a chi ha pregressa esperienza nel campo.
Chiunque può cimentarsi nella scrittura di un libro. Abbiamo poi parlato all’inizio di porsi un obiettivo di almeno 90 mila parole. In questo gioco c’entra molto la mente umana: quando ci siamo posti un obiettivo, se vediamo che riusciamo a raggiungerlo, siamo felici, stimolati e vogliamo continuare e questo ci spinge a dare il massimo per il risultato finale.
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