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Se stai per completare il tuo corso di studi all’università, sicuramente sarai arrivato alla fatidica domanda: come scrivere la tesi di laurea?
Scrivere una tesi di laurea è un viaggio e, come ogni viaggio ha le sue sfide, le sue difficoltà e, alla fine, le sue soddisfazioni. Se sei agli inizi o sei già immerso nella stesura, probabilmente avrai ancora qualche dubbio…
“Sto facendo tutto nel modo giusto?”
“Da dove si comincia davvero?”
“Come si fa una tesi di laurea senza impazzire?”
Bene, sei nel posto giusto.
Partiamo dal presupposto che scrivere una tesi non è solo un requisito accademico: è un’opportunità per approfondire un tema che ti appassiona e per affinare le tue capacità di ricerca e scrittura. Non è un’impresa impossibile, ma richiede metodo, organizzazione e un pizzico di strategia. E qui entra in gioco questa guida: ti accompagnerò passo dopo passo, dal come iniziare a scrivere una tesi alla scelta delle fonti, dalla strutturazione ai trucchi per impaginarla senza stress.
E se sei qui perché non sai come fare una tesi di laurea velocemente, tranquillo: esistono tecniche e strategie per ottimizzare il tempo e arrivare alla consegna senza crisi esistenziali.
Piccolo spoiler: prenderemo spunto dal mitico Umberto Eco e dal suo “Come si fa una tesi di laurea”, un vero punto di riferimento per gli studenti, per capire come affrontare questo percorso con il giusto mindset. Cominciamo!
La tesi di laurea è il culmine del tuo percorso di studi, il momento in cui dimostri tutto ciò che hai imparato e la tua capacità di fare ricerca in modo autonomo. In pratica, è la tua prima vera prova da studioso.
Ma cos’è una tesi di laurea, esattamente? Si tratta di un elaborato scritto, che può essere più o meno lungo in base al tipo di corso di laurea (triennale, magistrale o dottorale), e che ha l’obiettivo di approfondire un tema specifico legato alla tua disciplina.
Il punto chiave è che non si tratta di un semplice riassunto di quello che hanno detto altri, ma di un lavoro originale in cui analizzi, elabori e interpreti le informazioni per costruire un discorso solido e coerente.
Scrivere la tua tesi è importante perché:
E poi, diciamocelo: arrivare alla discussione con una tesi ben fatta e ben scritta dà un’enorme soddisfazione!
Quando arriva il momento di scrivere una tesi di laurea, una delle prime decisioni da prendere riguarda il tipo di tesi che vuoi realizzare. Esistono infatti due principali categorie: la tesi compilativa e la tesi di ricerca. La scelta dipende da diversi fattori, tra cui il tuo corso di studi, il tempo a disposizione e il tipo di contributo che vuoi dare al tuo settore.
Vediamo nel dettaglio come si fa una tesi di laurea e le differenze tra questi due approcci.
La tesi compilativa è una ricerca basata su fonti già esistenti, che vengono analizzate, confrontate e rielaborate per costruire un discorso coerente e originale. In altre parole, non produci nuovi dati, ma organizzi e interpreti quelli già disponibili nella letteratura scientifica.
Tra le sue caratteristiche fondamentali:
Ma quando scegliere una tesi compilativa? Beh, se sei iscritto a corsi di laurea umanistici o giuridici, o se vuoi scrivere la tesi in poco tempo, una tesi compilativa può essere la scelta giusta.
ATTENZIONE: fare una tesi compilativa non significa copiare e incollare. Anche se usi fonti esistenti, devi rielaborarle in modo critico e originale, creando connessioni tra studi e teorie diverse.
La tesi di ricerca, invece, richiede di produrre nuovi dati o sviluppare un’analisi originale su un tema specifico. Questo può avvenire attraverso esperimenti, interviste, sondaggi, analisi statistiche o studi di caso.
In questo caso, le caratteristiche distintive sono:
Se vuoi approfondire un argomento innovativo, se il tuo corso di studi prevede laboratori o ricerche sul campo (scienze, psicologia, economia, ingegneria), o se stai pensando a un dottorato, una tesi di ricerca è l’opzione migliore.
Scegliere l’argomento della tesi di laurea è uno dei momenti più importanti (e spesso più stressanti) del percorso accademico. Il dubbio è sempre lo stesso: meglio un tema che mi appassiona o uno più semplice da sviluppare? Meglio un argomento vasto o qualcosa di super specifico?
La verità è che non esiste una risposta giusta per tutti, ma ci sono alcuni criteri che ti aiuteranno a trovare il tema perfetto per la tua tesi, senza rimpianti e senza rischiare di incastrarti in un lavoro ingestibile.
Per trovare l’argomento giusto, tieni a mente queste 4 regole fondamentali:
Scrivere una tesi richiede mesi di lavoro, letture, revisioni e correzioni. Se scegli un tema che ti annoia, il processo diventerà un inferno.
Pensa a un argomento che ti ha colpito durante gli esami o che ti piacerebbe approfondire. Se un tema ti appassiona, sarà molto più facile lavorarci sopra.
Un argomento può sembrare fantastico sulla carta, ma se non trovi abbastanza materiale bibliografico per supportarlo, rischi di rimanere bloccato.
Prima di confermare la tua scelta, fai una ricerca preliminare in biblioteca o online: esistono abbastanza fonti su questo tema? Sono accessibili?
Se ti mancano pochi mesi alla laurea e devi scrivere la tesi velocemente, evita argomenti troppo complessi o che richiedano ricerche sperimentali lunghe e costose.
Meglio un argomento più circoscritto, ma che puoi sviluppare con le fonti disponibili e senza perdere troppo tempo nella raccolta dei dati.
Il relatore è la persona che ti guiderà nel lavoro, quindi è fondamentale scegliere un argomento che rientri nelle sue competenze.
Se hai più idee, confrontati con lui: potrà suggerirti quale sia la più adatta e darti indicazioni su come impostarla al meglio.
Ora che hai scelto l’argomento della tua tesi di laurea, è il momento di strutturarla nel modo giusto. Come si imposta una tesi? Quali sono le sezioni fondamentali che non possono mancare?
La struttura della tesi segue uno schema ben preciso, che varia leggermente a seconda della disciplina e del corso di laurea, ma che in generale prevede sempre un’introduzione, un corpo centrale suddiviso in capitoli e una conclusione.
Ci tengo molto a insistere su questo punto, anche se apparentemente può sembrarti poco utile: sappi che impostare bene la tesi fin dall’inizio ti aiuterà a mantenere un filo logico, evitando di perderti tra mille informazioni.
La tesi di laurea è composta da diversi elementi:
Il frontespizio è la prima pagina della tesi e contiene tutte le informazioni essenziali sul tuo lavoro. È un po’ come la copertina di un libro e deve sempre avere:
Sembra semplice, vero? Eppure, molte università hanno regole molto precise sulla formattazione del frontespizio. Alcune richiedono caratteri specifici, altre un layout particolare. Il consiglio è controllare sempre il regolamento dell’ateneo e, se possibile, scaricare un modello ufficiale.
Se ti interessa l’argomento, leggi questa guida: Come realizzare la copertina di una tesi di laurea?
Dopo il frontespizio, troviamo l’indice, una sezione fondamentale per dare ordine e chiarezza alla tua tesi. L’indice serve a elencare i capitoli e i paragrafi, indicando le pagine corrispondenti, così chi legge può orientarsi facilmente nel testo.
Consiglio furbo: se usi Word o LaTeX, puoi generare l’indice in automatico, evitando di dover aggiornare manualmente i numeri di pagina ogni volta che modifichi qualcosa (e fidati, lo farai!).
L’introduzione è una delle parti più importanti, perché dà il primo impatto alla tua tesi. Qui devi spiegare in poche pagine:
L’introduzione deve essere chiara e accattivante, perché è la prima cosa che leggeranno tutti. Un trucco? Scrivila alla fine! Una volta che la tesi è completa, saprai esattamente cosa hai scritto e potrai riassumerlo in modo più efficace.
Ecco la parte centrale della tesi, quella in cui sviluppi la tua ricerca. Qui il testo viene suddiviso in capitoli e paragrafi, che dipendono dalla disciplina e dal tipo di tesi (compilativa o di ricerca).
Ecco un esempio di come organizzare il corpo della tesi:
Ogni capitolo deve essere collegato in modo logico a quello successivo, creando un flusso di lettura chiaro e coerente.
Le conclusioni della tesi di laurea servono a tirare le somme di tutto il lavoro fatto. Qui non devi ripetere quello che hai già detto nei capitoli precedenti, ma evidenziare i risultati della tua ricerca e il loro significato. In questa sezione dovresti inserire:
Ogni tesi deve essere supportata da una bibliografia accurata, dove elenchi tutti i libri, articoli e fonti che hai utilizzato. Se hai citato siti web, dovrai inserire anche una sitografia.
Ecco tre cose da ricordare sulla bibliografia:
Le appendici sono opzionali e servono per inserire materiale aggiuntivo che non può stare nel corpo centrale della tesi. Per esempio:
Le appendici sono utili, ma non devono essere un deposito di materiale superfluo. Se un’informazione è essenziale, inseriscila nei capitoli!
Scrivere una tesi di laurea può sembrare un’impresa titanica, soprattutto se hai poco tempo e tante altre cose a cui pensare. Ma con il giusto metodo e gli strumenti adeguati, puoi rendere tutto più semplice e gestibile.
Se ti stai chiedendo come scrivere una tesi velocemente, quali software usare per impaginarla e come impostarla nel modo giusto, questa sezione ti darà le risposte che cerchi.
Ecco 3 strategie per scrivere la tesi velocemente senza perdere qualità.
Invece di vedere la tesi come un unico enorme blocco da scrivere tutto d’un fiato, suddividila in micro-obiettivi. Scrivi una pagina al giorno, o anche solo un paragrafo. L’importante è avanzare costantemente.
Ad esempio:
In questo modo eviti il blocco dello scrittore e non ti ritrovi all’ultimo minuto con 100 pagine da scrivere!
Hai mai sentito parlare della tecnica del pomodoro? Funziona così:
Questa tecnica aiuta a mantenere la concentrazione e ad evitare distrazioni inutili. Perfetta se tendi a perdere tempo sui social o a fissare il cursore senza sapere cosa scrivere!
Non è detto che tu debba scrivere la tesi nell’ordine in cui verrà letta. Se hai più chiaro il capitolo 2 rispetto all’introduzione, inizia da lì!
L’importante è non bloccarti: scrivere qualcosa (anche in modo grezzo) è sempre meglio che restare fermi.
Scrivere una tesi di laurea non significa solo raccogliere informazioni e metterle insieme: il vero valore del tuo lavoro sta nel modo in cui analizzi, confronti e interpreti le fonti.
Ma come si trovano le fonti giuste? E soprattutto, come si scrive una bibliografia senza impazzire? Uno degli errori più comuni è sottovalutare questa fase, rimandandola all’ultimo momento. Il risultato? Ore perse a cercare titoli, autori e riferimenti che non trovi più.
Ecco perché è fondamentale imparare a gestire la bibliografia fin dall’inizio, con un metodo chiaro e strumenti che semplificano il processo. In questa sezione vedremo come trovare fonti affidabili, come citare correttamente e come applicare i consigli di Umberto Eco sulla scrittura della tesi.
Come abbiamo detto, la bibliografia è la lista di tutti i libri, articoli e documenti che hai usato per scrivere la tua tesi. È un elemento fondamentale, perché dimostra che il tuo lavoro si basa su fonti attendibili e riconosciute nel settore.
Ma attenzione: non basta copiare titoli a caso! La bibliografia deve essere curata e formattata in modo corretto, seguendo le linee guida richieste dall’università (APA, MLA, Harvard, Chicago…). Ci sono alcune regole da seguire quando approcci alla bibliografia. Ecco quelle più importanti:
Un piccolo trucco? Usa software come Zotero, Mendeley o EndNote per gestire automaticamente la bibliografia e inserirla senza errori nel documento. Ti farà risparmiare ore di lavoro!
Il modo in cui devi citare un libro dipende dallo stile di citazione richiesto dalla tua università. Qui trovi un esempio per i principali formati:
Stile APA (7ª edizione):
Eco, U. (1977). Come si fa una tesi di laurea. Bompiani.
Stile MLA (9ª edizione):
Eco, Umberto. Come si fa una tesi di laurea. Bompiani, 1977.
Stile Harvard:
Eco, U. (1977) Come si fa una tesi di laurea. Milano: Bompiani.
Stile Chicago (note e bibliografia):
Eco, Umberto. Come si fa una tesi di laurea. Milano: Bompiani, 1977.
Se invece devi citare un articolo di rivista o una fonte online, le regole cambiano leggermente. Vediamo un altro esempio:
Smith, J. (2020). The impact of digital reading on university students. Journal of Educational Research, 35(2), 123-145. https://doi.org/xxxxx
O anche:
Ministero dell’Istruzione. (2023, 5 aprile). Linee guida per la stesura della tesi di laurea. https://www.miur.gov.it/tesi-di-laurea
Consiglio pratico: Se non sai quale stile usare, chiedi al tuo relatore o controlla le linee guida dell’università. Seguire uno stile uniforme è fondamentale per evitare errori di formattazione!
Hai scritto la tua tesi di laurea, hai controllato la bibliografia, hai rivisto ogni capitolo con attenzione… e ora? È il momento della formattazione!
L’impaginazione della tesi non è solo una questione estetica: un documento ben formattato è più leggibile, più professionale e rende la lettura più scorrevole per il relatore e la commissione. Inoltre, ogni università ha delle regole precise su margini, font e numerazione delle pagine, quindi è fondamentale impostare tutto correttamente fin dall’inizio.
Vediamo insieme come fare.
L’impaginazione di una tesi segue regole standard che garantiscono una presentazione chiara e professionale. Anche se ogni ateneo può avere richieste specifiche, in generale queste sono le impostazioni più utilizzate:
I margini servono a garantire una corretta leggibilità e a lasciare spazio per eventuali rilegature. Solitamente, si utilizzano queste misure:
Attenzione però: ti consiglio sempre di controllare le linee guida della tua università! Alcuni atenei possono richiedere margini leggermente diversi.
Scegliere il font giusto è importante per garantire leggibilità ed eleganza. Di solito, le università richiedono caratteri seri (senza fronzoli), come:
La dimensione del carattere per il corpo del testo è 12 pt, mentre per le note a piè di pagina si utilizza 10 pt.
Evita font troppo particolari o decorativi, perché renderebbero il documento meno leggibile.
Per rendere la tesi più leggibile e agevolare la correzione, la regola generale è:
Se imposti tutto correttamente fin dall’inizio, eviterai di dover rifare tutto alla fine (e sarebbe un incubo!).
Di solito, la numerazione delle pagine segue queste regole:
Se vuoi sapere, ad esempio, come inserire la numerazione in Word:
Ad ogni modo, puoi leggere il processo completo in questa guida.
Se c’è un autore che ha lasciato un segno indelebile su come si scrive una tesi di laurea, quello è Umberto Eco. Il suo libro Come si fa una tesi di laurea, pubblicato nel 1977, è ancora oggi uno dei testi più letti e consigliati agli studenti universitari. Nonostante sia stato scritto più di 40 anni fa, le sue indicazioni sono ancora attuali e preziose per chiunque si trovi ad affrontare questo percorso.
Ma perché il metodo di Eco è così importante? E quali sono i suoi consigli più utili?
Secondo Umberto Eco, una tesi non dovrebbe richiedere meno di sei mesi e più di tre anni. Se impieghi meno di sei mesi, probabilmente hai scelto un argomento troppo semplice o stai facendo un lavoro superficiale. Se superi i tre anni… probabilmente hai scelto un argomento troppo ampio, hai procrastinato o sei entrato nella cosiddetta “nevrosi da tesi”.
Eco avverte infatti gli studenti del pericolo di perdersi nella ricerca infinita, continuando ad accumulare materiali senza mai arrivare alla scrittura vera e propria.
Il consiglio di Eco: imposta un piano di lavoro chiaro, fissa delle scadenze realistiche e inizia a scrivere anche se pensi di non essere pronto. Il miglior modo per completare una tesi è… iniziare a scriverla!
Nel suo libro, Eco insiste su un principio fondamentale: una tesi di laurea deve essere chiara e leggibile. Non serve scrivere frasi complesse o usare un linguaggio eccessivamente accademico per sembrare più “intelligenti”.
“Non siete Proust. Non fate periodi lunghi.” – Umberto Eco
Questo significa che una tesi deve essere scritta in modo diretto e comprensibile, con frasi brevi, strutturate bene e prive di inutili giri di parole.
Il consiglio di Eco: usa paragrafi brevi, evita espressioni vaghe e sii sempre preciso nelle affermazioni. Se una frase può essere semplificata senza perdere di significato, fallo.
Scrivere una tesi di laurea è senza dubbio una delle esperienze più intense del percorso universitario. Ci saranno momenti di entusiasmo e altri di frustrazione, giorni in cui ti sentirai un genio e altri in cui vorrai buttare tutto all’aria. È normale. Ma con il metodo giusto, una buona organizzazione e un pizzico di determinazione, riuscirai a portare a termine il tuo lavoro nel migliore dei modi.
Questa guida ti ha accompagnato passo dopo passo, dalla scelta dell’argomento alla struttura della tesi, passando per le fonti, la scrittura e la formattazione. Ora sta a te: inizia a scrivere, senza paura di sbagliare. La tesi non deve essere perfetta, deve essere completata.
E una volta discussa… perché fermarsi lì?
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