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Come partecipare ai concorsi letterari?

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Come partecipare ai concorsi letterari?

I concorsi letterari rappresentano un’occasione per far leggere i tuoi testi a una giuria qualificata ma anche un incredibile trampolino di lancio per i nuovi talenti. Ma come si fa a partecipare senza sbagliare? Esiste qualche “metodo” per vincere? In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sui concorsi letterari e ti sveleremo qualche piccolo “trucco” per avvicinarti alla vittoria finale.

Perché partecipare ai concorsi letterari?

C’è chi li snobba o chi pensa che siano una perdita di tempo perché “tanto vincono sempre gli stessi”: è davvero così? Assolutamente no e te lo dimostriamo in pochi passaggi.

Che tu scriva per diletto o per lavoro non ha importanza: come diciamo spesso in Youcanprint, ogni racconto o romanzo è come un figlio. E da buon genitore, adori quando gli altri ne riconoscono pregi e virtù. Il problema è verificare l’attendibilità della platea “adorante”.

Nonni, zii, cugini, parenti e affini entro il terzo grado non fanno testo: l’affetto, la vicinanza ma a volte anche la paura di ferire, spesso rendono poco attendibile il giudizio.

Il concorso letterario invece ti regala la possibilità di ricevere conferme sulla tua opera in primo luogo da persone che non conosci, ma soprattutto da una giuria qualificata.

In questo modo acquisti la consapevolezza di aver raggiunto un buon livello oppure comprendi che magari c’è qualcosa da migliorare a in quanto a stile o narrativa. I concorsi letterari spesso offrono come premio una cifra in denaro, altre ancora la pubblicazione oppure buoni libri o week-end fuori porta: un po’ di relax ci vuole anche per chi scrive non trovi?

Non dimentichiamo inoltre che un buon concorso letterario ti permette di confrontarti con gli altri autori, di esercitarti e trovare nuovi spunti per le tue opere di fantasia.

Come partecipare ai concorsi letterari: 6 consigli per non sbagliare

A questo punto non ci rimane che rispondere alla domanda iniziale: come si partecipa a un concorso letterario?

Spesso siamo tentati di iscriverci a qualsiasi competizione, senza valutare alcuni importanti aspetti che possono fare la differenza.

Ti facciamo subito un esempio: mettiamo il caso che tu viva a Palermo e partecipi a un concorso indetto dalla Pro Loco di Induno Olona, in provincia di Varese. Mettiamo ancora il caso che tu vinca la kermesse, piazzandoti al primo posto.

Dovrai partecipare alla cerimonia di premiazione per ritirare il premio: se consiste in una somma di denaro va bene, ma se invece è semplicemente un diploma, magari stampato in Word, rappresenta un bel problema. Hai percorso più di mille chilometri, investito soldi e tempo, per un semplice foglio di carta che poteva essere inviato per posta.

Quindi, per partecipare a un concorso letterario senza commettere errori, devi rispettare poche ma semplici regole:

  • Stilare un piano “editoriale”
  • Leggere con attenzione il bando
  • Organizzare il materiale
  • Curare la forma
  • Pagare la quota (se previsto)
  • Spedire il romanzo o l’opera richiesta

1. Stilare un piano editoriale

Per partecipare ai concorsi letterari occorre procedere secondo una ferrea programmazione, soprattutto se il tuo intento è quello di farti conoscere nel più breve tempo possibile.

I premi letterari importanti o meno nel nostro paese sono numerosi e di varia natura. Alcuni sono riservati a romanzi e racconti, altri alle poesie, altri ancora sono a tema oppure liberi. Il rischio, soprattutto i primi tempi, è quello di perdersi nel mare magnum della varie proposte o magari di trovare il concorso che fa al caso tuo ma non avere più tempo a disposizione per spedire il manoscritto.

L’organizzazione, in questo caso, è quel quid in grado di fare la differenza. Prendiamo spunto dal piano editoriale stilato periodicamente da giornalisti, redattori ma anche dai blogger più bravi. Nel nostro caso non si tratta di programmare la pubblicazione dei vari articoli ma semplicemente di riservare un giorno del mese alla ricerca dei vari concorsi.

Puoi buttare giù un file Excel o semplicemente compilare una tabella con le proposte più interessanti, le scadenze e le varie richieste presenti nel bando. In questo modo potrai programmare il lavoro di scrittura, verificare se disponi di sufficiente materiale e soprattutto non perderai nessuna occasione per far conoscere il tuo manoscritto.

2. Leggere con attenzione il bando

Uno degli errori più frequenti degli aspiranti “concorsisti” consiste nella lettura frettolosa del bando di concorso. Come abbiamo detto nel precedente paragrafo, in Italia vengono organizzati ogni anno decine e decine di concorsi. Per trovare quello che fa al caso tuo, spesso ci si affida ai vari siti che raccolgono le schede di presentazione del concorso.

Il problema è che in alcuni casi, seppur affidabili, questi motori di ricerca offrono un sunto del bando che magari può contenere qualche errore fatto in buona fede. Il rischio però è quello di vedersi negata la partecipazione perché non hai qualche requisito.

Tutto quello che devi fare è semplicemente leggere l’unico documento che fa fede ovvero il bando di concorso. Qui trovi tutte le informazioni che ti occorrono per partecipare. Presta particolare attenzione alla data di scadenza, alle varie sezioni, alla distanza dal luogo nel quale vivi e leggi anche la parte relativa al premio per decidere, in tutta autonomia, se conviene partecipare o meno.

Meglio i concorsi letterari gratuiti o a pagamento?

Una delle sezioni più importanti in un bando è quella relativa alla presenza o meno di una quota di partecipazione. Spesso ci si chiede se sia meglio investire la cifra richiesta oppure passare oltre e cercare un concorso totalmente gratuito.

Il nostro consiglio è quello di non eliminare a priori nessun Premio letterario. Esistono concorsi gratuiti validi e altri meno così come ci sono concorsi a pagamento che fanno acqua da tutte le parti e altri invece che possono fare la differenza per la tua carriera di scrittore.

Meglio non partire prevenuti: le quote che ti vengono richieste spesso servono a coprire i costi di segreteria ma anche quelli relativi all’organizzazione stessa del premio finale. La presenza di una quota quindi non deve insospettire a priori anche se ovviamente è preferibile affidarsi ai concorsi a pagamento noti e qualificati.

Sei alle prime armi e devi abituarti a questo mondo? Inizia con i concorsi gratis di poesia o di narrativa, in questo modo inizierai a capire come funziona un concorso e acquisirai la necessaria esperienza per partecipare a quelli a pagamento.

3. Organizzare il materiale

La lettura attenta del bando ti permette di verificare alcune importanti richieste come, ad esempio, il font necessario, il numero di parole minime e massime o ancora la modalità di invio. Possono sembrare dettagli di poco conto; in realtà il mancato rispetto di queste piccole ma importanti disposizioni può pregiudicare la tua partecipazione al premio letterario.

Facciamo un piccolo esempio. Se ti viene richiesto un numero massimo di 10.000 parole, la tua opera non dovrà superare tale limite. In alcuni casi ti verrà richiesto di apporre i tuoi dati sul manoscritto ma in altri ancora invece l’opera dovrà essere priva di qualsiasi segno di riconoscimento, pena l’esclusione.

4. Curare la forma

Ti presenteresti mai con la tuta che usi in casa a un appuntamento importante? No! La stessa cosa vale per il tuo romanzo: spesso gli autori inviano testi che rasentano purtroppo la forma della prima stesura.

La tua opera, anche se possiede tutte le carte in regola per diventare un best seller, deve essere presentata in una forma chiara, elegante e priva di errori. In una parola? Deve essere revisionata, meglio ancora se da un’ equipe di professionisti come quella di Youcanprint.

Prova a togliere quella patina di romanticismo che avvolge un romanzo e metti in primo piano il lato pratico.

Un libro è un prodotto da vendere e come tale ha bisogno di essere presentato al pubblico (o alla giuria di un concorso) nel suo vestito migliore. La correzione della bozza, un buon editing e un’impaginazione professionale sono il miglior biglietto da visita per la tua opera!

5. Pagare la quota

Se scegli di partecipare a un concorso letterario a pagamento, ti verrà richiesto di effettuare il versamento tramite bonifico, PayPal, vaglia o ricarica. In alcuni casi invece gli organizzatori del Premio ti chiederanno di allegare il contante nella busta.

C’è da fidarsi? Assolutamente si, anche se è una pratica un po’ desueta. Se vuoi essere più sicuro, effettua una spedizione tracciabile, una raccomandata con ricevuta di ritorno, per avere la conferma che la segreteria del concorso ha ricevuto il plico con materiale e denaro.

6. Spedire il romanzo

Anche in questo caso ti invitiamo a fare attenzione a quanto specificato nel bando. Ci sono premi infatti che non accettano le raccomandate, altri invece le spedizioni tramite corriere.

Consiglio bonus: non ridurti all’ultimo giorno. È vero che fa fede il timbro postale ma perché rischiare dopo tutta la fatica fatta?

I consigli per vincere un concorso letterario

Pierre de Coubertin diceva che l’importante è partecipare ma quanto è gratificante vincere un concorso letterario?

Ci si chiede spesso se ci sono trucchi o escamotage per imporsi in premi che spesso contano migliaia di iscrizioni. In realtà non esiste la bacchetta magica: leggi tanto, scrivi di più, osa e innova sono gli imperativi che dovrebbe seguire ogni scrittore. Proviamo però a rendere più interessante l’argomento e capovolgiamo la domanda. Sai come si fa a NON vincere un concorso letterario? Te lo diciamo noi:

  • Ignorare il tema di un concorso. Ovvero, ti chiedono un romanzo rosa? Tu invii il sequel di It!
  • Scrivere 2.000 parole in più rispetto alle 1.000 richieste. In questo caso l’aforismo latino “melius est abundare quam deficere” non vale e non premia
  • Non correggere le bozze. Un errore di battitura è tollerato, due o tre anche ma di più diventano un’istigazione a delinquere!
  • Infrangere la grammatica o la punteggiatura: di Saramago ce ne è uno e tutti gli altri devono attenersi alle comuni regole grammaticali. L’innovazione riserviamola al contenuto e non alla forma, soprattutto se siamo degli esordienti!
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