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Come impaginare un libro

12 minuti di lettura
come impaginare un libro

In questo articolo abbiamo raccolto tutti i nostri migliori consigli su come impaginare un libro. Un compendio di tutte le principali azioni da compiere sul testo del tuo libro prima di procedere con la pubblicazione.

Non è necessario acquistare programmi professionali costosissimi per impaginare un libro da sé. Nel 99% dei casi potrai farlo direttamente con il software che hai usato per scriverlo anche se nella maggioranza dei casi sarebbe sempre meglio affidarsi ad un professionista.

Ma andiamo con ordine.

L’importanza dell’impaginazione

Avere un buon soggetto da sviluppare per un libro di qualsiasi genere è indubbiamente un ottimo punto di partenza. Tuttavia per avere successo e conquistare i propri lettori bisogna abbinare tanti altri aspetti come scrivere con una forma adeguata per il genere letterario ed eseguire una buona impaginazione. Spesso questo viene sottovalutato e si commettono errori che possono essere pagati a caro prezzo proponendo sul mercato un prodotto poco appetibile che non riesce a conquistare, ad un primo sguardo, i lettori. Infatti, molte persone prima di procedere con l’acquisto di un libro lo prendono e lo sfogliano velocemente.

Durante questa valutazione sommaria ci sono due elementi essenziali che balzano agli occhi e che possono indurre il cliente a procedere o meno con l’acquisto, la copertina e l’impaginazione. La copertina deve essere attrattiva mettendo in risalto un po’ quello che è il soggetto e la trama mentre l’impaginazione deve aiutare il lettore ad avere maggior facilità nella lettura.

L’impaginazione è un insieme di tante caratteristiche del libro dal punto di vista tecnico come la grandezza dei caratteri e lo spazio tra una riga e l’altra. Dunque il consiglio, dopo aver lavorato diverse settimane alla stesura del proprio libro, è di rivolgersi a un servizio professionale e conveniente come quello di selfpublishing messo a disposizione da Youcanprint.it.

Si tratta di una realtà consolidata che permette di avere la pubblicazione immediata del lavoro senza dover passare anni e anni a bussare alle porte delle case editrici molto spesso poco attente agli scrittori emergenti. Youcanprint invece garantisce la possibilità di proporre sul mercato il proprio libro in forma cartacea, digitale oppure come audiolibro. La formula è particolarmente funzionale perché lo scrittore può superare le barriere di accesso di questo settore e avere un congruo guadagno quantificato in una percentuale basata sulla tipologia di pubblicazione scelta con un tetto massimo del 70% del prezzo del libro riportato sulla copertina.

Ci sono poi tanti servizi di cui lo scrittore può fruire come il supporto di professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze per sviluppare un’ottima campagna di marketing capace di utilizzare al meglio alcune importanti risorse come i social media internet e i canali più tradizionali. Tra questi servizi c’è anche la il necessario supporto per l’impaginazione del libro. Per capire meglio la questione e soprattutto valutare gli aspetti che devono essere considerati, andiamo a vedere una rapida ma completa guida su come impaginare un libro.

Le regole basilari per impaginare un libro

A prescindere dalla tipologia di libro che può essere un saggio letterario piuttosto che un romanzo di genere avventura, l’impaginazione ha delle regole basilari da rispettare per ottenere un prodotto finale di buona qualità. C’è, innanzitutto, la regola non scritta che riguarda le pagine bianche all’inizio e alla fine del libro.

Non vengono messe a caso come si potrebbe pensare ma piuttosto posizionata in questi punti strategici per dare maggiore risalto alle pagine scritte. L’obiettivo è di creare una struttura quasi gerarchica secondo cui le pagine di destra e con numero di pagina dispari non devono mai essere bianche. La prima pagina è ovviamente quella di frontespizio nella quale vengono indicati il nome e il cognome dell’autore del libro oltre al titolo.

Una buona prassi è quella di farla precedere da due pagine bianche. Diciamo che questa oggi è diventata una consuetudine mentre in passato aveva un motivo ben preciso ossia proteggere il libro.

Dopo la pagina di frontespizio al netto di ringraziamenti e dediche particolari, ci sono le informazioni relative al copyright e ai crediti per quanto riguarda le immagini eventualmente utilizzate e per altri supporti professionali avuti. Immediatamente dopo la pagina dedicata ai crediti arriva l’introduzione che però non sempre è prevista.

Se dovesse mancare l’introduzione si parte con il primo capitolo facendo attenzione nel proporre le prime righe in una pagina con numero dispari e a destra in quanto più importante dal punto di vista strutturale. Questa raccomandazione riguarda soltanto il primo capitolo mentre per quelli successivi si va avanti in maniera sequenziale (possono essere anche a sinistra). Ci sono ancora altre due pagine di particolari importanza come l’indice e il sommario e in linea di massima vanno comunque collocate nella pagina dispari di destra.

Prendere una struttura di esempio

La collocazione di alcune pagine come il frontespizio, le pagine bianche, l’introduzione, il primo capitolo e l’indice, è indubbiamente importante ma ci sono anche altre esigenze da valutare e pianificare. Una scelta altrettanto importante è quella relativa ai formati e quindi alle dimensioni dell’impaginazione.

Per farsi un po’ l’idea di come potrebbe essere strutturata l’impaginazione sotto questo punto di vista è consigliabile andare a vedere qualche libro che si ha in casa. La scelta dovrà ricadere sul libro che offre una grandezza di caratteri e uno spazio tra le varie righe sufficiente per rendere agevole la lettura. Una volta individuata la struttura più adeguata per i propri standard e che si vuole riproporre sul proprio libro, si vanno a contare il numero di righe presenti in una pagina e il numero di caratteri complessivi includendo anche gli spazi.

Altra osservazione fondamentale riguarda lo spazio che c’è tra una riga e l’altra, quantificando i millimetri di spazio vuoto magari aiutandosi con una squadretta da disegno. È opportuno anche misurare i millimetri tra la linea di testo verticale e i bordi della pagina. Questo blocco di testo così delimitato, in editoria viene definito con la parola gabbia.

Come pianificare la gabbia di testo

La gabbia di testo deve dunque essere posizionata in maniera ottimale tenendo in considerazione lo spazio tra una linea all’altra e i margini. Inoltre c’è una questione legata al numero di righe massime da inserire in una pagina.

A tutte queste considerazioni ci sono poi anche delle questioni tecniche da sommare secondo cui lo spazio bianco presente in basso, in editoria definito piede, deve essere leggermente maggiore rispetto a quello presente in alto, definito testa.

Invece, per quanto riguarda i laterali, il margine bianco deve essere maggiore verso la parte esterna e quindi a destra sulla pagina dispari e a sinistra su quella pari. Di minore entità è invece lo spazio interno che in editoria viene definito dorso mentre quello esterno controdorso.

È possibile fare delle prove aiutandosi con strumenti che permettono di sviluppare un anteprima dell’immaginazione cercando di non sbilanciare in un senso e nell’altro la gabbia.

Come inserire i numeri di pagina

La tua bozza avrà quasi sicuramente i numeri di pagina già inseriti automaticamente, però, se non dovesse averli potrai inserirli in pochi click. Se il tuo libro ha una prefazione o un’introduzione puoi fare anche un salto di qualità ed inserire i numeri romani per le pagine della prefazione (o introduzione).

In questo articolo troverai tutto ciò che ti serve per gestire i numeri di pagina della tua bozza.

La scelta del font molto più comunemente chiamato carattere, deve essere indirizzata verso la semplicità e la chiarezza. Meglio un carattere rotondo con poche decorazioni. Ci sono alcuni font che vanno meglio per i libri mentre altri vengono utilizzati soprattutto per il web.

Il Times New Roman insieme al Garamond potrebbero essere due ottime possibilità. Anche in questo caso potrebbe essere utile andare a spulciare nella libreria di casa per valutare quali scelte sono state fatte da importanti scrittori e dalle relative case editrici. Una volta individuata la tipologia di carattere si procede con la scelta della dimensione e dell’interlinea ossia lo spazio esistente tra le righe. La regola generale è di evitare uno spazio eccessivo e al tempo stesso non ravvicinare troppo le righe potrebbero esserci dei problemi di leggibilità.

La scelta ottimale deve tener conto del font e delle dimensioni dei caratteri per ottenere un risultato finale proporzionato e armonioso per garantire un buon colpo d’occhio.

Tra l’altro, scegliere un carattere eccessivamente grande pone anche dei problemi dal punto di vista dei costi perché ci vorrà un numero di pagine superiore e questo graverà assolutamente sull’utente finale che potrebbe desistere all’idea di acquistare il lavoro.

Vanno poi rispettate delle semplici regole anche per quanto riguarda l’inserimento dei numeri di pagina. In primo luogo il numero di pagina non va mai messo nelle pagine prive di testo e neanche in quelle con l’occhiello in cui per esempio compare soltanto il titolo di un capitolo piuttosto che di una sezione.

La grandezza deve essere minore rispetto al numero di carattere ma soltanto leggermente, evitando qualsiasi genere di effetto (tipo il grassetto) che metta eccessivamente in risalto il numero di pagina. Da sottolineare che solitamente il numero di pagina viene posizionato sul margine destro e preferibilmente in basso. Altre buone regole riguardano il margine che deve essere stabilito per rendere più evidente la paragrafazione.

Bisogna evitare che la prima linea di un capitolo venga posizionato alla fine di una pagina e che l’ultima riga di un capitolo possa posizionarsi proprio all’inizio di una nuova pagina. Infine, ultimo consiglio è di evitare righe troppo larghe oppure troppo spostate verso sinistra e destra. Per fare questo è opportuno scegliere la funzione di sillabazione automatica con cui alcuni dei più semplici programmi di scrittura gestiscono il tutto in autonomia.

Come creare l’indice di un libro

Una delle funzioni più utili e interessanti per chi scrive e impagina un libro, una tesi o un documento con Microsoft Word, con Writer di OpenOffice (o LibreOffice) o con Pages di Apple, è quella che permette la creazione automatica dell’indice, cioè della pagina contenente i titoli di tutti i capitoli e i paragrafi di cui si compone il libro e i relativi numeri di pagina.

In questo articolo ti spieghiamo passo passo come fare: Come creare l’indice con Word, OpenOffice e Pages nel modo giusto.

Come impostare i margini in un libro

I margini sono necessari per dare una struttura alla pagina del libro e per distanziare sufficientemente il testo dalla rilegatura.

Una delle regole fondamentali dell’impaginazione (e della grafica in genere) è che gli spazi vuoti sono importanti quanto quelli pieni. I margini, così come un’adeguata interlinea, danno respiro alla pagina e permettono una lettura più agevole e più piacevole.

Avere dei margini troppo stretti, infatti, comporta il rischio di far finire il testo nella piega della rilegatura. Per poterlo leggere in queste condizioni, il libro dovrà essere forzato nell’apertura compromettendo la rilegatura e quindi la durata stessa del libro. Non è raro che in questo modo le pagine si stacchino completamente. 

In questo articolo ti guidiamo all’impostazione dei margini sui principali software di scrittura: Come impostare i margini di un libro con Word e OpenOffice

Come inserire le note a pié di pagina

Le note sono fondamentali nei testi non-fiction dove occorrono delle integrazioni o degli approfondimenti che, se integrate nel testo, ne rallenterebbero e comprometterebbero la lettura. Sfortunatamente è un errore fin troppo comune vedere testi con le note a pié di pagina inserite manualmente, semplicemente scrivendo alla fine della pagina un numeretto con la nota.

Le note vanno messe, invece, tramite gli strumenti che i programmi ci mettono a disposizione.

In questo articolo ti spieghiamo perché è un errore da evitare e come fare ad impostare le note a piè di pagina nel modo corretto: Come inserire le note a piè di pagina in un documento Word, OpenOffice o LibreOffice.

Le pagine di guardia e le pagine bianche

La prima pagina e l’ultima (intendiamo fronte e retro) sono sempre bianche! Sempre! Lo devono essere perché un libro non può iniziare né finire con la parte scritta e, in un certo senso, queste due pagine creano una sorta di protezione del testo scritto.

Queste due pagine vengono chiamate “fogli di guardia” e anticamente erano messe a protezione del libro. Nel libro moderno questa funzione non ha più motivo d’esistere e le si lascia solo per convenzione. Non solo: le pagine bianche sono sempre collocate in punti strategici del libro e con esse si crea una sorta di piramide, una gerarchia del testo scritto.

Ora, ricapitoliamo: quando si usano le pagine bianche?

  • per le prime due pagine (fronte e retro) del libro;
  • per far iniziare su pagina dispari/destra un nuovo capitolo (opzionale);
  • per le ultime due pagine (fronte e retro) del libro.

Impaginare da soli o affidarsi ad un professionista?

Come avrai visto ci sono diverse cose da impostare in un file di testo per poter raggiungere un livello di impaginazione sufficiente.

La buona notizia è che alcune di queste cose non dovrai nemmeno farle se utilizzi i nostri template pre-impaginati! Li puoi trovare nella sezione RISORSE del nostro sito, sono del tutto gratuiti!

Fare da sé, quindi ha il vantaggio di non avere nessun costo per l’impaginazione di un libro.

D’altro canto, però, un professionista conosce le norme editoriali più comuni e potrà dedicare alla forma del tuo testo, tutte le conoscenze ed abilità maturate negli anni della sua esperienza.

Non puoi permettere che i tuoi lettori abbandonino la lettura dopo poche pagine perché la lettura risulta faticosa. E fidati che non è una cosa così assurda, è capitato a me con libri di grandi editori e probabilmente sarà capitato anche a te.

Il testo deve scorrere in modo fluido non solo dal punto di vista lessicale, ma anche dal punto di vista grafico e visivo, senza ostacoli che possano interrompere la lettura come interlinee disomogenee, cambi frequenti di font senza giusta causa ecc.

In tutti questi casi, Youcanprint può offrirti dei professionisti che si occupino del tuo libro come se fosse una loro creatura, eliminando le asperità della bozza grezza e forgiando un manoscritto pronto per la pubblicazione. Cliccando qui trovi la pagina con i nostri servizi editoriali.

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