10 metodi per promuovere un libro e vendere di più
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Ebbene sì, speravi che il mio ruolo qui fosse relegato alla redazione di guide dedicate agli errori degli autori che cercano di promuoversi online, e invece no, eccomi qui di nuovo, pronta ad infrangere i tuoi sogni e a buttare via le tue aspettative. Paura eh?
Tranquillo. Questa volta ti spiattello un buon esempio, un esempio tutto da seguire. Sei pronto? Bene, partiamo.
Ieri navigavo alla ricerca di qualche buon post sulla promozione dei libri (lo faccio tutti i giorni, prendi spunto), e cosa mi capita di leggere? Ovvio, un articolo su Amanda Hocking, che se non sai chi è allora lascia perdere l’auto-pubblicazione e datti alle scommesse, almeno lì hai qualche chance di vincere. Oppure, se non vuoi proprio lasciar perdere la strada del self-publishing, dai un’occhiata a Wikipedia e guarda chi è Amanda Hocking.
Fatto?
Bene, torniamo al post di cui sopra.
L’articolo in questione mostra 7 “tattiche” utilizzate dalla Hocking per parlare, e per far parlare, del suo libro. Leggendolo non ho potuto fare a meno di sorridere. Leggilo anche tu e parliamone un attimo. Bada bene che non sto per tradurre il post alla lettera, sto solo per riassumere il pensiero dell’autore e aggiungendo il mio:
1- Scrivi storie buone (o belle, fai un po’ tu)
Sarai d’accordo con me con l’ammettere che, be’, quella di scrivere bene non può essere un’alternativa, deve essere una prerogativa. Se nel profondo sai di avere un bel po’ di lacune, se in grammatica non sei mai stato portatissimo e se, ahimé, non sei un lettore-divoratore accanito di libri e giornali e riviste e quant’altro, forse è il caso, davvero, di lasciar perdere. Scrivere una storia è DIFFICILE ed è un lavoro, mettitelo in testa. La Hocking lo sa, e tu?
2- Scegli una nicchia di lettori
Ovvero, FATTI FURBO. Hai a disposizione moltissimi social network per esplorare il mercato. Amanda Hocking ha scelto un genere letterario che al momento ha un discreto successo. Lo ha seguito, ascoltato, lo ha capito e penetrato. Se ti piace il genere rosa, e sai che al momento lo stile Sex and the city va alla grande, APPROFITTANE, e mettiti a scrivere.
3- Metti su un vero e proprio portfolio
Non sei un fotografo, non devi mostrare i tuoi lavori, ma nel momento in cui uno dei tuoi libri riscuote un po’ di successo devi averne subito un altro a portata di mano. Se i lettori vogliono subito leggere qualcosa di tuo perché hanno adorato il primo libro, tira fuori SUBITO il secondo capolavoro. E’ una mossa vincente 🙂
4- Scegli un prezzo abbordabile
Se non sei nessuno e decidi di vendere il tuo primo libro a 10 euro, rimarrai nessuno perché nessuno ti leggerà. Amanda ha venduto il primo a 0.99 cents. Dì la verità, tu li spenderesti per il libro di uno scrittore che non conosci? Io sì, e l’ho fatto diverse volte. Il secondo, la signorina Hocking, lo ha venduto a 2.99 cents, ma aveva già una buona fama ad accompagnarla.
5- Parla con i tuoi lettori
Amanda Hocking ha sfruttato diversi canali, Facebook e Twitter in primis. Fossi in te, sceglierei inizialmente un solo canale e mi concentrerei su quello con una buona strategia per poi proseguire con il secondo. Però ricorda: sii visibile e rintracciabile, sii umano e non divino. Parla con i tuoi lettori!
6- Connettiti con i Books Blogger
Fai in modo che i blogger parlino di te. Trova un piccolo trucchetto, dai un sapore particolare al tuo libro e fai in modo che si interessino a te. Sii creativo, scrivigli e mandagli una copia del tuo libro.
7- Sfrutta Goodreads
Ma non solo, sfrutta anche aNobii e i gruppi di Facebook. Fai sentire la tua voce, mostra i tuoi interessi e torna al punto 5: parla con i tuoi lettori.
In conclusione:
E se vuoi qualche altro consiglio, seguimi su Twitter: @librisulibri.
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wow! un fenomeno.
Gentilissima, ho letto con attenzione il suo articolo e le sottopongo la sintesi di un’iniziativa che, dall’agosto 2011 a oggi, ha visto crescere la mia pagina facebook di racconti, poesie, estratti da romanzi editi, video presentazioni, audio promozioni. Collaborazioni e molto altro. Alla fine, “I romanzi di Giovanni Sicuranza” è diventato una sorta di romanzo con oltre 5.000 gradimenti in circa sei mesi. Non sono una cima della narrativa, ma, ipo-autostima nel cassetto, credo che se io sono uno scarso-mediocre scrittore, lo è anche una parte di chi trova posto nelle vetrine delle librerie. Del resto, sono consapevole che 5.000 gradimenti è un numero lontano da chi “vive” la pagina. C’è chi è entrato solo perché mio conoscente, magari in buona fede, illudendo di farmi cosa gradita, e poi dimenticatosi nell’angolo; chi decide per il “mi piace” perché ha letto uno, massimo due post, per poi lasciare la sua impronta a mummificare, priva di partecipazione. Non è una critica, ma un dato di fatto. Io stesso, che ho espresso gradimento per due pagine, le visito ogni tanto, ma proprio ogni tanto. Al più, potrebbe essere intesa come una benevola esortazione per i lettori. Già, ma, se non leggono, chi esorto, se non quella dozzina di “iscritti”, che interviene e già rende attiva “I romanzi di Giovanni Sicuranza”? Chissà, forse il punto debole è proprio nella natura della pagina facebook, non intesa come promozione e partecipazione, non come un forum, ma come vetrina davanti alla quale passare ogni tanto, lanciare una rapida occhiata per cogliere particolari e via. Il punto è che la pagina, intesa nella prospettiva da lei suggerita, è stata un fallimento. La sottopongo alla sua attenzione e a quella di eventuali curiosi. Con una premessa, mi permetta: l’invito è valido solo se avrà tempo e voglia di percorrerla pressoché interamente, con calma, secondo suoi ritmi. Altrimenti, consideri questo messaggio come sfogo cieco d’autore. Con cordialità, Giovanni Sicuranza